Il Decreto Dignita vieta la pubblicita dei nuovi casino AAMS online

La politica italiana scende in campo contro il gioco d’azzardo, e questa volta lo fa attraverso un decreto. In Italia il gioco d’azzardo è legale e regolamentato dallo Stato, e da qualche anno è anche legale giocare a distanza nei nuovi casinò AAMS ciò che diverrà presto illegale, perché vietato dal cosiddetto Decreto Dignità, già approvato dal Consiglio dei Ministri, sarà la pubblicità al gioco, sia esso relativo alle scommesse, o ai giochi proposti nei nuovi casinò AAMS online.

Il provvedimento ovviamente non può passare sotto silenzio, dato che in ballo ci sono gli ingenti introiti di operatori del mondo del gaming e degli editori, che rischiano di perdere una bella fetta delle entrate pubblicitarie. E così mentre famiglie e associazioni, come il Movimento No Slot e il Codacons, preoccupate per la diffusione della ludopatia festeggiano, gli unici a opporsi sono coloro che hanno interessi economici in gioco. Stando alle parole del Vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio, dal 2019 il divieto sarà esteso ad ogni forma di sponsorizzazione, compreso anche il semplice apparire del marchio di un operatore di gioco in sovraimpressione. Si salvano dal decreto i contratti attualmente in corso, e le lotterie non istantanee come la Lotteria Italia.

Multe per i gestori dei nuovi casinò AAMS online e per gli editori

Per i gestori dei nuovi casinò legali con logo AAMS, che non rispettano il divieto si prevedono multe di minimo 50 mila euro, che possono aumentare in base al valore della sponsorizzazione.
Questo provvedimento, dato il doppio ruolo che lo Stato riveste in questa faccenda, avrà effetti anche sulle entrate dell’erario. Si stima che entreranno nelle casse del fisco 200 milioni di euro in meno nel prossimo anno, e circa 700 in tre anni. Per contrastare le mancate entrate si prevede una stretta sui controlli, e un rialzo della tassazione sui concessionari del gioco: i gestori dei nuovi casinò AAMS online, infatti pagano il Preu, ossia il Prelievo erariale unico, un’aliquota fissa sui guadagni di tutti i giochi. Per il Codacons sono proprio le pubblicità che spesso hanno testimonial famosi e attraenti, a indurre larghe fasce di popolazione al gioco, contribuendo allo sviluppo delle dipendenze, con i conseguenti costi sul sistema sanitario nazionale.

Sono oltre 100 i miliardi di euro che sono stati spesi dal popolo italiano, nel 2017, nei giochi d’azzardo. Dicitura nella quale rientrano anche attività spesso non intese come tali, come ad esempio il lotto, le lotterie, oltre che le scommesse, i giochi nei nuovi casinò AAMS online, e le slot machine.

Gli operatori difendono il gioco nei nuovi casinò AAMS online: è controllato

Sugli effetti degli spot pubblicitari si è espressa Roberta Pacifici, dirigente di ricerca impiegata all’Istituto Superiore dei Sanità, che rileva come il messaggio pubblicitario che promette vincite facili, abbia effetto soprattutto sui giovani.

Dal canto loro gli operatori si difendono, sostenendo che tali provvedimenti non fanno altro che spingere il gioco e i giocatori verso il sommerso e l’illegalità. C’è anche chi riscontra nei nuovi casinò AAMS molto più controllo e regolamentazione rispetto alle altre realtà di gioco, che non hanno luogo online e che sono difficili da monitorare. Proprio nella realtà esterna andrebbero orientate le azioni per prevenire le ludopatie e i comportamenti di gioco compulsivi.

Tra coloro che sono destinati a perdere vi è Mediaset che sulle proprie reti accoglie circa il 50% del totale del budget del gioco speso ogni anno sui media tradizionali, parliamo di tv, stampa e radio. Ma a subire i danni non saranno solo gli editori e i proprietari dei nuovi casinò AAMS online, ma anche circa la metà delle squadre di Serie A: più di 100 milioni ogni anno vengono spesi per la pubblicità nel corso di eventi sportivi.