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Attualità | 06 febbraio 2019, 16:48

La Centrale SIPE di Ferrania e il Santuario dell’Eremita di Mallare tra i "Luoghi del Cuore" del FAI

Presentati oggi i risultati finali della 9° edizione del censimento promosso dal Fondo Ambiente Italiano

La Centrale SIPE di Ferrania e il Santuario dell’Eremita di Mallare tra i "Luoghi del Cuore" del FAI

2.227.847 voti, oltre 37.200 luoghi oggetto di segnalazione, 6.412 Comuni coinvolti (l’80,6% dei Comuni italiani): tre numeri eccezionali che raccontano la forza dirompente de “I Luoghi del Cuore”, il censimento promosso dal FAI – Fondo Ambiente Italiano in collaborazione con Intesa Sanpaolo, che chiude trionfalmente la nona edizione, attiva dal 30 maggio al 30 novembre 2018.

Nel 2003, in occasione della prima edizione dell’iniziativa, i voti raccolti furono 24.200; oggi, a distanza di sedici anni e con oltre il 9.100 % di voti in più, il censimento del FAI è diventato uno degli strumenti di coesione sociale più sorprendenti del nostro Paese. Un rito collettivo in grado di convogliare le speranze, l’impegno e la voglia di riscatto di tanti singoli cittadini e comunità intorno a piccole e grandi bellezze d’Italia da salvare perché in pericolo o fortemente compromesse, da proteggere perché in degrado o semplicemente da far conoscere perché poco note ai più. Quello che ne emerge è una preziosa mappatura spontanea di luoghi tanto diversi tra loro quanto amati, fatta di paesaggi e di palazzi storici, di chiese e di fiumi, di castelli e di borghi, di ville e di botteghe storiche, di giardini e di sentieri, che rende “visibile” il sentimento profondo che lega le persone ai territori dove vivono o dove hanno vissuto esperienze importanti della loro vita. Territori molto spesso pesantemente feriti o in attesa di rilancio, per i quali essere inseriti tra “I Luoghi del Cuore” rappresenta a volte l’unica possibilità di un futuro migliore.

Gli oltre due milioni e duecentomila voti pervenuti alla Fondazione nel 2018 - il 41,6% in più rispetto alla precedente edizione - sono lo specchio dell’aumento della sensibilità verso l’iniziativa da parte degli italiani, sempre più consapevoli dei meccanismi virtuosi che ne possono scaturire. Partecipare al censimento non è solo un gesto simbolico ma permette di dare piena attuazione al principio di sussidiarietà, regolato dall’articolo 118 della Costituzione Italiana. Il voto del singolo infatti, se sommato a quello di altre migliaia di persone, si tramuta in un’azione di grandissimo impatto sociale e, in alcuni casi, in concreti interventi di recupero e valorizzazione: da quando esiste “I Luoghi del Cuore” infatti il FAI, grazie alla partnership con Intesa Sanpaolo, ha promosso e sostenuto ben 92 progetti a favore di luoghi d’arte e natura in 17 regioni, cui si sommano i tanti interventi resi possibili grazie all’interessamento di Istituzioni e privati a seguito della visibilità offerta dal censimento.

Al primo posto della classifica 2018, con il record assoluto di 114.670 voti, si è posizionato il Monte Pisano situato nel territorio dei Comuni di Calci e Vicopisano (PI), colpito il 24 settembre scorso da un disastroso incendio, probabilmente doloso, che ne ha mandato in fumo oltre 1200 ettari, di cui 200 di coltivazioni, e che per miracolo ha risparmiato la Certosa di Calci, seconda classificata al censimento 2014. Una tragedia che ha smosso gli animi di un territorio già molto sensibilizzato per “I Luoghi del Cuore”: grazie al passaparola lanciato dal Comitato Insieme per Monte Pisano, in poco più di due mesi è stato raggiunto questo incredibile risultato. I primi stanziamenti - circa 2 milioni di euro - sono stati utilizzati per le operazioni di spegnimento, il mantenimento delle squadre forestali e lo smaltimento dei rifiuti bruciati, ma i danni stimati ammontano a 15 milioni di euro e saranno necessari decenni per ottenere una piena rinaturalizzazione dell’area.   

Questa la classifica dei luoghi più votati in Liguria:

37° posto con 10.391 voti Villa Durazzo Pallavicini, Pegli (GE)

38° posto con 9.937 voti Oratorio della Santissima Trinità, Fraz. Conio, Borgomaro (IM)

54° posto con 7.251 voti Villa Grock e il suo Parco, Imperia

66° posto con 6.167 voti Isola Palmaria, Portovenere (SP)

70° posto con 5.765 voti Chiesa di San Bernardo, Moltedo (IM)

94° posto con 4.549 voti Ponte romanico sul Rio Carne, Pigna (IM)

99° posto con 4.269 voti Chiesa di San Martino di Liciorno, Borzonasca (GE)

104° posto con 4.105 voti Chiesa di Villa Cella, Rezzoaglio (GE)

120° posto con 3.753 voti Centrale Elettrica SIPE, Cairo Montenotte (SV)

148° posto con 3.245 voti Chiesa Sant’Agostino, Triora (IM)

159° posto con 3.004 voti Oratorio di San Nicola al Fezzano, Portovenere (SP)

160° posto con 2.995 voti Santuario dell’Eremita, Mallare (SV). 

Centrale Elettrica SIPE, Cairo MontenotteGioiello liberty industriale abbandonato, la Centrale elettrica SIPE è stata costruita nel 1916 in un sito carico di storia su progetto dell'architetto milanese Cesare Mazzocchi. Oggi appare dimessa, in disparte, ma a chi si avvicina mostra ancora la sua antica bellezza, le decorazioni geometriche, il ferro battuto. Dal 2016 l'edificio è vincolato dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio ligure. I disegni di Mazzocchi - studiati da Alberto Manzini - sono conservati presso l’archivio del Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto (MART) e riprodotti presso il Ferrania Film Museum a Cairo Montenotte. Un vero luogo del cuore per il comitato che ha promosso la raccolta firme, prospettando il suo inserimento in un percorso culturale di archeologia industriale sul territorio, in collaborazione con il Ferrania Film Museum.

Redazione

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