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Eventi | 27 marzo 2019, 09:31

A Finalborgo la mostra "Periscano tutti i tiranni", l'Europa in guerra nel Ponente Ligure nel 1795

Verrà inaugurata sabato 30 marzo alle ore 11 presso l'Oratorio dei Disciplinanti di Santa Caterina in Finalborgo

A Finalborgo la mostra "Periscano tutti i tiranni", l'Europa in guerra nel Ponente Ligure nel 1795

Sabato 30 marzo 2019 alle ore 11 verrà inaugurata presso l'Oratorio dei Disciplinanti di Santa Caterina in Finalborgo la mostra "Periscano tutti i tiranni" – l'Europa in guerra nel Ponente Ligure nel 1795, organizzata dall'Associazione 1795, il cui Presidente è Sandro Garulla, appassionato ricercatore, che ha svolto un prezioso lavoro di studio e ricerca storico-militare.

Attraverso questa mostra l'Associazione 1795, con la stretta collaborazione dell'Ufficio Turismo Cultura del Comune di Finale Ligure, del network National Geographic, della Marina Militare, dell'Università di San Pietroburgo e della Sorbona e della Federazione delle Città Napoleoniche, si propone di far conoscere la grande e poco conosciuta pagina di storia scritta nel mare e sulla terra finalese nel periodo delle guerre di espansione della Rivoluzione francese, che ha determinato il destino dell’intera Europa per oltre vent’anni.

All'inaugurazione sarà presente l'Assessore a Turismo e Cultura Claudio Casanova, unitamente a personalità quali: quali: Charles Bonaparte (ultimo discendente di Napoleone Buonaparte), Dott. Paolo Caracciolo (ultimo discendente dell’Ammiraglio Francesco Caracciolo), Sig.ra Lily Style (ultima erede Ammiraglio Horatio Nelson), Dott. Marina Conti (Direttrice di National Geographic Italia), Capitano di Fregata Rocca Comandante Gruppo Subaquei e palombari di COMSUBIN, avv. Ugo Frascherelli Sindaco e Claudio Casanova Assessore turismo e cultura del Comune di Finale Ligure, Professor Oleg Sokolov Università di San Pietroburgo, Professor David Chanterenne Università della Sorbonne Parigi). Il soggetto organizzatore, ovvero l'Associazione 1795, metterà in atto una rappresentazione in costumi d'epoca napoleonici.

Due grandissime Battaglie: la prima navale fra l’intera flotta inglese del Mediterraneo e la flotta rivoluzionaria francese (55 navi – 40.000 uomini), che segna la prima vera vittoria in mare del Capitano Horatio Nelson, la seconda un'enorme controffensiva di terra, passata alla storia come battaglia di Loano, che proprio sui monti finalesi vedrà il suo epilogo e la totale distruzione e cattura del parco di artiglieria dell’esercito imperiale impegnato sul fronte italiano.

In queste due battaglie muove i suoi passi il fior fiore di quella che diventerà negli anni successivi l’élite militare e politica dei rispettivi eserciti contendenti e che dominerà la scena europea per vent’anni in una serie interminabile di guerre dove moriranno milioni di uomini. Una ricchezza incredibile di testimonianze tuttora visibili, sia nei fondali marini antistanti Finale, sia nelle trincee, piazzuole dei cannoni, piazzuole degli attendamenti ancora in condizioni ottimali, posti lungo le antiche strade che collegavano il Marchesato attraverso le Alpi liguri al Piemonte ed alla Lombardia.

Non esistono siti di battaglie napoleoniche in Europa che conservino una così grande ricchezza di tracce, certificazioni dei cruenti scontri. Materiale esposto: oltre le foto realizzate da National Geographic durante il 2018 in mare ed in terra nel finalese, saranno in mostra tutti i reperti portati in superficie dai sub della GUE e dai Palombari della Marina Militare duranti i recenti scavi archeologici della battaglia di capo Noli. Ricchissimo il materiale esposto appartenente a primarie collezioni private o importanti musei italiani.

Grande utilizzazione di mezzi tecnologici e multimediali, uno in particolare presentato per la prima volta ed usufruibile da tutti i visitatori. Il tutto con l’obiettivo di trasformare la mostra in permanente, associata ad una proposta turistica attraverso passeggiate anche di più giorni in un percorso ricco di succursali del museo, dove si potrà anche pernottare in appositi rifugi museo sparsi per le montagne del Finalese lungo gli itinerari della battaglia di Loano alla scoperta delle incredibili testimonianze ancora esistenti, riscoperte grazie al lavoro svolto dall’associazione 1795 e National Geographic.

