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Attualità | 13 maggio 2018, 08:36

Alassio e Ceriale, la "guerra dei simboli": tutti cercano rifugio sotto il tetto della "Casa delle Libertà"?

Problemi di ordine burocratico per i loghi scelti da Marco Melgrati ad Alassio e dal "tandem" Moreno/Quilici a Ceriale: troppo simili alle simbologie berlusconiane

Alassio e Ceriale, la "guerra dei simboli": tutti cercano rifugio sotto il tetto della "Casa delle Libertà"?

Il simbolo della "Casa delle Libertà" pare proprio spopolare e, come il vestito trendy del momento, tutti lo vogliono "indossare".

Pare, infatti, che questa campagna elettorale sia a Ceriale che ad Alassio, abbia problemi di "simboli".

Se la soluzione adottata da Melgrati ad Alassio era stata quella di "ribaltare" il simbolo troppo simile a quello della Casa delle Libertà (Melgrati ha spostato, infatti, la bandiera dell'Italia in alto) dopo una prima diffida al suo utilizzo, a qualcuno pare non basti ed anche il secondo simbolo scelto pare essere stato ricusato.

La questione sarebbe al vaglio delle persone competenti e Marco Melgrati potrebbe essere costretto ad una nuova raccolta firme.

Un problema simile parrebbe averlo avuto Gian Rodolfo Quilici, o meglio Arturo Moreno (data la decisione finale di candidare lui come sindaco) che nel presentare la lista ed il simbolo negli uffici elettorali si sarebbe sentito dire che c'era un problema:  anche in questo caso, infatti, sarebbe stato troppo simile a quello della "Casa della Libertà".

Mara Cacace

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