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Albisolese | 11 giugno 2018, 12:38

Albissola, da sabato 16 giugno la mostra "Eco di silenzio" dell'artista Alessandra Chiappini

Appuntamento presso il Centro Artistico e Culturale Bludiprussia in piazza Nicolò Poggi/Vico Chiuso.

Albissola, da sabato 16 giugno la mostra "Eco di silenzio" dell'artista Alessandra Chiappini

Da sabato 16 giugno a sabato 30 giugno, ad Albissola Marina presso il Centro Artistico e Culturale Bludiprussia in piazza Nicolò Poggi/Vico Chiuso, spazio alla mostra "Eco di silenzio" dell'artista Alessandra Chiappini.

Inaugurazione sabato 16 giugno.

A cura di Paola Grappiolo, presentazione di Cristina Rossi.

Con il patrocinio del Comune di Albissola Marina.

ECO DI SILENZIO

“Quando a parlare sono gli occhi e il cuore” non è necessaria alcuna parola. Cosi Alessandra Chiappini trasmette le emozioni coltivate fra l’altro nella sua passione e esperienza di camminatrice in montagna idealizzando quei luoghi in desolati e deserti ammassi rocciosi. L’esposizione ad Albissola Marina, ridente località balneare, potrebbe apparire contrastante con i soggetti rappresentati nelle sue tele ma non con il nostro mondo interiore. L’eco, come un richiamo al silenzio, è una percezione, una necessità, avvertibile in qualsiasi luogo quando riflette, con stupore, il compenetrarsi dell’uomo con la natura.                                               

Paola Grappiolo

Dopo gli studi a Brera con Paolo Baratella, Alessandra Chiappini ha maturato un percorso creativo, coerente, privo di sussulti, verso una progressiva astrazione della forma. Non solo, la componente simbolica che connota fortemente la pratica del suo lavoro, ha condotto l’artista a maturare un linguaggio pittorico intriso di influenze letterarie, di letture filosofiche sedimentate e traslate nella pittura. Conoscenza razionale, saggezza trascendentale, sapienza nel mestiere producono una stratificazione di immagini, paesaggi, dove il fluire del tempo, la luce della solitudine, il silenzio danno vita non più alle terre rosse, agli ocra del deserto di Wadi Rum in Giordania ma a colori senza tempo, che stemperano sul fondo bianco una gamma di azzurri, di grigi. In altre opere affiorano allusioni velate alla figura, consistenti grumi di materia, tracce di colore, sedimenti naturali come in Ceppi di tempo disseccati, Casa solo nel vento, Perdersi e ritrovarsi. Chiappini non dipinge il paesaggio, te lo lascia immaginare, per averlo vissuto lei stessa prima ancora di averlo eseguito, evocando così una sorta di regno dello spirito calato in un contesto totalmente contemporaneo, dove passato e presente si compenetrano senza conflitto tra natura e storia, tra sacro e profano.                                                  

Cristina Rossi

c.s.

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