Premessa: motivazioni e criteri alla base della mostra

La scoperta in mare a circa 70 metri di profondità nelle acque finalesi da parte di sub della GUE nel 2016 di reperti relativi alla battaglia di capo Noli e l’inizio di una attività di indagine che porterà nell’estate 2018 all’intervento dei Palombari dei Comsubin e di Nave Anteo della Marina Militare, con l’impresa dello scavo archeologico subacqueo in saturazione della lancia armata di capo Noli, ha portato all’attenzione del grande pubblico e all’interesse della stampa nazionale ed internazionale la grande rilevanza storica che il Finalese riveste nelle fasi iniziali dell’avanzata napoleonica.

Le operazioni realizzate dal Comsubin della Marina Militare, condotte sotto la direzione scientifica della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio della Liguria, sono state progettate grazie alla collaborazione degli storici specialisti dell’Associazione 1795, ai subacquei tecnici della GUE Italia e sono state principalmente rivolte, oltre allo studio del sito archeologico di Capo Noli, alla valorizzazione della Città di Finale Ligure e del territorio Finalese.

A seguito del grande impegno profuso da tutte le Istituzioni in particolare dagli studiosi che hanno collaborato al successo tecnico, scientifico e mediatico dell’attività di indagine, si pone ora la necessità e l’opportunità di condividere l’esperienza di ricerca con la realizzazione di una mostra temporanea che, oltre a presentare i cospicui risultati e i materiali archeologici scaturiti dalla campagna di ricerca subacquea, permetta di illustrare gli episodi, la vita delle popolazioni e degli eserciti, l’importanza strategico-topografica e il ruolo storico rivestito dallo scacchiere finalese nelle guerre di espansione della rivoluzione francese.

Le ricerche subacquee, come quelle condotte sulla terra ferma, così come la loro contestualizzazione storicoterritoriale, sono il frutto di consapevolezza ed una conoscenza acquisite a livello locale che necessariamente devono trovare sbocchi nella valorizzazione turistica del comprensorio finalese con progetti che comprendano progetti espositivi e percorsi tematici.

Saranno dedicati spazi espositivi ai Sub della GUE Italia, ai Palombari del COMSUBIN, alla Soprintendenza Regionale, alla Federazione delle Città Napoleoniche, all’Associazione 1795. Intenso e innovativo in questa prima sala l’utilizzo di tecnologie multimediali. Il vero percorso museale inizierà al 1° piano in due distinte sale Piano 1° – Sala 1. La guerra in mare, il blocco navale inglese, la Battaglia di Capo Noli. Questa sala sarà dedicata all’esposizione dei risultati delle recenti attività di indagine e dei materiali archeologici del relitto della Lancia armata di Capo Noli, inquadrando il contesto subacqueo all’interno delle vicende storiche che contrappongono sul mare gli Inglesi ed i loro alleati napoletani e piemontesi, alla flotta della neonata Marina da Guerra rivoluzionaria francese.

Particolare rilevanza sarà rivolta alle indagini svolte e all’illustrazione del percorso di ricerca, con una teca centrale che ricostruirà il cantiere archeologico con i suoi reperti. Una serie di pannelli esplicativi, teche e ricostruzioni dell’abbigliamento storico in uso nelle marine dell’epoca permetteranno l’inquadramento tecnico, scientifico e storico, con focus rivolti alla Battaglia navale di Capo Noli e alle figure eminenti di Orazio Nelson e del Caracciolo. Piano 1° - Sala 2. Il territorio Finalese grande obiettivo della Francia Rivoluzionaria per l’invasione dell’intera Europa. La Battaglia di Loano.

Il Finalese nell’impero napoleonico. In questa sala, attraverso una serie di pannelli e vetrine con reperti, carte, stampe e documenti significativi, sarà ospitata una dettagliata narrazione degli obiettivi del Governo Francese e delle fasi più importanti dell’avanzata di terra dell’esercito rivoluzionario. Dai moti popolari e politici portati da questi cittadini–soldati nel territorio, ai vari scontri armati, sino alla grande controffensiva di terra passata alla storia come Battaglia di Loano.

Ampio spazio sarà dedicato ai 10 anni in cui il territorio finalese diventa impero francese a tutti gli effetti, nel dipartimento di Montenotte. La mostra sarà visitabile dal 30 marzo al 1 maggio dal martedì alla domenica dalle 15 alle 20, (lunedì chiuso) e sarà ad ingresso libero. 

Comunicato stampa

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