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Sanità | 24 giugno 2018, 11:08

Le dimensioni contano! (Capitolo 1: le otturazioni)

Cari lettori di Savona News, tranquilli! NON si tratta del titolo di un libro tipo “50 Sfumature di grigio”… stiamo sempre parlando di cura del sorriso!

Le dimensioni contano! (Capitolo 1: le otturazioni)

Cari lettori di Savona News, tranquilli! NON si tratta del titolo di un libro tipo “50 Sfumature di grigio”… stiamo sempre parlando di cura del sorriso!

Mi capita sovente che amici, pazienti o giovani colleghi mi chiedano perché io insista tanto nel dare importanza agli strumenti ottici di ingrandimento, al punto da chiamare la mia struttura “Studio di Odontoiatria Microscopica Dr. Attilio Venerucci”. La risposta è che “le dimensioni contano” ed in bocca contano ancora di più:

sapete quale sensibilità abbiamo nei nostri recettori nervosi situati nei tessuti che sostengono i denti? ELEVATISSIMA! Con i denti siamo in grado di percepire “rialzi” di pochi millesimi di millimetro! Questo è ancora più vero man mano che ci si avvicina ai denti posteriori, poiché più vicini al “fulcro della leva” costituita dalla nostra mandibola (il “braccio” della leva), i muscoli masticatori (la “potenza”) e l’articolazione temporo-mandibolare (il fulcro della leva).

È sufficiente, facendo una otturazione su “un dente in fondo” alla bocca, lasciare una piccolissima quantità di materiale in eccesso e subito ci sembrerà di avere “una montagna tra i denti”!. Questo  avviene poiché i nostri recettori di pressione devono proteggerci da involontari carichi masticatori eccessivi. Per questo, quando il dentista esegue una otturazione, è sempre importante controllare la corretta occlusione (cioè il modo in cui vengono a combaciare i denti fra di loro…). Si usa una carta sottile e corata, che lascia un segno sui denti nel punto dove viene “morsicata”; sarà così più semplice individuare le zone di sovraccarico ed uniformare il tutto.

Capirete facilmente che, anche in questa fase, poter controllare con dei binocoli che ingrandiscono ciò che vediamo di quattro volte e mezza (se non addirittura usare il microscopio operatorio, che arriva “ben oltre”), diviene determinante per effettuare ritocchi precisi e dare subito al paziente il massimo del confort.

Nei prossimi articoli spiegheremo in quali altri tipi di cure “le misure contano”… intanto, quando vedete il vostro dentista con in testa “strani binocoli, lucine e lucette”, non impressionatevi: sta facendo del suo meglio per curarvi “come si deve”!

 

 

 

 

 

Attilio Venerucci

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