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| 28 maggio 2018, 19:35

PectuSmile: torna il convegno dedicato alle anomalie toraciche

Il dottor Torre, chirurgo pediatra del Gaslini, risponde alle nostre domande sul pectus excavatum/carinatum, un'anomalia toracica, e sul convegno dedicato agli approcci terapeutici non chirurgici e mini-invasivi

PectuSmile: torna il convegno dedicato alle anomalie toraciche

Il gruppo PectuSmile, insieme al Cisef e alcuni specialisti del Gaslini, ha organizzato per il secondo anno consecutivo un evento inteso a focalizzare l'attenzione sulle malformazioni toraciche, e in particolare sul petto escavato, o pectus excavatum, e sul petto carenato, o pectus carinatum. L’appuntamento con “Riabilitapectus” è per il 23 giungo presso la sede del Cisef Gaslini.

Per capire meglio problemi affrontati nel convegno, e conoscere le patologie in questione, abbiamo incontrato il dottor Michele Torre, responsabile dell’unità operativa semplice dipartimentale team delle vie aeree, e chirurgo pediatra dell’unità operativa complessa di chirurgia diretta dal professor Girolamo Mattioli, che ha accettato di rispondere alle nostre domande e di illustrarci l'oggetto del convegno. Il dottor Torre, insieme al dottor Paolo Moretti, ha curato l’organizzazione dell’iniziativa in qualità di direttore scientifico.

“Il titolo di quest’anno è Riabilitapectus, perché il focus del convegno sarà la riabilitazione dei pazienti, e quindi le attività terapeutiche di fisiatri e fisioterapisti per il miglioramento della postura, con tutti quegli interventi che possono aiutare a correggere la deformità, e rendere la vita più semplice ai malati - spiega il dottor Torre - . Spesso tuttavia il ruolo della chirurgia rimane importante, anche se in realtà adesso esistono tanti metodi non chirurgici che consentono ottimi risultati, a patto però che il problema sia affrontato in tempo. Questi saranno i temi al centro della discussione”.

Spesso i pazienti sono costretti a sottoporsi ad interventi chirurgici anche di un certo rilievo; quali sono le tecniche che consentono di evitare il bisturi che si discuteranno nel corso del convegno previsto per il prossimo 23 giugno?

"Si tratta fondamentalmente di due metodi: per il petto escavato possiamo utilizzare degli strumenti simili a ventose, capaci di creare un vuoto d’aria nella depressione toracica, con l’effetto di tirare con forza i tessuti, e modificarne la forma nel tempo. E’ un trattamento che si può fare tranquillamente a domicilio, del tutto indolore, ma deve essere praticato in maniera quotidiana e continuativamente nel tempo per mesi, spesso per anni. Il secondo trattamento invece viene praticato quando ci troviamo di fronte ad una prominenza del torace, e consiste nello schiacciare la parete toracica per mezzo di appositi busti correttivi: ne esistono varie tipologie, e le esamineremo durante i lavori del convegno. Associando questi trattamenti alla fisioterapia è possibile ottenere grandi miglioramenti, e in alcuni casi evitare l’intervento chirurgico”.

Quali sono le caratteristiche salienti di queste patologie?

“Stiamo parlando del petto escavato, o pectus excavatum, che è la più frequente delle anomalie del torace, e si manifesta solitamente nei primi anni di vita; c’è poi il petto carenato o pectus carinatum, che consiste in una protrusione delle cartilagini la cui comparsa si manifesta più avanti negli anni. Generalmente fra i 10 e i 16 anni di età è compreso il periodo di maggiore rilevanza per l’insorgenza e lo sviluppo della patologia. E’ importante ricordare, e a volte notiamo da parte di molti medici una certa sottovalutazione di quest’aspetto, che ci si rivolga ad uno specialista in tempo, perché esistono numerosi interventi non chirurgici, conservativi, su cui il convegno in programma si incentrerà in maniera particolare. Il fattore cruciale è mettere in campo queste tecniche da subito, quando il torace del paziente è ancora elastico e può essere corretto con metodiche non chirurgiche. Verso i 15 o 16 anni di età infatti la cassa toracica diventa abbastanza rigida perché le cartilagini si trasformano definitivamente in osso, e a quel punto si è costretti ad intervenire chirurgicamente. Da questo punto di vista esistono anche metodiche mini-invasive per cercare di ridurre al minimo il dolore postoperatorio e le incisioni che si eseguono, con un evidente impatto positivo sulla vita dei ragazzi e delle ragazze che vengono operati”

Quali possono essere i problemi che un malato incontra a causa di questa patologia, specialmente se non curato al meglio?

"La problematica che porta un numero maggiore di ragazzi e ragazze da noi è certamente legata ad un fattore di tipo estetico. Mostrarsi in pubblico può essere un serio problema psicologico per chi è affetto da petto escavato o petto carenato; tanti ragazzi spesso evitano di andare al mare o di togliersi la maglietta in pubblico. In realtà però i disturbi, che all’inizio risultano un pochino più nascosti, sono l’affaticamento respiratorio sotto sforzo, il fatto di stancarsi precocemente, oppure un senso di dolore, oppressione e costrizione al petto; in alcuni casi, fortunatamente meno frequenti, si possono verificare delle problematiche a livello cardiaco, con l’insorgenza di tachicardie o sincopi, o altre patologie simili. Questi sintomi si sviluppano progressivamente: sono infatti quasi assenti nei bambini, cominciano a comparire negli adolescenti, ma più passano gli anni e più queste problematiche tendono a riguardare tutti i soggetti interessati dalle varie forme di pectus”.

Simili anomalie toraciche sono frequenti o si tratta di malformazioni rare?

Si tratta di una patologia più comune di quanto non si possa credere, visto che riguarda una persona ogni 300/400 e colpisce soprattutto i maschi: ovviamente non tutti questi casi necessitano un intervento correttivo, perché la patologia si presenta in forma non significativa, ma si tratta certamente di un’incidenza relativamente alta. Il petto carenato è meno frequente, interessando circa una persona su 2000”.

Il valore formativo dell'evento è riconosciuto anche ufficialmente dall'attribuzione di 6 crediti ECM per la figura professionale di Fisioterapista Medico chirurgo. La presenza dei partecipanti sarà verificata tramite firma di uscita e di entrata, oltre che tramite la compilazione di una scheda di valutazione dell'evento. Il riconoscimento dei crediti è condizionato anche dalla frequenza del 100% delle ore di formazione previste. La verifica avverrà attraverso la compilazione di un questionario a risposta multipla. L'iscrizione ai corsi è gratuita, ma limitata a 100 posti. E' possibile partecipare al convegno inoltrando domanda alla segreteria organizzativa Cisef entro il 15 giugno, oppure attraverso il sito www.cisef.org.

Pectus excavatum/carinatum, anomalie toraciche abbastanza diffuse spiegate dal dottor Michele Torre:

 

Pectusmile, convegno a Genova sulle tecniche di intervento non chirurgiche e mini-invasive:

Carlo Ramoino

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