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Curiosità | 19 marzo 2019, 15:04

A Plodio rivive l'antica tradizione dei "Cantori delle Uova"

I giovani del paese attraversano le vie cittadine cantando e ricevendo in cambio dalle case generi alimentari per il "merendino" di Pasquetta

Foto tratta dalla pagina Facebook del sindaco di Plodio Gabriele Badano

Foto tratta dalla pagina Facebook del sindaco di Plodio Gabriele Badano

"Plodio, la tradizione dei cantori delle uova continua. Grazie ragazzi". Cosi commenta sulla propria pagina Facebook il primo cittadino Gabriele Badano.

Il canto delle uova è una tradizione tipicamente piemontese che ha radici storiche molto profonde. Nelle serate/notti di quaresima che precedevano la Pasqua, gruppetti di giovani e meno giovani, musici e cantori arrivavano al limitar delle aie e lì cominciavano a cantare intonando: "Sun partì dalla mia cà fin dall'altra seira per ennive a salutè e deve la bunaseira..." .

E il canto continuava con diverse strofe sotto le finestre dei padroni di casa, aspettando che aprissero la porta. I contadini, spesso svegliati dall’abbaiar dei cani, aprivano la porta e scendevano nei cortili donando uova fresche o altri generi alimentari, che il gruppo di questuanti avrebbe conservato fino al lunedì dell’Angelo per preparare frittate durante la “merendina” di Pasquetta.

A chi non apriva la porta erano riservate alcune strofe di “maledizione” che la comitiva intonava per castigare la casa e gli abitanti che non accoglievano di buon grado lo spirito benefico.

Graziano De Valle

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