Liguria colpita duramente dal maltempo, in settimana un consiglio dei ministri per proclamare lo stato di calamità naturale

In questi giorni il Porto di Savona ha subito un duro colpo, prima l'incendio nella palazzina dell'Autorità Portuale e poi per la mareggiata che ha portato al danneggiamento di una banchina e, sopratutto, ha determinato lo svilupparsi di un incendio devastante nel quale sono andate distrutte oltre mille auto. La conta dei danni è drammatica.

A tal proposito domani il viceministro ai Trasporti e Infrastrutture Edoardo Rixi effettuerà un sopralluogo al terminal commerciale auto di Savona e all’ex sede dell’Autorità portuale, accompagnato dal direttore territoriale di Savona dell’Autorità di sistema portuale Mar Ligure Occidentale Paolo Canavese per constatare lo stato dei luoghi.

Non solo Savona, infatti il maltempo ha colpito l'intera Liguria e la provincia di Savona devastata da Alassio - che si ritrova a non avere più la sua spiaggia - fino a Varazze - che ha subito danni devastanti alla marina, passando per tutte le altre città della costa.

Nonostante l'accaduto si continua a lottare. Lo si fa rimboccandosi le maniche e attendnedo il Consiglio dei Ministri(annunciato nei giorni scorsi per questa settimana) con il quale verrà dichiarato lo stato di calamità naturale che darà il via allo stanziamento di fondi e alla possibilità, anche per i privati, di chiedere i primi risarcimenti per i danni subiti.

La Liguria, inoltre, mostra il suo cuore grande e lo fa guardando anche alle altre regioni colpite dal maltempo.

Oggi il Premier Conte si è recato in Sicilia dove diverse persone hanno perso la vita a causa del maltempo, intanto riecheggiano sui telegiornali, e sulle pagine dei giornali le immagini del bellunese dove intere foreste sono state abbattute dal vento e dalla pioggia. Un quadro drammatico che non può lasciare indifferenti.

Il Presidente Toti tende la mano alla Sicilia e nonostante le difficoltà si dichiara disponibile a valutare l'invio di aiuti per affrontare l'emergenza. Anche i vigili del fuoco discontinui lo fanno e sono pronti a lavorare al fianco dei colleghi anche senza stipendio pur di dare una mano.

Lo stesso dicasi per i vilontari della protezione civile, delle pubbliche assistenze, ma anche semplici cittadini che hanno preso in mano una pala per dare il proprio contributo a coloro che hanno subito danni.

La situazione è drammatica, la voglia di ripartire è tanta, ma tante sono anche le preoccupazioni e si guarda con apprensione al cielo, al mare e alle previsioni meteo delle prossime ore.