Politica - 22 giugno 2018, 08:09

Alassio, ieri il primo Consiglio comunale targato Melgrati: "Dove eravamo rimasti?" (FOTO e VIDEO)

Una seduta pubblica nella quale non sono mancate battute, risa, applausi, strette di mano e qualche frecciatina

Alassio, ieri il primo Consiglio comunale targato Melgrati: "Dove eravamo rimasti?" (FOTO e VIDEO)

 

Un Consiglio comunale nel quale non si sono risparmiate battute, risa, applausi, strette di mano, ma anche qualche - neppure troppo celata - frecciatina.

Ieri sera alle ore 21.00 presso la sala consigliare di Alassio è ufficialmente iniziato con la frase “Dove eravamo rimasti?” di Enzo Tortora, il "Melgrati ter".

Troviamo un sindaco carismatico come al solito e sempre con la battuta pronta, ma con una consapevolezza e una volontà, forse nuova, tanto da farlo ironizzare: "Qualcuno qui dentro non mi riconoscerà", la volontà di includere le minoranze nella vita e nelle decisioni da prendere per amministrare Alassio.

Spiega Melgrati: "Abbiamo vinto queste elezioni con il 33% delle preferenze, ci ha votato un alassino su 3 ed anche per questo abbiamo voluto includere i consiglieri di minoranza nelle riunioni di maggioranza che, da questo momento in poi, saranno le riunioni del consiglio. Inoltre siamo aperti alle proposte costruttive da qualunque parte provengano e al dialogo. Le cose cambieranno profondamente e insieme punteremo ad una Alassio migliore".

"Qualcuno, certo, si chiede se questa apertura sia da leggere come una sorta di crescita personale e maturazione del sindaco dalla pluriennale esperienza amministrativa e politica, altri invece ritengono che tutto questo sia frutto della presenza, nella poltrona vicino alla sua, quella da vicesindaco, di Angelo Galtieri un “veterano della minoranza” .

Il consigliere campione di preferenze Jan Casella di “Alassio volta pagina” afferma infatti: “Non posso nascondere che la tua scelta, angelo Galtieri, mi ha profondamente deluso- oggi, però, hai vinto la tua scommessa e la tua presenza di fianco al sindaco Marco Melgrati per noi è una sorta di garanzia, garanzia anche del fatto che ti impegnerai per impedire che possano essere commessi di nuovo errori del passato. Siamo felici ad ogni modo dei segnali che ci sono arrivati fino ad ora circa l’apertura nei confronti delle minoranze, ora aspettiamo nei fatti la prova di queste promesse”.

Più duro, invece, l’ex candidato sindaco di “Alassio volta pagina”,  Giovanni Parascosso: “Trovo che il parallelismo utilizzato in apertura di consiglio citando Enzo Tortora sia decisamente poco azzeccato, inoltre credo che nessuno ad Alassio abbia nostalgia delle amministrazioni passate. Avete ricordato – continua Parascosso rivolto al sindaco – che vi ha votato il 33% degli alassini, siete consapevoli, dunque, di non rappresentare la città ed apprezziamo la volontà di includere la minoranza nella vita amministrativa. La parte buona della città non vi ha votato anche se abbiamo perso l’occasione di voltare realmente pagina. Sindaco oggi lei può affrancarsi da un passato di speculazioni e di clientelismo ed aprirsi ad una visione più civica dell’amministrazione. Speriamo lo faccia.”.

Parole dalle quali Melgrati ha voluto immediatamente prendere le distanze sottolineando: “Noi non facciamo clientelismi e non credo assolutamente che a votarci sia stata la parte non buona della città, credo siano cittadini alassini che semplicemente non la pensano come voi". 

Per quel che riguarda l’attacco sul passato di speculazioni, Melgrati risponde con un programma, lo stesso spiegato durante la campagna elettorale e riletto ieri in consiglio comunale, fatto di progetti di rivalutazione e rilancio per la città, con sì grandi opere, ma volte proprio a migliorare Alassio e renderla ancor più attrattiva per i turisti nazionali ed internazionali (pensiamo alla realizzazione del depuratore necessario per poter ottenere l’importante riconoscimento della bandiera blu o un parcheggio multipiano).

Opposizione meno dura, forse, ma attenta quella dell’ex sindaco Enzo Canepa che afferma“Molti dei punti nel vostro programma sono condivisibili, alcuni erano anche nel nostro e sono in parte già stati progettati da noi, altre cose le vedo irrealizzabili. O la dottoressa Gandino ha vinto il superenalotto e ha deciso di devolvere la sua vincita ad Alassio o difficilmente ci saranno i fondi per realizzare tutto quanto avete enunciato. Siamo sin d’ora contro, inoltre, a riportare il mercato in piazza Paccini, perché crediamo arrecherebbe troppi disagi alla città senza contare che sarebbe aberrante a livello turistico e per l’immagine di Alassio. Per quel che concerne il parcheggio in vico chiesetta, invece, credo che sia irrealizzabile anche per la vicinanza ad un rio lì presente. Per il resto – conclude – la nostra sarà una opposizione diversa da quella che abbiamo ricevuto in maggioranza e valuteremo e voteremo le pratiche una per una quando ci saranno sottoposte”.

Smorzato, dunque, il clima teso della campagna elettorale tra i Melgrati e Canepa, o almeno così sembra ed anche il sindaco sottolinea a tal proposito“In campagna elettorale se ne dicono di tutte. Ci sono attacchi, spesso si dicono cattiverei o cose non vere e sebbene io non ne abbia mai dette qualcuna l’ho sentita. Le cose, però, adesso sono cambiate e ringrazio Canepa e la passata amministrazione per quel che ha fatto in passato. Ora siamo pronti, però, a migliorare la nostra città”.

Terminati gli adempimenti di rito, il giuramento del sindaco, l’assegnazione di incarichi e deleghe il primo consiglio comunale di Alassio si è chiuso guardando già al prossimo, nel quale verranno portate le prime e concrete pratiche che disegneranno il futuro della città.

 

Mara Cacace

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