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Attualità | 07 ottobre 2018, 21:32

Alassio piange Gibba il pioniere del cartone animato

Nato ad Alassio ha iniziato a lavorare nel campo dell'animazione appena diciottenne negli anni Quaranta.

Alassio piange Gibba il pioniere del cartone animato

Lutto ad Alassio per la scomparsa di Francesco Maurizio Guido detto “Gibba” nato ad Alassio il 18 dicembre del 1924.

Pioniere del cartone animato italiano, ha iniziato a lavorare nel campo dell'animazione appena diciottenne negli anni Quaranta alla Macco Film di Roma con Carlo Cossio e Vittorio Cossio. Dopo la chiusura della Macco Film a seguito di un incendio passa a lavorare alla Incom al fianco di Antonio Rubino e Niso Ramponi detto Kremos. Durante la guerra collabora brevemente alla realizzazione di La rosa di Bagdad di Anton Gino Domeneghini.

Terminato il conflitto mondiale torna a Roma dove collabora brevemente con Federico Fellini per il cortometraggio animato rimasto incompiuto Hello Jeep!. Tornato ad Alassio, fonda con Giannetto Beniscelli l'Alfa Circus, dando vita al primo spot animato del dopoguerra e all'unico esempio riconosciuto di mediometraggio neorealista animato, L'ultimo sciuscià (1946).

Tornato nella Capitale nei primi anni cinquanta realizza i lungometraggi Rompicollo e I Picchiatelli in collaborazione con Antonio Attanasi. Stringe amicizia col produttore Ezio Gagliardo che lo mette a capo del reparto animazione della Corona Cinematografica per la quale realizza decine di documentari in animazione destinati ai Premi Governativi e il lungometraggio Il racconto della giungla (1973). Sempre per la Corona realizza inoltre serie animati per gli Stati Uniti come Popeye e Kresy Kat. Lasciata la Corona verso la metà degli anni Settanta, continua a lavorare come free-lance realizzando molti cartoni animati per la RAI. Di quegli anni sono il lungometraggio cult Il nano e la strega (1974), primo film d'animazione erotico italiano, e le sequenze animate per i film ...E tanta paura (1976) di Paolo Cavara e Scandalosa Gilda (1986) di Gabriele Lavia. Attivo fino agli anni Novanta, tra i suoi ultimi lavori si ricordano il lungometraggio Kim (1991) e la sigla TV di Linda e il brigadiere con le versioni animate di Nino Manfredi e Claudia Koll. Fino al 1980 è stato presidente dell'Unione Nazionale Tecnici del Film di Animazione (UNAC) e in carriera ha ricevuto numerosi premi per le sue opere. Alla professione di animatore ha spesso affiancato quelle di fumettista, vignettista, illustratore, pittore e scrittore.

Mara Cacace

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