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Politica | 11 maggio 2018, 13:55

Comunali Alassio, Melgrati costretto a cambiare il simbolo della sua lista: è caccia alle firme

Una vera e propria corsa contro il tempo dato che il termine ultimo sarà domani

Nella fotogallery il nuovo simbolo della lista Melgrati Sindaco e il confronto tra il vecchio simbolo e quello di Forza Italia

Nella fotogallery il nuovo simbolo della lista Melgrati Sindaco e il confronto tra il vecchio simbolo e quello di Forza Italia

Il simbolo della lista di Marco Melgrati è troppo vicino a quello di Forza Italia. I vertici regionali del partito decidono di presentare una diffida al suo utilizzo. Cosi il candidato sindaco Marco Melgrati (a 24 ore dal termine della presentazione della lista) sceglie un nuovo simbolo e corre per raccogliere nuovamente tutte le firme necessarie per poter partecipare alle elezioni.

Una vera e propria corsa contro il tempo dato che il termine ultimo sarà domani. Coda dei sostenitori al point di Melgrati che pare non aver dubbi circa l'ingiustizia subita e neppure sul fatto di riuscire nella maratona a caccia di firme.

Marco Melgrati commenta così l'accaduto: "Ho ricevuto ieri pomeriggio via posta pec elettronica una diffida, firmata dallo “scudiero” di Vaccarezza, Santiago Vacca, nominato non eletto coordinatore provinciale di Forza Italia, premiato con l’incarico profumatamente remunerato di Presidente della soc. Genova Parcheggi S.p.a., membro del CDA della soc. Per Cornigliano S.p.a., circa l’impossibilità da parte nostra ad usare il simbolo che era stato scelto per la campagna elettorale dalla lista civica Melgrati Sindaco. Simbolo che poteva ricordare vagamente quello di una coalizione già disciolta.

Capiamo bene che, dopo il successo di pubblico (circa 400 persone tra sala, corridoi e scale, più quelli che sono dovuti tornare a casa perché non riuscivano ad entrare) alla presentazione della Lista Civica Melgrati Sindaco all’auditorium dei Salesiani, che ringraziamo della cortese ospitalità, la paura faccia 90 per la lista del candidato sindaco uscente (e non più rientrante) Canepa.

Attaccarsi alla similitudine di un simbolo è sinonimo di grandissima debolezza e insicurezza… Si faccia una ragione il sindaco uscente e i suoi tutori che arrivano da Loano (per interessi politici personali) e da Genova che con qualunque simbolo noi siamo assolutamente competivi e sereni, cosa che invece non sembra essere per Loro, che vivono giustamente nella preoccupazione.

Noi abbiamo scelto di fare una campagna elettorale propositiva e non contro, sia nei confronti della lista Canepa che delle altre liste. Abbiamo però il dovere di segnalare che il comunicato stampa delirante e vittimistico del già ex sindaco Canepa che millantava di attacchi personali e diffamatori, citando i veleni di una campagna elettorale, non ci appartiene.

Chiediamo nel contempo il rispetto da parte del sindaco uscente e di tutta la giunta dell’art. 29 sesto comma della legge n. 81 del 1993 e della circolare MIATSE n. 11 del 2017 che pone il divieto a tutte le pubbliche amministrazioni, a far data da mercoledì 11 aprile, di svolgere attività di propaganda di qualsiasi genere ancorchè inerente alla Loro attività istituzionale nei 30 giorni precedenti l’inizio della campagna elettorale e per tutta la durata della stessa.

Avremmo voluto sorvolare su questi mezzucci messi in essere dall’amministazione uscente che non perde occasione per inaugura panchine, targhe sulle piazze, piastrelle in forma istituzionale in questo periodo, non essendo riusciti a realizzare in 5 anni un lavoro pubblico degno di questo nome.

Eviteremo quindi di segnalare questi fatti alla Prefettura e all’autorità garante nella speranza che questi incresciosi episodi non si ripetano. Alassio non ha bisogno di queste cattiverie, come quella sul simbolo, messa in atto contro di noi".

Ed il citato Enzo Canepa sindaco uscente e candidato alle prossime elezioni commenta :Non desidero entrare nel merito della questione. Sono consapevole che altri, fosse capitato a noi, avrebbero tentato di cavalcare la notizia in chiave elettorale: non è il nostro caso, preferiamo pensare al bene della Città anziché fare polemica. Ci piace agire nella correttezza e nel rispetto delle regole”

Mara Cacace

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