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| 21 giugno 2018, 16:14

Ricorsi contro la cessione di Mondomarine a Palumbo, la Fiom Cgil: "Strumentali per avere la concessione senza vincoli di mantenimento"

"È inaccettabile che dei ricorsi da parte di soggetti peraltro stranieri, che non hanno attività sul nostro territorio, che non si sono mai interessati alle competenze, al know how, alla salvaguardia occupazionale e al rilancio della cantieristica, possano mettere in discussione il futuro di 50 lavoratori e la ripresa dell’attività industriale"

Ricorsi contro la cessione di Mondomarine a Palumbo, la Fiom Cgil: "Strumentali per avere la concessione senza vincoli di mantenimento"

"La lunga e tormentata vertenza che coinvolge la MondoMarine è arrivata ad un ulteriore momento di difficoltà. Il lavoro svolto da tutti i soggetti interessati alla vicenda è stato orientato alla costruzione di un percorso di rilancio dell’attività cantieristica del sito; ed in questo senso sono state riposte le aspettative dei lavoratori, ossia di poter rientrare al più presto in cantiere".

Queste le parole che si schierano a favore dei lavoratori della Fiom Cigl per quanto riguarda il caso dell'azienda navale savonese e gli ultimi sviluppi riguardanti i due ricorsi al Tribunale Amministrativo che bloccano il rilascio della concessione demaniale a Palumbo Superyacht, ditta che si è occupata dell'acquisto del cantiere.

"I percorsi sin qui attuati sono andati tutti in questa direzione a partire dall’affitto di ramo d’azienda, in scadenza il prossimo 30 giugno, che ha avuto la finalità di garantire la continuità dell’attività e la garanzia dei livelli occupazionali" continuano dal sindacato.

"I curatori fallimentari, attraverso pubblico bando di gara, hanno ceduto la Mondo marine alla Palumbo Superyacht, azienda di prestigio che si occupa di cantieristica navale sia sul settore delle nuove costruzioni sia e sul settore del refitting, e unica azienda che ha presentato una offerta di acquisto" ricordano.

"Dall’altra parte l’Autorità di Sistema portuale, che ha pubblicato un bando per assegnare quelle aree in concessione al quale nessuno ha partecipato ad esclusione di chi in allora deteneva la concessione. Oggi la situazione è pesantissima in quanto ci sono due ricorsi al Tribunale amministrativo che bloccano il rilascio della concessione e conseguentemente il percorso di ripresa dell’attività per 51 dipendenti del cantiere" continuano dalla Fiom Cgil.

"È inaccettabile che dei ricorsi da parte di soggetti peraltro stranieri, che non hanno attività sul nostro territorio, che non si sono mai interessati alle competenze, al know how, alla salvaguardia occupazionale e al rilancio della cantieristica, possano mettere in discussione il futuro di 50 lavoratori e la ripresa dell’attività industriale. Il dubbio del sindacato è che i ricorsi siano strumentali per far sì di avere la concessione senza però nessun vincolo di mantenimento dell’attività e dei livelli occupazionali" concludono.

cs

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