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Politica | 28 dicembre 2018, 13:15

Consiglio comunale turbolento ad Alassio sulla tassa di soggiorno. Il sindaco Melgrati: "Questa volta non è una gabella per il Comune"

Videointervista al sindaco Marco Melgrati: “E’ vero che ci siamo sempre dichiarati contrari alla tassa di soggiorno. Io sono ancora contrario, ma questa non è una nuova gabella".

Consiglio comunale turbolento ad Alassio sulla tassa di soggiorno. Il sindaco Melgrati: "Questa volta non è una gabella per il Comune"

Acceso dibattito ieri in consiglio comunale ad Alassio sull’applicazione dell’Imposta di Soggiorno (LEGGI QUI). L’iter di questa tassa, infatti è stato particolarmente controverso.

L’amministrazione Canepa ne aveva deciso l’applicazione. Immediata è stata la reazione da parte degli albergatori che, in massa si sono presentati il 28 dicembre dello scorso anno in consiglio comunale.

La minoranza di allora (alla quale apparteneva l’attuale vicesindaco Galtieri) aveva rappresentato il suo dissenso così come Marco Melgrati che, in campagna elettorale aveva ribadito il concetto.

Ieri, però, l’approvazione in Consiglio comunale che, come si poteva ben immaginare ha acceso le contestazioni.

Il vicesindaco Angelo Galtieri ha sottolineato:L’argomento è noto, siamo qui per apportare una modifica sostanziale al regolamento approvato un anno fa. Un cambiamento che è il risultato di un confronto sereno e costruttivo con l’Associazione Albergatori.”

Non poteva che rispondere l’ex sindaco Enzo Canepa, attualmente consigliere di minoranza: I due cavalli di battaglia di questa vostra amministrazione sono stati  pulizia e tassa di soggiorno. Su una c’è un’indagine in corso sull’altra avete fatto una giravolta e la stessa Associazione Albergatori si è dimostrato un organismo politicizzato. Oggi voi portate quanto noi avevamo già portato dopo aver penalizzato la città e manipolando l’informazione.”

La risposta arrivata da Galtieri: “Le rispondo citando l'articolo 3 del regolamento al punto 3 che lei ha firmato "I Comuni parte del seguente accordo s'impegnano, per tutta la durata di vigenza dell'imposta di soggiorno, a mantenere gli stanziamenti di spesa complessivi in materia di turismo...iscritti al bilancio preventivo all'esercizio antecedente l'entrata in vigore del regolamento comunale". La tassa di soggiorno avrebbe così dovuto essere un "di più" per poter ampliare l'offerta turistica. Ma se a febbraio 2017 a bilancio sul capitolo del turismo erano stanziati 513mila euro, la previsione per il 2018 era di 476mila euro. Quello che è stato disatteso è il principio dell'Imposta di Soggiorno ed è il motivo che prima ha spinto gli albergatori a ricorrere al Tar, poi questa amministrazione ad azzerare l'imposta per il 2018 per poi sedersi al tavolo con gli albergatori e rivedere i contenuti del regolamento di attuazione. La delibera che presentiamo questa sera  non solo nasce da un percorso di condivisione, ma trasforma l'Imposta di Soggiorno in una tassa di scopo che destinerà non il 60%, ma l'intero ricavato dell'imposta stessa al Turismo in uno speciale capito di spesa espressamente vincolato. Come sarà speso verrà deciso dal Comitato del  Turismo. Noi abbiamo punti elettorali non dogmi, se le situazioni cambiano, è giusto adeguarci.”

Precisa ancora il vicesindaco: “Per quanto attiene gli indirizzi negli ultimi mesi di quest'anno e per tutto il 2019 abbiamo avviato un serio monitoraggio dei flussi turistici  che ci aiuterà a completare l'indagine e nell'autunno 2019 presenteremo un progetto di marketing territoriale con l’Università di Imperia e con un’agenzia esperta nel settore, destinato a coinvolgere non solo gli albergatori ma anche tutte le categorie attive sul nostro territorio"

Infine precisa il sindaco Marco Melgrati: “E’ vero che ci siamo sempre dichiarati contrari alla tassa di soggiorno. Io sono ancora contrario, a questa e all’istituzione di ogni nuova gabella. E appena insediati l’abbiamo azzerata. Ma gli albergatori ci hanno chiesto cosa potevamo fare per la promozione turistica e sinceramente, con le risorse in cassa, la risposta è stata ben poco. Così sono venuti a chiederci di ripristinarla per far fronte alla necessità di individuare nuove strategie di marketing turistico, ma a patto che il 100% della tassa di soggiorno fosse destinato al turismo e gestito dall’associazione albergatori. E così abbiamo significativamente mutato il contenuto del regolamento: ogni euro che arriverà dalla tassa di soggiorno sarà reinvestita nel turismo e nella pianificazione del Comitato per il Turismo per offrire al turismo Alassino l’opportunità che merita". 

Mara Cacace

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