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Politica | 17 febbraio 2019, 16:44

Finale Ligure: "scintille" tra due nomi storici della politica locale, De Sciora e Gualberti

De Sciora: "Gualberti antepone logiche di partito al bene della città". La replica di Gualberti: "La nostra non è semplicemente una lista politica, ma un vero e proprio progetto basato su affinità culturali"

Finale Ligure: "scintille" tra due nomi storici della politica locale, De Sciora e Gualberti

“Scintille” a Finale Ligure tra Franco De Sciora e Massimo Gualberti. Il primo, ex consigliere comunale del PD, accusa il secondo, candidato sindaco nelle file del centrodestra, di “anteporre le logiche di partito, di simbolo e di schieramento al bene dei finalesi e ai reali problemi della città”.

Replica così Massimo Gualberti: “Sono molto contento che il mio Amico De Sciora torni finalmente in campo.

Io ero Democristiano quando lui era Comunista e mentre lui sosteneva che la “proprietà è un furto”, io avevo già la visione del mondo che ora anche lui abbraccia. Gli voglio bene e conosco i suoi luoghi comuni da quando lui era in maggioranza ed io all’opposizione.

Passò alla storia quando nelle pratiche del Consiglio Comunale (lui era Assessore di Cervone) uscì una velina del suo partito, in cui invitava lui e i suoi “compagni” ad approvare un ordine del giorno che avrebbe dovuto mettere in difficoltà la minoranza.

Ovviamente lui in quel caso agiva per il paese, mica per il partito. Lui è rimasto pervaso della sua cultura, io della mia.

Lui è favorevole al Parco e a nuovi vincoli, io sono invece contrario e penso ad un presidio senza carrozzoni, che non ne aggiunga di nuovi.

Lui è per l’accoglienza indiscriminata ed i porti aperti ai trafficanti di carne umana, io per un’accoglienza controllata ed una logica Europea nella gestione del fenomeno.

Lui era per il NO al referendum per le trivelle, io per il SI’.

Lui era per il SI’ al referendum Costituzionale di Renzi, io per il NO.

Lui partecipa alle riunioni del PD (in verità anche a quelle di Cervone), io non ho nessuna tessera ed anzi ho promesso di non prenderne alcuna per tutta la durata del mandato.

Io appartengo all’area moderata e non devo rispondere a nessun padrino, soprattutto perché mai nessuno in vita mia me lo ha chiesto (si dice che chi ha il sospetto, abbia il difetto). Il mio proposito è quello di vedere unita un’area culturale, prima ancora che politica.

Non sono certo per il pensiero unico ed anzi considero le differenze come un utile contributo al miglioramento delle idee, ma con affinità tali da permettere di averne una in comune.

Penso che solo un’affinità culturale ci permetterà di non perdere 3 consiglieri in un mandato, di evitare di indossare maglie diverse in base alle convenienze, di avere una politica utile per la nostra Città quando si parlerà di gestore unico dei rifiuti e di avere una politica di comprensorio quando sarà necessario averne una.

Franco De Sciora ha commesso un grossolano errore, ha confuso piani diversi: quello locale e quello nazionale.

La nostra non è semplicemente una lista politica, ma un vero e proprio progetto, come al solito alternativo al suo e a quello della sua parte politica.

In bocca al lupo Franco, ora ti aspetto sugli argomenti”.

Comunicato stampa

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