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| 19 agosto 2018, 17:23

Autostrade: le dichiarazioni integrali nella prima uscita pubblica dopo il crollo (VIDEO)

Dopo la diretta della conferenza stampa, riproponiamo l'intervento completo del presidente Fabio Cerchiai e dell'ad Giovanni Castellucci

Autostrade: le dichiarazioni integrali nella prima uscita pubblica dopo il crollo (VIDEO)

"Quanto alla proposta di Autostrade, come già detto, abbiamo avviato la procedura per la caducazione della concessione e certo non la interromperemo perché Autostrade offre di stanziare fondi per riparare i gravi danni conseguenti alla tragedia. Eventuali somme, per quanto riguarda il Governo, verranno accettate solo a titolo di parziale riparazione dei danni, senza alcun pregiudizio per i maggiori danni e per la caducazione della concessione". Questa la "doccia fredda" del Governo sulle dichiarazioni d'impregno che Autostrade per l'Italia ha annunciato nel giorno di lutto nazionale per le 42 vittime del crollo di Ponte Morandi. 

Ieri il presidente della società Fabio Cerchiai e l'ad Giovanni Castellucci hanno tenuto a Genova la prima conferenza pubblica dopo il disastro (nel video, l'intervento integrale). "Non siamo stati capaci di far sentire la nostra vicinanza alla città di Genova, siamo stati percepiti come distanti: tuttavia da subito ci siamo messi a disposizione per dare il nostro supporto a Genova e alle istituzioni", hanno detto.  

Oer venire incontro alle esigenze più immediate la società ha affermato di essere pronta a stanziare 500 milioni per i primi aiuti alle vittime e a Genova. La concessionaria non vuole parlare di cifre né dei suoi rapporti burrascosi con il Governo. In questo momento, ha ripetuto più volte, la priorità è l'aiuto alla città e alla sua viabilità e ha annunciato di essere pronta a ricostruire il ponte in otto mesi dal momento in cui le autorità daranno il loro via libera.

"Ci scusiamo anche per esser stati percepiti lontani, non era nostra intenzione", hanno ribadito. Un'ora di faccia a faccia con i giornalisti che incalzano, che chiedono in quale stato fosse il ponte. E che cosa possa essere accaduto. I vertici della società rassicurano,ma nelle parole di Castellucci ricorre spesso "vedremo", "cercheremo la verità", "accerteremo". 

A chi chiedeva se Autostrade si senta responsabile del crollo, i vertici della società hanno detto di non ritenere che "ci siano le condizioni per assumersi responsabilità di un evento che deve essere accertato da parte della magistratura". Parole di ammirazione e gratitudine sono state indirizzate a vigili del fuoco, alle forze dell'ordine, ai volontari impegnati nei soccorsi, ma è stato pure sottolineato il grande sforzo operativo del personale di Autostrade coinvolto nell'emergenza. 

Stamane consulenti della Procura e alcuni membri della commissione ispettiva del Mit hanno iniziato l'ispezione sul luogo del crollo del viadotto genovese.

"I colpevoli e le concessioni - ha osservato invece il governatore regionale Giovanni Toti - si discutono fuori dei confini della regione e nei tribunali". La revoca della concessione ad Autostrade, ammette, "sicuramente non sarà una guerra facile. Non vorrei che si combattesse sulla pelle degli sfollati, dei morti e dei feriti. Il governo rifletta e faccia quello che ritiene sulle concessioni ma noi oggi abbiamo bisogno di far ripartire Genova e la Liguria".

Quanto all'ipotesi che il Governo gli chieda di fare il commissario straordinario per la ricostruzione, Toti osserva: "Non è questione di chi fa il commissario ma di cosa fa e quali poteri ha la struttura commissariale". Mentre sulla legge speciale per Genova che il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti non esclude, il governatore non ha dubbi: "credo che aiuterebbe. L'Italia è bravissima a gestire l'emergenza appena accade e molto meno brava a gestire la ricostruzione. Serve qualcosa che ci faccia correre veloci".

"Come abbiamo detto il Governo è con Genova e con i genovesi e non solo a parole, ma con gesti concreti". Lo scrive su Facebook il premier Giuseppe conte ricordando i primi stanziamenti per gestire lo stato di emergenza e i successivi 28,5 milioni decisi dal Cdm di ieri. "Il Governo - aggiunge - ha messo a disposizione i fondi necessari, ma adesso pretendiamo che si faccia in fretta e che sia data una dimora a queste persone. Abbiamo fatto tanto, stiamo facendo tanto e faremo ancora tanto altro. Non lasciamo sola Genova".

rg

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