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Varazzino | 20 settembre 2018, 10:04

Open day al Museo del Mare di Varazze per ricordare Lanzarotto Malocello

Appuntamento dal 19 al 23 settembre

Open day al Museo del Mare di Varazze per ricordare Lanzarotto Malocello

L’Associazione Amici Museo del Mare di Varazze, con sede nella darsena del locale porto turistico, in via dei Tornitori, dal 19 al 23 settembre 2018, in occasione della settima edizione del "Lanzarottus Day", giorno di ricordo e commemorazione dell’impresa compiuta dall’insigne concittadino, Lanzarotto Malocello, organizza l’Open day del Museo del Mare.

Orario di apertura: - Mercoledì dalle 15.00 alle 17.30; - Giovedì e Venerdì dalle 15.00 alle 18.00 - Sabato e Domenica dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00 - Ingresso libero.

L’iniziativa si prefigge di promuovere, soprattutto tra i giovani, ma anche tra gli ospiti italiani e stranieri, ancora presenti in città, la conoscenza dello storico vissuto di "Ad Navalia" prima, "Varagine" poi e Varazze oggi, ricordando in occasione del "Lanzarottus Day", che si tiene il penultimo sabato del mese di settembre, quest’anno il giorno 22 dalle ore 10,00 alle 18,30 circa, prima nella slargo di via Malocello e dalle ore 16,00 nella sala conferenze del Palasport, l’impresa compiuta da Lanzarotto Malocello, che all’inizio del XIV secolo scoprì le Canarie e diede il proprio nome all’isola di Lanzarote.

Evento organizzato con il patrocinio della città di Varazze, la collaborazione di Marina di Varazze e del Comitato Lanzarotto Malocello.

 

Per approfondire

«Il Museo del Mare ci regala un tuffo nella storia più grande della Nostra Varazze, quella che la lega al Mare. Ed ecco che Ad Navalia e Varagine emergono dai racconti dei cantieri, che già in epoca romana lavoravano sul litorale, dai preziosi modellini, dagli antichi strumenti di lavoro e della navigazione, dalle foto di un ‘900 glorioso. E’ la storia delle nostre famiglie: di calafati, maestri d’ascia ma anche di esploratori, naviganti e pescatori che nei secoli hanno reso famosa Varazze nel mondo.

Il visitatore che giunge a Varazze può dal 2009 ripercorrere con  la mostra permanente “Museo del Mare ”, più bella storia di Varazze, fatta di lavoro ed avventura sui mari. “Dietro una curva si apre la splendida baia di Varazze. Tutta la popolazione … pare trovare la sua occupazione nei cantieri navali; e le forme dei grandi scafi,a diversi stadi di lavorazione, giacciono a dozzine allineati lungo la spiaggia” così scriveva Sir Alford,decano di Canterbury nel 1869. Ad Navalia, indicata anticamente sulla tavola Peutingeriana, rappresentava un sito di abili maestri di cantieri già in epoca romana e successivamente all’epoca di Carlo Magno. Galee genovesi costruite nei cantieri varazzini liberarono Papa Innocenzo IV, il genovese Senibaldo Fieschi, che sostò anche presso la città nel 1244. Nel 1246 venne bandita l'ultima crociata ove gran parte delle navi di Luigi XII di Francia furono costruite presso la nostra città.

Nel XVI e XVII secolo il ritmo delle costruzioni navali sul nostro litorale si fa particolarmente intenso. La diffusione delle armi da fuoco spinge i varazzini ad inventare la corazzata: la prima,la Sant’Anna, comandata da Andrea Doria nel vittorioso assedio di Tunisi, suscitò l'interesse di sua maestà britannica. Il Grand Henry fu quindi ordinata a Varazze e pagata 15.000 sterline d’oro: sarà la prima corazzata inglese. Dal 1800 al 1865 Varazze conosce un’epoca aurea industriale. Dalla sua spiaggia vengono varate,per diverse marinerie, ben 1.700 navi per la navigazione oceanica, oltre 2.000 legni per il servizio di piccolo cabotaggio. Tra gli armatori quelli camogliesi fanno la parte del leone, quale Prospero Lavarello. Stretto alla fine del XIX secolo il legame con in Sud America dove molti varazzini vi hanno impiantato scali.

Diverse famiglie di costruttori che si affermano alla chiusura del XIX secolo: Aschero, Cerruti, Guastavino, Craviotto, Ferro, Bollo, Tassara, Vallarino e Vallino. Durante il primo conflitto mondiale i cantieri Ottonello e Guastavino, insieme a quello di Attilio Bagnasco,costruiscono MAS per la reggia marina. Praticamente tutte le famiglie cittadine sono diversamente impegnate nel lavoro della cantieristica o della navigazione. La Varazze del ‘900 è un brulicare di corderie,velerie,artigiani  e maestranze. Nel 1854 Pietro Baglietto fondò i cantieri che tanta storia fecero nel secolo a venire della nautica da diporto e dei campi da regata in tutto il mondo.» Varazze - Guida Turistica interattiva - @ComuneVarazze

«Una millenaria tradizione marinara, per una delle capitali turistiche della Riviera Ligure di Ponente. Le bellezze e le attrattive di Varazze non hanno certo bisogno di molte presentazioni, a cominciare dalla sua incantevole spiaggia, dominata dalle alte vette degli Appennini, che contribuiscono a creare un microclima a dir poco ideale, tiepido in inverno e fresco in estate, per un soggiorno gradevole in ogni stagione. Una cittadina dotata di ottime strutture recettive e di svago, con tutta l’ospitalità e la cordialità della gente ligure. Già in epoca romana, con il nome “Ad Navalia”, Varazze era famosa per i suoi cantieri navali, nonché importante stazione per i rifornimenti delle truppe e il cambio dei corrieri postali. Il toponimo “Varazze”, compare per la prima volta verso l’anno Mille, con il significato di “paese del varo”, a riconfermare la vocazione marinara della cittadina. Ancora all’inizio dell’800, erano attivi ben 414 cantieri, oltre a officine e laboratori per la produzione di “accessori”, come ancore, chiodi, verricelli, sartiame, gomene e vele. Un’attività frenetica, se pensiamo che, ad esempio, dal 1866 al 1869, nei cantieri di Varazze furono varate 157 navi.» - (continua su: www iviaggiatori com )

 

Fonte: museonavalevarazze@libero.it

www.museonavalevarazze.it

c.s.

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