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Attualità | 19 giugno 2018, 12:30

Maturità 2018, prima prova: parte il toto tracce

Domani 500mila studenti italiani dalle 8.30 saranno sui banchi di scuola per il tanto temuto tema della prima prova di Maturità

Maturità 2018, prima prova: parte il toto tracce

Questa sarà la tanto temuta notte prima degli esami per i classe 1999 che da domani iniziano, con la prima prova, l’esame di Maturità 2018.

Alle 8.30 500mila studenti di tutta Italia domattina saranno sui banchi, si parte con il tema, uguale per tutti gli indirizzi e le tipologie di scelta sono 4: l’analisi del testo (la più temuta), saggio o articolo breve, tema storico e il tema di ordine generale.

Scuolazoo che già in passato aveva fornito indiscrezioni poi rivelatasi azzeccate anche quest’anno prova a indicare con un sondaggio un toto nomi soprattutto per quanto riguarda il poeta che potrebbe “spuntare” nell’analisi del testo.

L’anno scorso la scelta ricaduta su Giorgio Caproni aveva lasciato tutti a bocca aperta, quest’anno sembrano essere tra i favoriti Ugo Foscolo, il contemporaneo Alessandro Baricco, il futurista Filippo Tommasi Marinetti, il temutissimo Claudio Maris ma non è da escludere un classicissimo come Giovanni Pascoli, bocciato nel 2017 ma sempre in auge con la sua tematica del “Fanciullino” o gli anniversari che al Miur potrebbero non essere sfuggiti. Ad esempio, Gabriele D'Annunzio ricorrono gli 80 anni dalla nascita; 110 da quella di Cesare Pavese e di Alberto Moravia.

Le tracce come aveva annunciato l’allora Ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli sono state scelte ad aprile quindi sicuramente non ci sarà spazio per l’immigrazione (nel 2019 pare quasi scontata), il bullismo e la privacy, non è da escludere il femminicidio.

Il tema storico oscilla sui 70 anni della Costituzione (che potrebbe essere in qualsiasi delle altre due tipologie) e sul rapimento-morte nel 1978 del leader della Democrazia Cristiana Aldo Moro e gli 80 anni dalla promulgazione delle leggi razziali fasciste.

L’Hikikomori (in giapponese “stare in disparte”) potrebbe aver la meglio nella tipologia B del saggio breve o articolo di giornale, il fenomeno noto nel continente asiatico ma diffuso ultimamente anche in Italia per il quale molti dei giovani tra i 14 e i 25 anni vivono nelle loro camere da letto, dormono durante il giorno e restano svegli tutta la notte.

Sono tutte ipotesi e sono da prendere naturalmente con le molle, cercando però di alleggerire una notte d’ansia per gli studenti italiani che domani metteranno a dura prova le loro conoscenze di 13 anni d’esperienza scolastica. 

Luciano Parodi

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