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Politica | 28 novembre 2018, 15:08

Imperia "rimbalza" su Alassio la cittadinanza onoraria al capo della Polizia Franco Gabrielli

La minoranza imperiese contesta la scelta e lascia l'aula. Il sindaco Scajola: "Indegni"

Imperia "rimbalza" su Alassio la cittadinanza onoraria al capo della Polizia Franco Gabrielli

La notizia Scajola la dà a margine dell’intervista video su quanto accaduto ieri sera in Consiglio Comunale. Franco Gabrielli avrà la cittadinanza onoraria. Ma non a Imperia, bensì ad Alassio, Comune amministrato da Marco Melgrati, sindaco amico del primo cittadino imperiese.

“Sarebbe dovuta essere un’iniziativa congiunta, tra noi e loro”, ha detto il Sindaco che con i cronisti presenti nel suo ufficio si è fermato a parlare della serata di ieri e di quello che è stato il motivo dell’opposizione della minoranza alla proposta in consiglio di concedere la cittadinanza onoraria a Gabrielli: il suo processo a Reggio Calabria.

“La requisitoria inizierà il giorno del mio compleanno, il 15 gennaio. Poi ci saranno le arringhe dei miei difensori a fine mese”.

Il processo giunge a conclusione, Scajola non teme un’eventuale condanna in primo grado. “Non è prevista la Severino, non è un reato contro il patrimonio”, dice. Non si dimetterà nel caso in cui i giudici dovessero ritenerlo responsabile.

Chissà se ad Alassio scoppierà una bagarre come quella scoppiata a Imperia, visto che il sindaco è imputato ed è già stata chiesta la condanna per le spese pazze in Regione. 

Nel frattempo Scajola ha ribadito il concetto espresso ieri sera al termine del Consiglio Comunale, quando ha definito ‘indegni’ i consiglieri di minoranza che hanno votato contro la proposta di assegnare la cittadinanza a Gabrielli. 

“La politica per me è una cosa seria. Mi piace il dibattito, mi piace il confronto. Capisco e comprendo anche il confronto teso, ma sui programmi, sulle cose e comunque finalizzati alla crescita della comunità. Ieri mi è sembrato una ricerca di pretesti, hanno tirato fuori l’invito partito in anticipo, poi che siccome ho ancora il processo di Reggio aperto, dopo averne chiuse una miriade di inchieste, sempre con la mia dimostrazione di assoluta estraneità. Anche cose che mi fa male sentirle ripetere.

Hanno tirato fuori Gabrielli con il G8, come commissario del terremoto all’Aquila. Cosa c’entra con la cittadinanza onoraria in un momento importante, quello che sarebbe stato per Imperia, il capo della Polizia che ha iniziato la sua carriera nella nostra città, dove è stato un anno e mezzo. La Polizia che è impegnata in una provincia di frontiera con i rapporti complicati che abbiamo con la Francia, con gli immigrati clandestini che arrivano nella zona di confine a Ventimiglia.

Un’occasione importante per far conoscere anche di più la nostra città anche attraverso i media, per un fatto curioso come la cittadinanza onoraria nella città dove il capo della Polizia ha iniziato la carriera. E poi la sera, il concerto con ottanta elementi della Polizia di Stato nella concattedrale di Porto Maurizio, un momento di festa. Un qualcosa che serve per unire e rilanciare la città. Di fronte a questo invece una polemica veramente indegna per la città, e mi dispiace per Imperia che non fa una bella figura, anzi fa una pessima figura, ma mi dispiace anche per quelli che si sono resi artefici di questo brutto spettacolo di ieri sera. Non solo la consigliera Ponte per le cose che ha affermato, per lo stesso consigliere Verda e per Luca Lanteri, che sono stati i protagonisti di questa sceneggiata squallida, ma anche gli altri che gli hanno tenuto cordone, perché si è allargata anche al consigliere Abbo, al consigliere Ranise, al consigliere Gaggero, al consigliere Savioli, La Monica.

Questo atteggiamento di abbandonare l’aula per la concessione di una onorificenza importante come la cittadinanza onoraria a una persona di grande prestigio, che senso ha? Volevano colpire me? Hanno sbagliato. Hanno colpito la città. Forse si renderanno conto che hanno colpito anche loro stessi”.

Se Scajola stigmatizza l’atteggiamento di gran parte dell’opposizione, è sembrato apprezzare quello di Pd e Socialisti: “Mi pare che l’atteggiamento, non solo su questa importante pratica, che ovunque al mondo viene concessa all’unanimità, tanto più che era passata in commissione una settimana prima con l’unanimità, ma anche l’atteggiamento responsabile sulle altre pratiche per cercare di sistemare il bilancio del Comune di Imperia. Sicuramente da parte di questi ultimi, i consiglieri Saluzzo, Risso e Chiarini, un atteggiamento di responsabilità. Ma in Consiglio Comunale ci si va per far crescere la città. Ognuno potrà avere posizioni diverse, ma quando si tratta di salvare la città tutti collaborano”.

Francesco Li Noce (Redazione Imperianews)

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