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Politica | 11 novembre 2018, 17:12

Un bilancio sul "Decreto Genova" a quasi tre mesi dal crollo del ponte. Il commento di Sara Foscolo

La parlamentare leghista: "Grande lavoro svolto dal relatore imperiese Di Muro, dal viceministro alle infrastrutture genovese Rixi e dal sindaco di Genova Bucci"

Un bilancio sul "Decreto Genova" a quasi tre mesi dal crollo del ponte. Il commento di Sara Foscolo

Dopo l’approvazione alla Camera il Decreto Genova lunedì è partito alla volta del Senato dove, però rischia lo stop.

Dentro al “decretone” sembra proprio che siano finite diverse cose che non “quadrano” molto in particolare alle opposizioni tra queste, senza dubbio il condono a Ischia.

Dubbi anche sulla copertura finanziaria, su quanti fondi debbano essere destinati e a cosa e la stima della somma complessiva.

Ma quale l’opinione dell’On. Sara Foscolo?

“La settimana scorsa il Decreto Genova è stato approvato alla Camera e devo ringraziare del grande lavoro fatto dal nostro relatore Di Muro che è della provincia di Imperia e grazie al viceministro delle infrastrutture Rixi. È una grande soddisfazione perché sono stati stanziati molti soldi per la città di Genova e per la Liguria e quindi per tutte le attività che risentono di quella che oltre ad essere stata una tragedia adesso si sta facendo sentire sull’economia locale di tutta la Liguria.”

Ma in concreto è possibile pensare ad una tempistica?

“Deve esserci un intervento che deve essere il più rapido possibile così come sottolineato da Bucci, il commissario che è anche sindaco di Genova, e credo che in questo contesto rappresenti una garanzia in questa circostanza.”

Un decreto ampiamente emendato e contestato. Quale l’opinione a tal proposito?

“L’opposizione c’è stata e le opposizioni fanno il loro lavoro. Sono state giornate molto lunghe anche in sede di commissione e anche io ho passato una notte intera in commissione a discutere tutti gli emendamenti. È normale che in un decreto tanto importante ci siano tanti emendamenti e opposizioni, ma secondo me alla fine è uscito il decreto migliore che poteva essere fatto alla Camera ed ora passerà al Senato sperando possa terminare presto il suo iter e di poter risolvere tutto in tempistiche rapide”.

Mara Cacace

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