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Economia | 27 settembre 2018, 16:52

Fino a che eta’ c’e’ bisogno della baby sitter?

Per quale fascia di età viene maggiormente richiesta la presenza di una baby sitter?

Fino a che eta’ c’e’ bisogno della baby sitter?

Per quale fascia di età viene maggiormente richiesta la presenza di una baby sitter? Fino a quando i genitori si rivolgono ad una tata? Il discorso dell’autonomia dei minori va a ricadere automaticamente sulle offerte di lavoro come baby sitter.

Da un’indagine tra gli account registrati a Sitly, il primo sito in Italia per la ricerca di baby sitter (prima in Italia per numero di iscritti), il 25,54% dei genitori registrati richiede supporto per i figli con 1 anno di età (le mamme tornano al lavoro ma molti bimbi non vengono ancora mandati al nido?); tra i 2 e i 4 anni la percentuale scende restando però sopra il 10%. Durante le elementari la percentuale diminuisce parallelamente al ‘diventare grandi’ dei bambini, ma si conferma rilevante. La diminuzione della domanda di baby sitter diventa davvero evidente dopo i 12 anni (il dato decrementa fino al 1,83%) e arriva quasi allo 0 ai 14 anni, che è poi quando la legge italiana autorizza i genitori a lasciare i figli da soli in casa o per strada.

I fatti di cronaca dello scorso anno, relativi alle polemiche suscitate dal rientro da scuola, da soli, degli allievi delle medie, ci hanno ricordato che in Italia non si possono infatti lasciare da soli i bambini fino ai 14 anni, né, quindi, farli tornare da scuola senza supervisione.

Nei Paesi Bassi la legge dice che non si possono abbandonare a casa da sole le persone non autosufficienti. Nelle disposizioni non vi è alcun riferimento a quando un individuo (che sia bambino o anziano) abbia concretamente bisogno di aiuto. Gli Olandesi iniziano così verso gli 8/10 anni a abituare all’autonomia in casa, per brevi periodi fino ai 15 anni, quando normalmente si autorizza a trascorrere anche la notte senza vigilanza.

Anche in Spagna non esiste alcuna legge relativa al lasciare i bambini a casa o farli rientrare senza accompagnatore. Tutto viene affidato ai criteri personali dei genitori.

In Giappone il forte senso di comunità si riflette sull’autonomia dei piccoli: persino i bambini dell’asilo compiono le prime commissioni da soli, in giro per il proprio quartiere.

In Italia, tra legge e costume, per i genitori che lavorano o che non hanno nonni attivi a disposizione, la baby sitter rimane una figura di riferimento indispensabile anche per il rientro da scuola.

 

 

 

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