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Attualità | 25 maggio 2018, 19:12

Giustenice, il sindaco Boetto interviene sull'ATO 1: "Stiamo lottando affinché la gestione del servizio idrico integrato rimanga pubblica"

"Dovremo insieme alle Amministrazioni di questa parte di Provincia, confrontarci per mantenere una posizione unita sul nostro territorio e per avere un peso nel caso di costituzione di un unico soggetto gestore".

Giustenice, il sindaco Boetto interviene sull'ATO 1: "Stiamo lottando affinché la gestione del servizio idrico integrato rimanga pubblica"

Il sindaco di Giustenice Mauro Boetto interviene per precisare la posizione dell'amministrazione comunale in merito all'ATO idrico integrato, argomento di cui si è discusso nel consiglio comunale di ieri, e lo fa riproponendo sul suo profilo Facebook l'intervento integrale esposto nel corso della seduta consigliare.

Di seguito parte di quanto sottolineato dal primo cittadino del comune del Val Maremola:

"Tutti voi sapete che non vi era alcun obbligo di trattare questo argomento in Consiglio Comunale - ha dichiarato il primo cittadino giustenicese - portare il Piano d'Ambito per il Servizio Idrico Integrato all'attenzione del Consiglio comunale di Giustenice è quindi una scelta fatta da questa Amministrazione ed ha la finalità di garantire una più ampia discussione sulla materia in questione.

Il documento, relativo al Piano d'Ambito per il Servizio Idrico Integrato, predisposto dall'Autorità d'Ambito, ovvero dalla nostra Provincia, nella giornata del 29 maggio dovrà passare al vaglio del parere consultivo dell'assemblea dei Sindaci dell'ATO 1 Savonese, per poi essere sottoposto all'approvazione, così come previsto dalla vigente normativa, da parte del Consiglio Provinciale.

Il Piano d'Ambito è propedeutico all'affidamento dell'intero ciclo dell'acqua ad un gestore unico che avrà il compito, nei prossimi decenni, di portare avanti le opere previste ed indicate nel Piano. Giustenice, da sempre, sta lottando affinché la gestione del servizio idrico integrato rimanga in mano pubblica, rispettando così il volere dei cittadini emerso con il referendum del 2011.

Il nostro territorio sta vivendo una situazione controversa: dopo la divisione, da parte di una Legge Regionale, del territorio della Provincia di Savona in tre ambiti, a seguito dell'intervento della Corte Costituzionale, suddetta legge è stata ritenuta incostituzionale con la conseguenza che i 27 comuni facenti parte dell'ATO 3 sono nuovamente confluiti nell'Ambito 1 che ora va da Varazze a Laigueglia con un totale di 43 comuni.

La scelta dei Sindaci del nostro territorio, a seguito degli effetti della sentenza, è stato quello di chiedere alla Regione Liguria di svolgere le pratiche necessarie per ricostituire il terzo ambito. Infatti, i motivi dell'intervento della Corte Costituzionale erano di tipo meramente formale. La Regione Liguria aveva diviso gli ambiti savonesi sulla base di una legge anziché di un atto amministrativo e soprattutto senza fornire la necessaria motivazione giustificativa. Come Sindaci siamo convinti che si possa ancora intervenire. Tuttavia, la Regione Liguria ha voluto mantenere l'ambito unico costiero, nonostante lo stesso risulti basato su una Legge Regionale (la n. 1/2014) che aveva costituito il secondo ambito della Val Bormida, gravata, secondo molti tecnici, dallo stesso vizio formale della Legge Regionale del 2015 che istitutiva il terzo ambito.

Il nostro territorio è considerato da sempre (piani di settore) un'area con una sua autonomia a livello di bacino idrogeologico ed ha una sua particolare unicità che è rappresentata dall'incidenza molto elevata del numero di presenze (ricettive e seconde case) in rapporto alla popolazione residente. Non meno importante è l'aspetto di come, questa caratteristica, inciderà sull'articolazione tariffaria: infatti la futura tariffa sarà, sotto diversi aspetti, molto penalizzante per i residenti e le attività produttive locali, anche a Giustenice.

Tutta l’impiantistica dovrà essere costruita tenendo conto dei flussi di persone nei periodi estivi e questo determinerà, come ha già determinato in passato, maggiori investimenti che andranno, anche per il comune di Giustenice, a ricadere sulle tariffe che verranno applicate.

A mio modesto parere, condiviso da questa Amministrazione comunale, il futuro affidamento del servizio idrico integrato, nel caso di mancato riconoscimento del terzo ambito da parte della Regione Liguria, si presenta sotto molti punti di vista molto problematico. Infatti il modo per mantenere la risorsa idrica in mano pubblica potrà essere solamente quella di portare a compimento un processo di aggregazione, con tutto il territorio savonese, per poter gestire insieme il servizio idrico nell'ATO 1, ma, non vi nascondo, che sono già state evidenziate molteplici difficoltà dovute anche, fra le altre cose, alle differenze tra i territori e, che nella parte savonese, quasi tutti gli acquedotti risultano, ad oggi, privatizzati.

Dovremo quindi, insieme alle Amministrazioni di questa parte di Provincia, confrontarci per mantenere una posizione unita sul nostro territorio e per avere un peso nel caso di costituzione di un unico soggetto gestore per tutto l'ATO costiero Savonese e non venire esclusi dalle scelte gestionali e decisionali più importanti. Il Piano d'ambito è un documento molto tecnico, ma le scelte strategiche contenute nello stesso potevano e dovevano essere ponderate ed approfondite anche con la finalità di tenere in considerazione le esigenze del nostro territorio.

Tuttavia, questo non è stato fatto e, pertanto, la valutazione della nostra Amministrazione su tale documento è, allo stato, negativa, per le considerazioni di maggior rilevanza sopraesposte. Termino questo mio intervento - ha infine concluso Boetto - con la considerazione, molto importante, che con la nuova gestione unica, da Varazze a Laigueglia, si rischi di perdere la gestione pubblica con le conseguenze che ognuno di noi può immaginare, sia nella qualità degli interventi, sia nella regolamentazione tariffaria".

Roberto Vassallo

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