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Eventi | 08 settembre 2018, 14:58

Questa mattina la cerimonia di premiazione del 46° Concorso Enologico Nazionale Douja d’Or

Al Teatro Alfieri lo spettacolo dei produttori

Questa mattina la cerimonia di premiazione del 46° Concorso Enologico Nazionale Douja d’Or

Si è tenuta questa mattina al Teatro Alfieri di Asti la cerimonia che ha premiato i produttori, provenienti da tutte le regioni italiane, che si sono meritati l’”Oscar della Douja d’Or 2018”, il massimo riconoscimento previsto dal regolamento del Concorso; e i 283 vini che, superando il punteggio di 87,33/100, hanno ottenuto la possibilità di fregiarsi del bollino “Premio Douja d’Or”, distinzione autorizzata dal Ministero delle politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo (MIPAAFT).

Da quest’anno, il regolamento del Concorso , oltre ai vini a D.O.C., D.O.C.G. e BIO, ha previsto la possibilità di partecipare anche per i vini a Indicazione Geografica Protetta (I.G.P.). Il bando è stato ampiamente diffuso su tutto il territorio nazionale e le aziende vinicole interessate hanno inviato ad Asti i campioni di vino delle loro produzioni più prestigiose per le verifiche qualitative. Per questa edizione sono arrivati 864 campioni da 320 produttori. I tecnici e gli esperti assaggiatori dell’O.N.A.V hanno esaminato organoletticamente i campioni, precedentemente resi anonimi. L’esame organolettico consiste in una rigorosa valutazione visiva (limpidezza, colore, fluidità, effervescenza, ecc.), olfattiva (profumo, aroma, bouquet, franchezza, ecc.) e gustativa (vinosità, alcolicità, corpo, armonia, retrogusto ecc.). Sono stati 283 i vini premiati, rappresentativi di 175 aziende, con una percentuale finale effettiva di riconoscimenti pari al 32,75% dei partecipanti. 
Dodici i vini piemontesi che possono vantare l’Oscar, seguiti in classifica dalla Liguria con 5 e dalla Sardegna con 4. Dicinnove sono gli Oscar assegnati ai vini rossi, 16 ai vini bianchi e 1 ai vini rosati, tra cui 2 vini bio e uno Igp. Fondamentale ancora una volta, per partecipazione e risultati, il ruolo del territorio e dei produttori piemontesi, in grado di trainare a tutti gli effetti l’intero Concorso, rappresentando il 41,7 % dei vini premiati. Di interesse anche la presenza delle province piemontesi, che vede salire sul gradino più alto del podio ancora una volta Asti con 52 etichette premiate, seguita da Cuneo con 43 e da Alessandria con 19. Confermata anche in questa edizione l’attribuzione delle menzioni speciali alle imprese delle provincia di Asti i cui vini doc e docg del territorio hanno ottenuto il punteggio più elevato nell’ambito delle selezioni e ben 13 sono state le imprese che hanno ottenuto il riconoscimento. 

Dopo l’inno nazionale sono seguiti i saluti istituzionali di Maurizio Rasero, Sindaco di Asti, che ha voluto complimentarsi con i produttori, sottolienado “come la sala del teatro Alfieri gremita desse un bello spaccato del lavoro e della qualità del vino italiano”. A fargli eco Marco Lovisolo, per la Provincia di Asti e Giorgio Ferrero, assessore all’agricoltura della Regione Piemonte, che ha portato “i saluti del Presidente Chiamparino a tutti i lavoratori di vigna e di cantina”. 

Ha presentato l’evento Michele Alessandria, maestro degustatore O.N.A.V. e ex direttore, che ha passato simbolicamente il timone dell’associazione al suo successoreFrancesco Iacono.

Il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, Mario Sacco, main partner della manifestazione, dopo le congratulazione ai produttori e anche alla Camera di Commercio per “l’alto livello del Concorso, del Salone e del Festival delle Sagre” ha posto l’accento sull’enoturismo (tra l’altro tema del Convegno organizzato alle 16.30 di martedì 11 prossimo in Camera di Commercio) e su come questo “possa essere il miglior veicolo di comunicazione della storia e della cultura di un intero territorio e della sua economia”. Sacco ha anche annunciato l’importante mostra di Chagal proveniente da Seul, che sarà inaugurata il prossimo 27 settembre.

Il Prefetto Alfonso Terribile, salutando a nome del Governo nazionale, ha dato una interessante interpretazione della Douja. “Non c’è eccellenza senza cura, non c’è cura senza valore e Asti e l’Italia intera – ha detto – lo stanno sempre più dimostrando. L’affetto di Asti verso il suo Settembre deve essere un modello da seguire per l’intero paese”.

A chiudere gli interventi il Presidente della Camera di Commercio di Asti, Erminio Renato Goria che, portando i saluti e i complimenti a tutte le aziende premiate le ha invitate a “restare ad Asti nel week end per godere della nuova Douja disseminata per tutto il centro storico, del Festival delle Sagre, con la sfilata e il villaggio contadino, e di tutta l’offerta di cultura e gastronomia della città”.

c.s.

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