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Politica | 11 maggio 2018, 12:48

Finale, la minoranza: "La Giunta presenta pubblicamente il piano dehors prima di portarlo in consiglio"

Simona Simonetti (Per Finale): "Un'ennesima mancanza di rispetto verso il valore di minoranza come organo di controllo"

immagine di repertorio

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L’amministrazione comunale di Finale Ligure presenterà in pubblico il nuovo regolamento sui dehors (leggi QUI) la i gruppi di minoranza avanzano le proprie perplessità su come l’intera operazione è stata gestita.

Commenta Simona Simonetti capogruppo della lista “Per Finale”: “A livello legislativo noi rappresentanti della minoranza abbiamo un potere di controllo che viene dal nostro ruolo di consiglieri, la legge ci autorizza di vedere ogni documento anche in bozza. Questo piano dei dehors deve ancora passare in consiglio comunale e ciò avverrà non prima di fine maggio, pertanto finché il consiglio non lo vota non lo si può considerare approvato. Quindi mi domando: avrebbe senso presentare in un assemblea pubblica un piano ancora nella sua fase preliminare, per raccogliere le opinioni di esercenti e cittadini; avrebbe senso fare un’assemblea pubblica a piano già approvato, per presentarlo nel dettaglio. Ma questa situazione ‘né carne, né pesce’, che senso ha? Dal momento che noi consiglieri di minoranza non lo abbiamo visto né approvato non capiamo perché venga già presentato al pubblico, come se tutto fosse già cosa fatta.

Il piano infatti fino a questo momento è stato redatto e approvato solo dalla giunta. Questo è un atteggiamento dispregiativo nei confronti del consiglio comunale, unico organo che dà valore alle decisioni prese. Lo trovo un atteggiamento sgarbatamente irrispettoso e tristemente ormai consueto, che non mostra alcun rispetto nei confronti del lavoro dei consiglieri che non rappresentano la maggioranza”.

Conclude Simona Simonetti: “Martedì 15 alle 15 abbiamo chiesto una convocazione di una Commissione urbanistica straordinaria per consentirci di vedere il piano dei dehors e analizzarlo in ogni sua parte. Adesso esprimiamo le nostre critiche nel metodo con cui l’intera operazione è stata gestita, dopo aver visto il piano potremo fare anche le nostre osservazioni nel merito”.

Alberto Sgarlato

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