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Eventi | 15 gennaio 2019, 18:15

Loano, all'Istituto Comprensivo formazione per insegnanti sul metodo “Litigare Bene” del noto pedagogista Daniele Novara

Insegnare ai bambini a Litigare bene sviluppa una competenza che favorisce autonomia e rispetto reciproco.

Loano, all'Istituto  Comprensivo  formazione per insegnanti  sul  metodo “Litigare Bene” del noto pedagogista Daniele Novara

ll litigio infantile è una forma di interazione che se gestita correttamente aiuta losviluppo personale e sociale.

Insegnare ai bambini a Litigare bene sviluppa una competenza che favorisce autonomia e rispetto reciproco.

Si è concluso il 29 novembre il laboratorio-formativo sul metodo “Litigare bene” delpedagogista Daniele Novara condotto da Monica Maggi di Atuttotondo formatoreterritoriale per le provincie di Savona e Imperia.

Il metodo che si rivolge a bambini e bambine, viene utilizzato in moltissime scuole sul territorio nazionale.

Uscendo dal tunnel della ricerca dei colpevoli si apre uno scenario dove i bambini possono tirare fuori il meglio di sé e diventare alleati nella loro stessa educazione.

I bambini crescono meglio se sanno gestire le loro conflittualità, i genitori vivono più tranquilli se lasciano litigare i figli, comprendendo e accettando che l’amicizia è fatta anche di conflittualità e discussione, contrasto e riavvicinamento. Non serve correggere, o dare la soluzione giusta: i bambini subiscono l’interventodegli adulti, perdendo le loro naturali capacità di autoregolazione.

L’applicazione del metodo maieutico triplica la percentuale di accordi spontanei e favorisce una diminuzione delle liti. Alla formazione hanno partecipato 15 insegnanti dell'Istituto comprensivo Loano-Boissano, della scuola dell'infanzia e primaria. Questo primo gruppo “pilota” ha iniziato la fase di applicazione e sperimentazione del metodo nelle classi, utilizzandolo con i loro alunni.

Per due classi “a campione” è stata effettuata un'osservazione sull'applicazione del metodo (sezione bolle per la scuola dell'infanzia “Simone Stella” e classe 4c perscuola primaria A.Ramella di Loano) che ha dimostrato che i bambini imparano infretta e che per le maestre il metodo è risultato valido.

E' stata redatta una tesina illustrativa del progetto che è visionabile a scuola daltitolo: “RECUPERARE IL LITIGIO PER MIGLIORARE LA RELAZIONE A SCUOLA, Imparo io impari tu / dalle insegnanti agli allievi / dal giudizio alla facilitazione. Primi passi in continuità per una scuola che “Litiga bene” .

La tesina è arricchita da focussulle due classi osservate:

•Per la sezione Bolle, Scuola dell'infanzia “Simone Stella” in collaborazione con le maestre Anna Maria Mazza e Laura Scanavino: “LA STORIA DELL'ORSETTO AU” Litigare e le emozioni: la paura del giudizio altrui; “DUE BAMBINE HANNO LITIGATO...ORA CHE SI FA!”; “MIO MIO MIO ... LITIGO PER STARE INSIEME”

•Per la classe 4c , Scuola primaria A.Ramella di Loano in collaborazione con le maestreIleana Mele Susy Minutoli “SE DICO LITIGIO TU COSA MI DICI? Il conflict corner, progettiamo assieme un luogo per chiarirciDurante il primo follow-up è già stato riscontrato un calo dei litigi tra i bambini inclasse.

I risultati di questa prima sperimentazione sono stati presentati a tutto il collegioinsegnanti e genitori, e si cercherà di estendere la formazione sul metodo a tutti gliinsegnanti e di organizzare incontri formativi per genitori e coppie

La scuola avrà la possibilità di entrare nel network nazionale “Litigare Bene” cheriunisce molte scuole, esperti, insegnanti, educatori, genitori e formatori territoriali.

Dice il formatore territoriale del metodo Monica Maggi: “Apprendere il metodo eapplicarlo permette di aspirare a diventare “Scuola che litiga bene” e poter inserirequesta competenza nell'offerta formativa dell'istituto. Ponendo le basi ad unapotente azione di prevenzione al bullismo e alla violenza. I contrasti sono unafondamentale occasione di crescita e permettono di acquisire una capacitàrelazionale che servirà a loro tutta la vita.”

Il Metodo Litigare Bene di Daniele Novara prevede alcune mosse strategiche daparte degli adulti. Due passi indietro e due avanti, è la formula da utilizzare per non cercare il colpevolee nemmeno fornire la soluzione del litigio (due passi indietro), ma far parlare ilitiganti e favorire il raggiungimento di un accordo (due passi avanti). In questo modosi insegna a gestire i litigi da soli.

Il “conflitto” è una parte importante della relazione e non ha senso pretendere diescluderlo, evitarlo non serve a nulla. La conflittualità è naturale, è un dato di fatto. I litigi sono componenti naturali legatial bisogno di confronto e dialogo. Una cattiva gestione del conflitto ed una carenza conflittuale possono mettere arischio di azioni violente e di Bullismo.Dice il dirigente scolastico Ivana Mandraccia: ”Lo sviluppo di competenze sociali erelazionali rappresenta una delle priorità del nostro percorso educativo .

Questo progetto aiuta i nostri piccoli allievi a crescere con più strumenti per affrontare ilrapporto con i pari e ci aiuta a prevenire bullismo e discriminazioni.”

Un ringraziamento va alle insegnanti che hanno partecipato ANNAMARIA MAZZA, ANGELACANDIGLIOTA, CARMELA LO GIUDICE, CINZIA CORTI, CONCETTA SAUSA, DORIANA ROGGERO,ILEANA MEL, LAURA GIORGI, LAURA SCANAVINO, MICAELA MORANDO, MIRIAM MANGHISI, PAOLARILLA, ROBERTA PESCE, SUSY MINUTOLI. Ai bambini delle classi “pilota”. Alla Dirigente IVANA MANDRACCIA e alla Vicaria RITA CERVELLI e al PERSONALE ATA per ladisponibilità.

comunicato stampa

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