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Solidarietà | 15 giugno 2018, 11:16

Bergeggi, colpi d’arma da fuoco contro volatili: l'appello della Protezione Animali

Intanto le guardie zoofile volontarie dell’Enpa stanno svolgendo gli accertamenti per individuare gli autori; nel paese è presente, sui tetti e sui balconi di molti edifici, una folta colonia di gabbiani reali che, in questo periodo, allevano e difendono i piccoli usciti dalle uova dischiusesi il mese scorso.

Bergeggi, colpi d’arma da fuoco contro volatili: l'appello della Protezione Animali

Due spari tra le case di Bergeggi hanno interrotto la tranquillità delle vacanze dei turisti; le segnalazioni sono giunte ieri alla Protezione Animali di Savona, da parte di persone preoccupate per la sorte dei volatili, soprattutto gabbiani, contro i quali erano quasi certamente indirizzati i colpi d’arma da fuoco.

Le guardie zoofile volontarie dell’Enpa stanno svolgendo gli accertamenti per individuare gli autori; nel paese è presente, sui tetti e sui balconi di molti edifici, una folta colonia di gabbiani reali che, in questo periodo, allevano e difendono i piccoli usciti dalle uova dischiusesi il mese scorso; e molti turisti, oltre ad altrettanti residenti, soprattutto gestori di alberghi e ristoranti, non gradiscono la loro presenza talvolta minacciosa.

Da qualche settimana i volontari dell’Enpa sono tempestati dalle telefonate, spesso intimidatorie, di persone che, tornati ad aprire la casa delle vacanze, si trovano nidi di gabbiani sul tetto o sul terrazzo lasciato incustodito nell’inverno.

Enpa, invita ad avere ancora una paio di settimane di pazienza, dopodiché genitori e piccoli divenuti in grado di volare se ne andranno. Dopodiché si potrà rimuovere il nido vuoto e pensare a rendere inavvicinabile il terrazzo, ad esempio installando tende a maglia grossa (tipo porte di calcio), che impediscono, durante l’assenza dall’appartamento, l’accesso a gabbiani e colombi. Per i tetti piani, di solito condominiali, Enpa suggerisce l’installazione di fili aerei colorati o con bandierine, opportunamente distanziati, che svolgono la stessa funzione. Proposte che ripete da tempo ma che pochi turisti e amministratori hanno finora preso in considerazione, salvo poi protestare o, peggio, maltrattare o uccidere gli animali. Ancora più assenti i Comuni, Bergeggi non fa eccezione, che di programmare iniziative incruente per contrastare la diffusione dei gabbiani neppure ci pensano.

c.s.

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