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Politica | 17 giugno 2018, 09:25

Il PD di Cairo Montenotte: "Un Toti 'equilibrista' che impoverisce la Sanità"

La denuncia del Partito Democratico: "Disservizi, carenze di personale, liste d'attesa sempre più lunghe a causa di una gestione tutt'altro che virtuosa della Regione"

Il PD di Cairo Montenotte: "Un Toti 'equilibrista' che impoverisce la Sanità"

"Stiamo costruendo una sanità migliore", era stata la dichiarazione del presidente della Regione Giovanni Toti pochi giorni fa (leggi QUI).

Alle affermazioni replica il PD di Cairo Montenotte, tra le località (insieme ad Albenga e Bordighera) interessate al programma di privatizzazione degli ospedali: "Sicuramente il Governatore della Liguria Giovanni Toti sta vivendo un periodo di forte stress da superlavoro.

Sia a livello nazionale che regionale infatti è impegnatissimo a tenersi in equilibrio tra il sostegno a Salvini e la necessità di liberarsi in modo elegante di Berlusconi che per uno come Toti forse appare ormai troppo moderato o, comunque, non più in grado di garantirgli un futuro glorioso.

Probabilmente solo a questo stato di stress sono riconducibili le dichiarazioni di Toti sulla Sanità Ligure di Venerdì scorso.

Durante una riunione degli Stati generali della sanità Ligure, ha dichiarato che la nostra sanità è un eccellenza in Italia, promettendo un fulgido sviluppo per il futuro Giovanni Toti, oltre ad essere un politico, è anche un giornalista, ma evidentemente non legge i giornali.

Se lo facesse o lo avesse fatto di recente si sarebbe dovuto accorgere, aldilà del grande tema Sanità pubblica o privata, che la nostra Sanità non è proprio un eccellenza... Anzi! Infatti non passa giorno senza la denuncia di un disservizio. Un giorno vanno in tilt i computer e si bloccano prenotazioni, diagnosi e referti. Il giorno dopo si bloccano i macchinari in vari servizi.

Un altro giorno va in crisi il meccanismo di somministrazione dei farmaci salvavita o entra in crisi addirittura il sistema d'emergenza per carenza di personale. In Province come Savona, per ammissione degli stessi dirigenti dell'Asl, l'arruolamento di medici è diventato una sorta di "mission impossible".

Pazienti non di elezione, ma portatori di patologie conclamate con piani terapeutici stabiliti trovano difficoltà ad accedere alle prestazioni. Le liste d'attesa sempre più lunghe continuano a sottoporre molti Liguri a peregrinazioni da un ospedale all'altro o ad ospedali fuori regione o peggio ancora al ricorso al privato per impraticabilità del pubblico. E ciò vale per i malati che hanno vicino famiglie in grado di aiutarli e di proteggerli. Per quelli più poveri o più soli scende il silenzio.

Toti dichiara: verrà il privato, avremo servizi più efficaci ed efficienti, spenderemo meno e tutti saremo felici. Non sappiamo se le cose andranno proprio così. Finora qualche esperimento fatto non sembra aver preso questa via virtuosa. Una cosa è però certa. Non è stato virtuoso colpire in diversi punti la Sanità pubblica per rendere più agevole l'arrivo dei privati. Privati che a detta di Toti saranno in concorrenza con il pubblico. Ma se proprio si voleva far subentrare il privato, non sarebbe stato più opportuno integrarlo con il pubblico così da colmare eventuali lacune o migliorare i servizi di quest'ultimo? Dopo averla impoverita per anni ora è facile dire che stanno costruendo una Sanità migliore. Anche perché peggio di così è davvero impossibile".

Redazione

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