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Attualità | 28 aprile 2018, 13:09

Pietra Ligure, inaugurato il parco pubblico che verrà dedicato a Giacomo Accame (FOTO e VIDEO)

Il sindaco Valeriani: "Difficile trovare qualcuno che abbia amato Pietra come lui"; alla cerimonia presente anche l'onorevole Sara Foscolo: "Qui per ricordare un grande pietrese".

Pietra Ligure, inaugurato il parco pubblico che verrà dedicato a Giacomo Accame (FOTO e VIDEO)

È stato inaugurato questa mattina a Pietra Ligure il parco pubblico sul viale della Repubblica, recentemente salito agli onori della cronaca per la mancata concessione del permesso, da parte della Prefettura, di intitolare tale opera all'ex sindaco pietrese Giacomo Accame. La volontà dell'amministrazione comunale, infatti, era proprio quella di dedicare il parco ad uno dei personaggi più importanti della storia cittadina: è stato però giudicato troppo poco il tempo trascorso dalla sua scomparsa (datata settembre '17) ed è così che il Prefetto Antonio Cananà non ha autorizzato il Comune pietrese, nemmeno con un deroga. Secondo la legge, infatti, devono trascorrere almeno 10 anni dalla morte della persona a cui si vuole intitolare un luogo pubblico e al contrario di altri casi del passato (uno su tutti, ad esempio, l'intitolazione della sala consigliare ad Augusto Rembado ad appena un anno dalla scomparsa) questa volta nessuna deroga è stata concessa.

Dopo il taglio del nastro effettuato dal sindaco Dario Valeriani assieme ai parenti di Giacomo Accame, c'è stata la benedizione da parte di Padre Marius, vice parroco della chiesa di N.S. del Soccorso. Presente anche il parroco di Pietra Ligure Don Ennio Bezzone.

"È l'inaugurazione di un piccolo parco, ma dedicato ad una persona davvero molto importante - ha dichiarato il primo cittadino pietrese - ci sono state delle problematiche burocratiche è vero, però nel cuore è come se questo parco fosse già stato dedicato e intitolato questa mattina a Giacomo Accame. La presenza della sua famiglia e quella di tante persone testimoniano quanto affetto ci sia nella città di Pietra Ligure per questa figura, una figura che si è distinta nel corso della sua vita sia dal punto di vista amministrativo che da quello culturale e sociale per il grande amore per Pietra Ligure. Da parte dell'amministrazione doveva esserci qualcosa di tangibile in ringraziamento per quello che lui ha fatto: Accame si è distinto per tanti meriti perché sinceramente una persona che ha lavorato come ha fatto lui, amando in modo profondo Pietra Ligure, è difficile da trovare".

"Da parte mia c'è la volontà di poter riproporre l'iter per l'intitolazione alla Prefettura - ha proseguito Valeriani - capisco perfettamente quello che il Prefetto ha fatto, nel senso che dice che deve essere consolidata la memoria: ahimè io mi sono attenuto a ben quattro episodi in cui il Prefetto precedente non aveva creato problematiche da questo punto di vista, però se effettivamente non venisse ancora data la possibilità prima del termine di questa amministrazione di poter apporre la targa, ci sarà un obbligo specifico per chi succederà".

Alla cerimonia hanno preso parte diversi esponenti dell'amministrazione comunale, ma anche l'onorevole della Lega Sara Foscolo che ai nostri microfoni ha ricordato così la figura di Accame:

"Sicuramente Giacomo Accame, oltre a tutti i meriti che sono stati ricordati oggi - ha confidato la parlamentare pietrese - è stato anche un sindaco della Lega in tempi in cui la Lega non era quella di oggi. Oggi però sono venuta semplicemente come cittadina pietrese che vuole ricordare una persona che ha amato Pietra, ha studiato Pietra e ha lasciato dei libri: io mi ricordo che da ragazzina alle scuole medie dovevo fare un concorso per il 'Confuoco', tra l'altro voluto proprio da Giacomo Accame, e dovevo scrivere una poesia in dialetto: avevo utilizzato i libri di Giacomo Accame, il dizionario per tradurre questa poesia in dialetto. Sono qui per ricordare un grande pietrese".

In conclusione, l'intervento della famiglia Accame che ha ringraziato calorosamente l'amministrazione per questo importante riconoscimento alla memoria.

Roberto Vassallo

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