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Eventi | 06 ottobre 2018, 16:25

Incontro con il nipote del partigiano Aldo Gastaldi a Garlenda

La visita si è conclusa poi a Casanova Lerrone, dove il parroco don Nania ha celebrato una Messa in onore di tutti i caduti indistintamente dal colore politico.

Foto Silvio Fasano

Foto Silvio Fasano

Si è svolto oggi in Garlenda l'incontro di Aldo Gastaldi, nipote da parte di zio, di Aldo Gastaldi, il partigiano sopra le parti (nome di battaglia "Bisagno") che combattè sui monti genovesi e mise in salvo alcuni alpini nelle valli di Riva del Garda, a Desenzano.

Fu nominato il "Primo partigiano d'Italia" per il coraggio (quando morì aveva appena 23 anni) e soprattutto per il carisma che incuteva nei suoi compagni d'arme. Il  suo atteggiamento apartitico era inviso da parte dei partigiani fanatici di estrema sinistra e per questo, anche dopo la Liberazione , Aldo Gastaldi dovette vivere in clandestinità, perchè temeva più  quei partigiani che i fascisti. Morì in circostanze misteriose a guerra finita il 21 Maggio 1945, a seguito di un incidente, si disse ufficialmente: un incidente le cui dinamiche sono rimaste ancora nel mistero. A lui sono state dedicate strade  e monumenti (noto il corso Gastaldi di Genova  che termina nei pressi dell'Ospedale San Martino).

A distanza di tempo, il nipote che porta lo stesso nome dello zio, con l'aiuto di Antonio Rossello, presidente responsabile del Centro 25 aprile del Savonese e Acquese e di Valter Lazzari del Centro 25 Aprile Ingauno, si è recato a far visita ad uno dei pochissimi partigiani rimasti in vita, Lodovico Cappato, classe 1924, di Garlenda, persona che mantiene ancora una eccellente forma fisica. Poco prima di entrare nella sua casa, Aldo Gastaldi, su invito del Fiat 500 Club, che si trova a due passi da casa Cappato, ha potuto visitare il Museo della 500. Gli ha fatto da cicerone il cugino di Lodovico, Francesco Cappato che fa parte del Club. Subito dopo quindi da Ludovico (nome di battaglia "Walter") .

Alla delegazione si è unita anche la sindachessa Silvia Pittoli e tutti hanno omaggiato il vecchio partigiano, che, dallo spirito ancora vivace, non smetteva mai di raccontare con memoria nientaffato incerta gli episodi della Resistenza. Lodovico Cappato è stato anche vicesindaco di Garlenda dal 1975 al 1986 assieme al sindaco Domenico Romano, il quale, trovandosi in Toscana, lo ha raggiunto telefonicamente facendogli gli auguri.

La visita si è conclusa poi a Casanova Lerrone, dove il parroco don Nania ha celebrato una Messa in onore di tutti i caduti indistintamente dal colore politico.

Silvio Fasano

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