Cattivi odori addio con il nuovo super-impianto per la produzione di conglomerato bituminoso che la ditta Icose ha in progetto? Varrà la pena, quindi, avere una mega-torre alta 32 metri?
Forse. Questa è la risposta che arriva da Luca Gardella vicesindaco di Zuccarello che afferma: “Per il problema dei miasmi stiamo cercando di fare il possibile. La ditta è assolutamente collaborativa e propositiva. Già in passato ha installato delle coperture ai nastri trasportatori del bitume e aggiunto speciali additivi per contenere gli odori.”
Il problema, però, purtroppo, è tutt’altro che risolto. I miasmi sono continuati e, a seconda di dove tira il vento, il cattivo odore viene percepito a Zuccarello o a Martinetto (frazione di Cisano).
Spiega Gardella: “Purtroppo ci troviamo in una gola stretta e il cattivo odore viene indirizzato verso i centri abitati dal vento. Il problema, però, secondo quanto constatato, non sarebbe solo quello dell’odore del bitume, ma anche quello del BTZ, combustibile derivato dal petrolio, utilizzato per accendere l’impianto".
“Si tratta di un gas – spiega Gardella – che ha al suo interno dello zolfo. Da qui il cattivo odore, il senso di bruciore a gola e occhi e tutti i disagi subiti dai cittadini. Il fatto è che anche il nuovo impianto funzionerà con questo gas, sebbene abbiamo chiesto ad Icose se potrebbe essere modificato per un utilizzo anche con il gas metano. Ci hanno detto di si e che, tra l’altro, converrebbe anche a loro, ma qui insorge un altro problema: non c’è un metanodotto che arrivi nell’entroterra”.
Ecco quindi che tra Cisano e Zuccarello potrebbe sorgere questo nuovo impianto con una torre blu che avrebbe una superficie di 90 metri quadri per una altezza di 32,50 metri (più i due silos adiacenti del diametro di m. 3,00 per una altezza di m. 13.00, oltre ai nastri di collegamento) il tutto senza risolvere il problema miasmi a causa del gas necessario per il suo funzionamento.
Spiega Gardella: “Non possiamo sapere se il problema potrà essere risolto del tutto o no. La ditta ci ha comunque garantito che gli odori dovrebbero ridursi fortemente, ma, forse, non risolversi del tutto, almeno fino a quando noi comuni non ci uniremo per chiedere con forza che venga realizzato un metanodotto che possa portare il gas anche nel nostro entroterra . Tra l’altro – precisa – questo sarebbe un vantaggio per tutti i cittadini che potrebbero ricevere il metano a casa loro”.
Quali i passaggi adesso? Fra quanto questa ipotetica mega – torre blu dovrebbe sorgere?
Spiega: “Si tratta di un progetto presentato da Icose. Ora è al vaglio della Regione. Se verrà approvato valuteremo se presentare le nostre osservazioni. Sicuramente una delle cose possibili e che chiederemo è quella relativa al colore. Potremmo chiedere di farla con un colore meno impattante, sebbene mi rendo conto che resterebbe pur sempre una torre di 32 metri e di circa 100 di ampiezza. L’impianto, però, è quello. Io dubito che possa cambiare. Cercheremo ad ogni modo di fare in modo che l’azienda lavori e che lo possa fare nel nel rispetto delle norme e dei cittadini. Il monitoraggio che abbiamo iniziato già dal primo tavolo tecnico continuerà sempre e in maniera attenta e puntuale. Come amministrazione continueremo a fare il possibile per quanto di nostra competenza”.
Mara Cacace