Sanità - 03 febbraio 2019, 07:00

Denti e flatulenza, c’è qualche correlazione?

Cari lettori di Savona News, l’argomento di oggi è un po’ particolare e sembra aver poco a che fare con l’odontoiatria… ma vedrete che non è così.

Denti e flatulenza, c’è qualche correlazione?

Cari lettori di Savona News, l’argomento di oggi è un po’ particolare e sembra aver poco a che fare con l’odontoiatria… ma vedrete che non è così.

La “ridondanza” di gas intestinali per qualcuno è motivo di orgoglio, magari mentre cerca di emulare le gesta di Joseph Pujol (il petomane, mirabilmente interpretato da Ugo Tognazzi, nell’omonimo film del 1983), per molti è motivo di imbarazzo: si pensi elle occhiate sospettose che, gli astanti, si rivolgono, vicendevolmente quando, in una funivia affollata, l’aria di montagna (di per se già rarefatta) viene alterata da “contributi gassosi” di qualcuno.

Produrre gas intestinale è perfettamente normale (si, anche le top model lo fanno…); la flatulenza eccessiva è invece un sintomo di un malessere, solitamente legato ad una difficoltosa digestione di alcuni alimenti, di norma quelli più ricchi di fibra (non a caso, legumi e carciofi, sono ritenuti “colpevoli” di “certi effetti…”).

Elemento essenziale, per digerire bene, è una adeguata omogeneizzazione del cibo, prima che questo venga deglutito. Per ottenerla ci sono due modi:

  1. Frullare tutto prima di ingerirlo (come si fa quando occorre nutrire un paziente in coma tramite sonda gastrica). Questo non è però molto invitante dal punto di vista gastronomico.
  2. Masticare adeguatamente ogni boccone, possibilmente con soddisfazione poiché la piacevolezza del cibo ha un impatto psicologico importante sul nostro umore.

 Ed ecco l’atteso collegamento: per masticare bene occorre avere dei denti efficienti, cioè con queste caratteristiche:

  • Corretta anatomia dei singoli denti (quella tipica del dente sano)
  • Corretta posizione all’interno dell’arcata (cioè l’allineamento)
  • Corretto rapporto reciproco delle arcate (cioè giusto “combaciamento”, a bocca chiusa, dei denti superiori con quelli inferiori)
  • Corretto funzionamento delle articolazioni temporo-mandibolari (quelle che consentono il movimento della mandibola, sia di rotazione che di traslazione “in avanti” e “di lato”)
  • Corretta coordinazione dei movimenti masticatori, con coinvolgimento di una gran quantità di muscoli, recettori nervosi, riflessi “automatici” ecc.

Come vedete, anche se mangiare sembra (anzi, è) la cosa più naturale del mondo, l’apparato masticatorio è molto complesso; solo la concomitanza di tutti i fattori suddetti consente di avere le massime performances. Poi, fortunatamente per noi, il nostro corpo è in grado di adattarsi alle situazioni di deficit di molti organi e quindi, come c’è chi scia con una gamba sola, ci sono molti che masticano con pochi denti, ovviamente con risultati approssimativi (cioè molto cibo viene deglutito “intero”).

Quindi come fare per corrispondere a tutte le caratteristiche “ideali” del “buon masticatore”? Basta assecondare ed aiutare la natura: non c’è bisogno di “inventarsi” niente, ma occorre avere cura di se e farsi aiutare dal proprio dentista, fin da piccoli. Questo ci deve consentire di “non rovinare” ciò che la natura ci da e quindi:

  1. Fare in modo di mantenere i denti sani, con le corrette abitudini alimentari, le applicazioni di fluoro, le sigillature preventive.
  2. verificare che “ingranino” correttamente, con il controllo precoce dall’ortodontista e, se serve, dal logopedista per correggere eventuali movimenti di deglutizione atipica.
  3. Effettuare visite regolari per monitorare lo sviluppo e la crescita di bocca e denti ed il mantenimento dello stato di salute.
  4. Intervenire subito con cure odontoiatriche per ripristinare eventuali danni che si dovessero riscontrare.

“TUTTO QUESTO PER UNA SCORREGGIA?”, penserà qualcuno di voi? Beh, non solo, come dicevamo la flatulenza è un sintomo di una inefficienza della nostra digestione e masticare bene ci aiuta a sentirci meglio, ad assimilare tutte le sostanze necessarie al nostro corpo, a mantenere al meglio lo stato di salute generale. Mica male, vero? Cosa dite, è un buon motivo per portare i vostri bambini dal dentista pediatrico, come raccomanda il Ministero della Salute, tra i 18 e i 24 mesi di età?

Se avete domande potete continuare a scrivermi a: dottore@attiliovenerucci.it oppure visitare il sito www.ildentistadeibambini.it

Attilio Venerucci

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