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Attualità | 16 agosto 2018, 19:41

"Entro il 2019 nuovo viadotto. Nuova strada per traffico pesante in aree Ilva"

Entro il 2019 i genovesi avranno un nuovo viadotto sul torrente Polcevera al posto del ponte Morandi crollato. L'annuncio del governatore Toti

"Entro il 2019 nuovo viadotto. Nuova strada per traffico pesante in aree Ilva"

Entro il 2019 i genovesi avranno un nuovo viadotto sul torrente Polcevera al posto del ponte Morandi crollato. E' l'obiettivo indicato dal presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e dal sottosegretario alle Infrastrutture Edoardo Rixi. "Chi pagherà il nuovo ponte sarà Società Autostrade, chi lo costruirà lo valuteremo", ha detto Rixi. "Il ponte va ricostruito il prima possibile, Società Autostrade ha parlato di cinque mesi, credo che entro un anno sia possibile", ha osservato Toti. 

Una nuova strada di scorrimento per il traffico pesante sarà costruita nelle aree Ilva di Genova Cornigliano. Anche questo è emerso dalla conferenza stampa del presidente Toti e dwl sindaco Marco Bucci per fare il punto sulla viabilità. Sarà invertita la viabilità della rampa d'accesso all'autostrada a Genova in via Cornigliano, il Ponente di Genova sarà vietato al traffico pesante solo nelle ore di punta, entro circa un mese saranno riattivati i binari ferroviari per il traffico merci dal porto di Genova colpiti dal crollo e l'ex galleria ferroviaria del Campasso sarà riattivata.

Il consiglio dei ministri straordinario in programma sabato presso la Prefettura di Genova stanzierà la seconda tranche di aiuti alla città per affrontare l'emergenza. Lo ha riferito durante la conferenza l'assessore regionale ligure alla Protezione Civile Giacomo Giampedrone. Dopo i 5 milioni stanziati per le urgenze il Cdm riconoscerà extra costi per dare un'abitazione agli sfollati, modificare la viabilità cittadina e rimborsare le aziende danneggiate.

Ammontano a 311 i nuclei familiari sfollati che abitavano nei palazzi via Porro e via del Campasso, per un totale di 611 persone, attualmente ospitate da familiari, in alberghi e strutture cittadine.

Sono quaranta gli alloggi che verranno messi a disposizione da subito per altrettanti nuclei familiari sfollati a seguito del crollo di ponte Morandi. Sono stati individuati dalla compagine costituita ieri da Regione Liguria, Comune di Genova e ARTE, l'azienda territoriale regionale per l’edilizia, per dare una risposta immediata ad una parte degli oltre 300 nuclei familiari sfollati dai palazzi di via Porro e via del Campasso.

Da ieri il tavolo tecnico è al lavoro per predisporre un piano di emergenza e mettere a disposizione gli alloggi richiesti in tempo brevissimo. I 40 alloggi assegnabili subito sono rispettivamente 33 di ARTE Genova, e 7 del Comune.

ARTE si occuperà inoltre del trasloco degli immobili. Saranno i Vigili del Fuoco a dare l’autorizzazione alle famiglie per il ritiro del mobilio. Gli alloggi individuati si trovano nella zona interessate dal crollo del ponte e nel Comune di Genova.

Sabato 18 agosto il presidente di Regione Liguria Toti e il Sindaco di Genova Bucci consegneranno al Presidente del Consiglio dei Ministri Conte un documento contenente l’elenco delle ulteriori 300 abitazioni individuate, per le quali verrà richiesto un finanziamento straordinario finalizzato alla loro ristrutturazione.

"L’obiettivo è quello di dare una risposta immediata agli inquilini sfollati, stiamo facendo il possibile per consegnare i primi alloggi in tempi brevissimi — spiegano il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti e l’assessore regionale all'Edilizia Marco Scajola — Gli altri alloggi arriveranno più tardi, ma l’impegno è di dare una casa a tutti entro un anno". “Anche questi alloggi sono liberi — continuano Toti e Scajola - Tutti saranno resi disponibili entro fine ottobre, quando si saranno conclusi i lavori di ristrutturazione". 

Questa la situazione dei feriti:

Ospedale Policlinico San Martino – 6 feriti (5 in gravi condizioni)
- Un uomo di origine ceca del 1971, ricoverato al Trauma Center.
- Marito e moglie: l’uomo, del 1983, residente a Caserta (non si conosce nazionalità) è ricoverato in terapia subintensiva delle neurochirurgia. La moglie, di nazionalità ucraina, del 1974, è ricoverata in terapia subintensiva della neurochirurgia.
- Una donna anziana non identificata ricoverata in rianimazione al Monoblocco a causa di una intossicazione da monossido.
- Un uomo del 1982, di nazionalità rumena, ricoverato in Rianimazione al Monoblocco.
- Un uomo, genovese, del 1989, ricoverato in Terapia sub intensiva.

Ospedale Villa Scassi (Asl3) – 3 feriti (tutti in gravi condizioni)
- Una donna, genovese, del 1959, ricoverata in osservazione breve
- Una donna del 1994 ricoverata in Terapia intensiva
- Un uomo, del 1984, ricoverato in Terapia intensiva
- È stato dimesso oggi Davide Capello, 33 anni, il vigile del fuoco di Savona e portiere del Legino.

E.O. Ospedali Galliera
– 1 ferito (gravi condizioni)
- Una donna del 1977 ricoverata in Rianimazione

RG

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