Savona, presidio dei pensionati sotto la Prefettura: "Il Governo ci utilizza come bancomat"

Una manifestazione contro la manovra finanziaria del Governo. I pensionati sono scesi in piazza stamattina a Savona come nel resto d'Italia, insieme alle rappresentanze sindacali Spi Cgil, Fnp Cisl e Uil, ritrovandosi in piazza Saffi sotto la Prefettura con un presidio sit in per dire no alla decisione di intervenire sulla prevista rivalutazione delle pensioni.

Fausto Dabove segretario provinciale Spi Cgil Savona: “Sono tanti anni che i pensionati pagano gli effetti della crisi e delle politiche di questi ultimi anni. Si era arrivati faticosamente ad avere un accordo che prevedeva che dal 1° gennaio 2019 la perequazione cioè  rivalutazione delle pensioni ripartisse in maniera corretta. Ora questo Governo ha penalizzato di nuovo la perequazione. La cosa è molto grave proprio perché c’era questo accordo ed è grave perché ricade su una fascia di popolazione che ha lavorato una vita regolarmente per una pensione dignitosa che si rivaluti nel tempo. la mossa di questo Governo in pratica è stata quella di penalizzare questa fascia di popolazione e i pensionati continueranno a fare da bancomat, ma crediamo che ciò non sia giusto. I pensionati hanno già dato e quindi se servono risorse le cerchino da altre parti ad esempio risolvendo il problema dell’evasione fiscale. I pensionati non ci stanno. Oggi è una prima giornata di mobilitazione e se non cambiano le cose le mobilitazioni si intensificheranno”.

Mario Ivaldi Cisl Imperia-Savona: “Tre cose vanno messe in evidenza: 1- rispetto alle pensioni l’accordo con il precedente governo era non solo legato a toccare tutte le fasce, ma a ripristinare il meccanismo per fasce e la progressività. Il meccanismo che viene reso e reiterato della legge Letta è quello nel quale basta essere fuori di 1 euro dalla fascia che tutta la pensione cambia percentuale di rivalutazione. Va aggiunto che le fasce che superano di 3 volte il minimo sono anni che ormai sono ferme. La questione della rivalutazione è costituzionalmente tutelata. 2- il problema di dividere previdenza e assistenza. Anche noi siamo interessati a tutelare le pensioni basse, ma ci sono pensioni da contributi e altre che si fanno carico di problemi sociali e assistenziali che devono essere sostenute con la fiscalità generale. 3- la questione della fiscalità generale. La legge interviene agevolando questioni fiscali per settori che contribuiscono poco mentre i pensionati e i dipendenti contribuiscono in maniera consistente alla fiscalità dello stato, ma a loro non è riconosciuto nessuno sconto nella Finanziaria”

Claudio Gallo, segretario Uil Savona: “Questa è una giornata dedicata a queste iniziative in tutta Italia. Il Governo ha intenzione di attaccare tutto il sistema pensionistico, per questo parliamo di un utilizzo bancomat dei pensionati. Speriamo che questa iniziativa sia un inizio per riprendere un dialogo con il Governo dato che ora i rapporti sono molto difficili da costruire”.

La maggioranza, dopo l'approvazione al Senato alle 2 di notte del 23 dicembre ha deciso di ridurre la rivalutazione per tre anni (dal 2019 al 2021) per le pensioni d'importo superiore a 1.540 euro mensili lordi e di attuare un prelievo straordinario di solidarietà (pari dal 15 al 40 per cento) a quelle sopra i 100 mila lordi annui. In tre anni quindi la manovra sottrarrà 2,5 miliardi di euro dalle tasche dei pensionati.

In Liguria i pensionati colpiti dalla manovra del Governo sono 233.506, pari al 48.2% sul totale dei pensionati, a Savona 34.565 cioè il 52,5%. La perdita economica complessiva regionale ammonta a quasi 15 milioni di euro su base annua, 2.342.914,9 per quanto riguarda il capoluogo savonese.