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Sanità | 27 maggio 2018, 11:26

Alitosi: un problema diffuso: cause e rimedi

Chi di noi non è in difficoltà nel decidere se avvertire o meno una persona che ci è vicina, che il suo alito non è gradevole? E se fosse un altro a dirlo a noi, come “la prenderemmo”?

Alitosi: un problema diffuso: cause e rimedi

Cari Lettori, questa settimana vi ripropongo un argomento che avevamo già affrontato nel 2016, ma che è sempre attuale, anche se viene affrontato raramente, essendo causa di un certo imbarazzo: mi riferisco all’alitosi.

Chi di noi non è in difficoltà nel decidere se avvertire o meno una persona che ci è vicina, che il suo alito non è gradevole? E se fosse un altro a dirlo a noi, come “la prenderemmo”? probabilmente ci metteremmo subito sulla difensiva, accampando scuse riguardo alla recente alimentazione o a qualche farmaco…

Inizio quindi a parlarne io (con la “scusa” che è il mio lavoro) e resto in attesa di vostre domande sull’argomento, che potete inviare alla redazione o al mio indirizzo dottore@attiliovenerucci.it

L’alitosi (quella vera, non quella transitoria legata ad una cena a base di bagna caoda… socialmente molto più accettata) è un problema abbastanza diffuso e “trasversale”, può riguardare bambini (tipica quella da “acetone”), adolescenti, adulti e anziani, seppur, normalmente, legata a cause  differenti.

Le cause “sistemiche” (legate cioè ad una condizione alterata che riguarda il corpo in generale) possono essere correlate all’assunzione di certi farmaci (che riducono la salivazione), a particolari diete (un esempio per tutti la dieta “tutta cipolla” seguita in certi periodi da alcuni diabetici), a disturbi del sistema digerente quali gastrite, l’ernia iatale, reflusso gastroesofageo… In realtà desidero informarvi che solo una piccola percentuale delle persone sofferenti di alitosi lo deve ad un problema di salute generale.

Sono questi i rari casi in cui il dentista può fare poco, se non consigliando un’igiene orale accorta e l’eventuale utilizzo di collutori con effetto “deodorante” o gomme da masticare che aiutino a stimolare il flusso salivare (che ha potere di “diluire” i batteri responsabili del problema e i loro prodotti).

Il dentista può invece agire molto efficacemente quando l’alitosi è legata a problemi localizzati all’interno della bocca. In questo caso la causa può essere una semplice carie (all’interno della quale si raccolgono residui di cibo che, in presenza di determinati batteri, danno origine a composti solforati maleodoranti), oppure la malattia la parodontale (la cosiddetta piorrea), in cui sono altri batteri ad interagire con residui di cibo e fluidi presenti nei tessuti infiammati o, più semplicemente, accumuli di tartaro che, rendendo difficoltosa la rimozione regolare della placca batterica, creano un ambiente poco igienico, con le suddette conseguenze

Anche la presenza di protesi  cui non venga fatta la necessaria manutenzione non aiuta la “freschezza” dell’alito…

In questi casi otturare i denti cariati, curare la parodontite ed eseguire le necessarie sedute di igiene orale professionale o di manutenzione delle protesi è, quasi sempre, risolutivo.

Cosa altro fare per combattere l’alitosi?

  • intanto prendiamo consapevolezza che determinati alimenti provocano una alitosi transitoria (aglio, cipolla, cavolfiore ecc): se stiamo per andare al primo appuntamento con la “ragazza dei nostri sogni” magari evitiamoli nel pasto precedente… (oppure mangiamoli insieme a lei, così saremo “pari”…).
  • Riduciamo il fumo (anche l’alito “fumoso” per molti è sgradevole).
  • Quando ci sentiamo la “bocca secca” cerchiamo di bere più acqua, per favorire la produzione di saliva che diluisce i prodotti batterici e tampona gli attacchi acidi, che sono anche causa della carie.
  • Manteniamo una corretta igiene orale spazzolando i denti dopo ogni pasto e passando il filo interdentale almeno una volta al giorno e, se abbiamo dei ponti, usiamo gli appositi fili o scovolini per pulire anche quelle zone in cui i denti sono tra loro collegati. Non dimentichiamo di pulire la lingua (esistono anche appositi puliscilingua).
  • Se siamo portatori di protesi facciamo regolari controlli almeno ogni sei mesi per le opportune manutenzioni professionali ed eseguiamo gli opportuni trattamenti domiciliari

L’alitosi può essere momentaneamente controllata con rimedi sintomatici che riducono o eliminano il cattivo odore come collutori o pastigliette aromatiche. Ricordiamoci però che queste non sostituiscono lo spazzolino, semmai lo integrano, altrimenti è come darsi il deodorante senza essersi fatti la doccia…

Attilio Venerucci

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