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Attualità | 25 gennaio 2019, 14:16

L'insegnante savonese di Wing Chun Maurizio Sicco conquista l'alto e nobile titolo di "Sifu"

Il riconoscimento è stato assegnatogli da una delegazione appositamente giunta in Italia da Hong Kong

Nella foto: seduto al centro Sifu Alessio Flautone, in piedi alla sua destra Sifu Maurizio Sicco, a sinistra Sifu Angelo Ianello

Nella foto: seduto al centro Sifu Alessio Flautone, in piedi alla sua destra Sifu Maurizio Sicco, a sinistra Sifu Angelo Ianello

Il savonese Maurizio Sicco, insegnante savonese di Wing Chun (o Ving Tsun, secondo le varie trascrizioni degli ideogrammi cinesi), una delle tante discipline nelle quali si articola l’arte marziale del Kung Fu, ha conquistato il titolo di Sifu (“Maestro” in cinese), la più alta e nobile carica che i praticanti del Kung Fu possono ambire a conquistare.

Il titolo è stato assegnato a Sicco da una delegazione proveniente da Hong Kong e appartenente alla Ving Tsun Athletic Association, la più importante organizzazione mondiale legata a questa disciplina.

Abbiamo contattato Sicco per sapere le sue emozioni “a caldo”. Ci racconta: “Innanzitutto devo dire grazie al mio maestro, Sifu Alessio Flautone, insegnante presso la scuola Gemma d’Oriente di La Spezia. Lui si era recato a Hong Kong per presentare alla delegazione i suoi candidati. Le selezioni sono estremamente rigide e bisogna dimostrare nel dettaglio la presenza di tutta una serie di requisiti per l’ottenimento del titolo di Sifu. Nel momento in cui il mio maestro ha dimostrato che ero candidabile, abbiamo effettuato con la delegazione un primo incontro a Milano e un secondo a La Spezia, nella palestra di Gemma d’Oriente in cui Flautone esercita la sua attività di docente”.

Qual è stato il primo pensiero dopo essere diventato Sifu?

“Mi sono reso conto che dopo tanti anni di allenamento è finalmente arrivato questo traguardo, che a sua volta è solo l’inizio. Un bel punto di arrivo, ma anche di partenza per continuare a lavorare e migliorarmi costantemente. Io pratico il Wing Chun ormai da 22 anni”.

E quanto allenamento c’è dietro a un titolo come questo?

“Sicuramente tanto allenamento, basti dire che la parola kung fu significa duro lavoro. Diciamo almeno 3 o 4 volte in media a settimana per vent’anni”.

Oggi quanto è conosciuto il kung fu nel Savonese?

“Ho una scuola a Savona, nel quartiere di Legino, la Panta Rei Wing Chun, presso i locali della Wellness Program ASD. E posso dire che da qualche anno è abbastanza conosciuto e praticato, pur non essendo ancora seguito come molte altre arti marziali. Poi a sua volta esso si divide in molte correnti, nello specifico la mia è il Wing Chun, più o meno note e praticate. Ma non dimentichiamo l’influenza del cinema, che è sempre capace di veicolare un messaggio di forte impatto. E negli ultimi anni le arti marziali, tra cui proprio il Wing Chun, sono tornate spesso a essere protagoniste sul grande schermo”.

Alberto Sgarlato

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