Sanità, il dottor Cohen saluta il suo reparto di Pediatria: "19 anni bellissimi, il sorriso dei bambini l'obiettivo più importante" (VIDEO)

L'ultimo giro nel suo reparto, a salutare, visitare, far sorridere i bimbi ospiti, neonati, che grazie alle sue cure, attenzioni, in questi anni sono stati ospiti del reparto pediatra dell'ospedale San Paolo di Savona.

Ci accoglie come sempre con un sorriso il dottor Amnon Cohen, 64 anni, da quest'oggi, dopo 42 anni di lavoro, essere nato, aver studiato e lavorato in Israele, curato per 12 anni i piccoli pazienti dell'ospedale Gaslini di Genova e aver creato 19 anni fa, il primo luglio del 1999 il reparto pediatrico all'interno del nosocomio savonese, il fiore all'occhiello della sanità locale, è arrivato il giorno della pensione.

"E' una sensazione mista, da una parte la felicità di essere un uomo 'libero' e poter controllare il mio tempo, risorsa fondamentale, dall'altra mi mancherà questo magnifico mondo, qua ci sono 20 anni in quattro scatole (e ce le indica nel suo ufficio), mi creano una malinconia speciale, ma questo fa parte della vita, sono sereno e contento, è giusto dare spazio ai giovani" dice ai nostri microfoni doc Cohen.

"Il ricordo più bello di questi anni è vedere il reparto così com'è ricordare com'era, quando sono arrivato quasi vent'anni fa e essere contento di aver potuto dare ai savonesi un servizio di alto livello, che viene fatto con il sorriso, nato da un'armonia e una collaborazione con l'associazione Cresc.I che ha dato e continuerà a dare una mano per il mantenimento e potenziamento di questo reparto. Armonia che nasce dalla collaborazione con i medici, le infermiere, le Oss, i volontari, tutti insieme con l'obiettivo unico di vedere un bambino sorridere, questa la cosa più bella che si può pensare quando uno fa il resoconto di quello che ha fatto per più di 30 anni" continua Cohen.

"Ci sono storie continue, belle, meno belle che fanno parte del nostro lavoro, non ce n'è una in particolare, ogni racconto è una vita una cosa a sé, diversa dall'altra. Ci vorrebbero giorni per raccontare tutto quello è il vissuto di un reparto, di famiglie, di bambini" spiega l'ormai ex primario.

Il dottor Umberto Gaiero, sarà il nuovo primario del reparto facente funzioni, dopo anni al fianco del dottor Cohen è arrivata la meritata promozione e la mattina stessa guardandoli insieme girare per il reparto per le visite di controllo mattutine abbiamo avuto l'impressione di intravedere un vero e proprio passaggio del testimone.

Però non si ferma qua, dopo un primo periodo in cui continuerà a dare un mano in reparto, la cura dei piccoli pazienti farà sempre parte della sua vita: "Mi hanno insegnato a fare il pediatra, poi ho imparato a fare anche il super manager però quello che mi rimane nel cuore è il lavoro da professionista pediatra, questo nessuno me lo toglie, ho scelto di andare in pensione oggi (ieri) ma continuerò a dare anche una mano qui quando mi chiameranno, soprattutto per quanto riguarda le malattie rare per la quale ho esperienza vissuta sul campo, però senza fare invasione di campo". 

Per mantenere vivo il reparto negli anni, l'innovazione è stata la carta vincente: "Il mio pallino e modo di lavorare è segnato dal fatto che se tu non fai cose nuove continuamente qualsiasi struttura va in regressione, muore, bisogna inventare cose nuove, ovvio che questo reparto deve essere sempre potenziato per continuare quello che si è mantenuto. I numeri di progetti presenti sul reparto ci tengono a galla, in assoluta competenza".

Spazio anche alle sue passioni, vista la meritata pensione: "Naturalmente continuerò con l'associazione Cresc.I e a suonare nei Babilonia Ethnic Band, poi ho da accudire quattro meravigliosi nipoti, uno nato da pochi giorni, ne avrò cose da fare. Andrò in barca a vela e farò il tanto atteso viaggio del Mediterraneo, continuerò la mia passione per la falegnameria, mi dicevano sempre che sono il miglior falegname nei medici e il miglior medico nei falegnami" conclude il dottore salutandoci con un caloroso abbraccio.