Al Direttore - 06 giugno 2018, 07:54

Lo stemma della città di Savona scrive al sindaco Ilaria Caprioglio

Proseguono le lettere di Danilo Bruno dei Verdi savonesi

Lo stemma della città di Savona scrive al sindaco Ilaria Caprioglio

Buongiorno Sig.ra Sindaca ed Assessora alla Cultura,

sono lo stemma di Savona e mi trovo all’ingresso della galleria dell’Aurelia lato Albisola Marina. Le scrivo grazie alla collaborazione dei Verdi per chiederLe alcune cose:

a) In primo luogo mi presento. Ero lo stemma, che si trovava sul Palazzo del Podestà ma dopo i bombardamenti e le distruzioni dell’ultima guerra (voluta dal fascismo tanto per rammentare la storia) mi hanno ricollocato qui a dare il benvenuto a coloro che entrano in città. Ora io darei il benvenuto molto volentieri ma da molti anni ormai un fastidioso rampicante mi copre nel periodo estivo per cui io saluto solo gli ospiti invernali e poi mi “oblitero” fino all’inverno successivo. Forse è per quello che Ella nei suoi interventi sulla sistemazione del litorale di Levante non mi cita mai? Forse nei suoi passaggi veloci e “acclamati dal popolo festante” non ha mai potuto alzare gli occhi sul fronte della galleria? I verdi hanno fatto fare un piccolo preventivo per mio restauro, che costerebbe veramente poche migliaia di euro ma prima che essi lancino un crowfunding per il mio restauro non potrebbe pensarci il Comune? A rimuovere il rampicante non potrebbero pensarci quei migranti, che vorreste punire con un aumento della TARI per chi affitta loro casa mentre si impegnano quotidianamente in progetti di pubblica utilità?

b) Le rammento che la cella di Mazzini attende sempre un suo riscontro mentre mi piacerebbe ricordare che nei giorni immediatamente successivi alla fine della seconda guerra mondiale nella galleria esplose un deposito di munizioni con molti morti. Perche’ la lapide a ricordo dell’avvenimento collocata  lato Savona deve essere sempre così nera e sporca? Forse  perche’ questi morti, come è scritto giustamente nella lapide, devono essere imputati a coloro che vollero la guerra ovvero Fascisti, Nazisti e loro sostenitori?

c) Le vorrei poi chiedere ancora una cosa sul recupero del litorale di Ponente ma sa che l’edificio delle Funivie potrebbe essere oggetto di recupero per attività culturali trattandosi di una antica struttura di archeologia industriale da cui partiva la funivia più lunga d’Europa? Sa che in tutto il mondo si fanno recuperi di questo genere? Allora perche’ non fermarsi un secondo a valutare le condizioni e a verificare la fattibilità di una simile soluzione prima di distruggere tutto?

d) Perche’ il porticciolo previsto non può essere fatto dove oggi ne esiste già uno razionalizzando gli spazi senza costruirne altri con l’ennesima ed inutile colata di cemento? Mi voglio fermare qui anche perche’ del S.Giacomo gliene ha già lungamente parlato il cavallo di Arturo Martini sul palazzo delle Poste, che, stanco di attendere una Sua risposta, si è addormentato e riposa tranquillo mentre io le chiedo ma perche’ continua a governare Savona? Chi glielo fa fare? In città esiste una alternativa civica ed ecologista quindi se ne vada e lasci il governo di Savona nelle mani di coloro che non vogliono la privatizzazione di tutti gli spazi pubblici e colate di cemento forever.

Danilo Bruno e un antico stemma della città. 

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