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Attualità | 08 aprile 2019, 17:48

Albenga e le Paccini si commuovono al ricordo di Giuseppe Pelosi (FOTO e VIDEO)

Oggi l'intitolazione di un'aula all'ex dirigente scolastico. Tra canti e ricordi l'emozione e la commozione dei famigliari.

Albenga e le Paccini si commuovono al ricordo di Giuseppe Pelosi (FOTO e VIDEO)

L’aula n. 18 del plesso scolastico Tommaso Paccini di Albenga da oggi è l'aula Giuseppe Pelosi.

Ad aprire la cerimonia il canto dei bambini che hanno voluto dedicare una canzone all'ex dirigente.

Una canzone scelta non a caso, infatti, le note e le parole di "Sogna ragazzo sogna" hanno commosso tutti i presenti. "Ci hanno detto - ha raccontato il giovane "presentatore" - che il dirigente Pelosi sognava che la scuola potesse essre la seconda casa di tutti i bambini. Aveva grandi ideali che noi condividiamo".

La professoressa ha precisato: "Non sappiamo se questa era davvero la sua canzone preferita, ma gliela abbiamo dedicata il giorno del suo pensionamento e lui ha apprezzato molto".

A ricordare la sua figura poi il sindaco Giorgio Cangiano: "Era un uomo che trasmetteva serenità ed anche quando lo incrociavo per strada, magari appena uscito da riunioni e con qualche problema sulle spalle, lui mi sorrideva e con poche parole mi sapeva dare il consiglio giusto".

Giuseppe Pelosi detto "Peppino" era, infatti, una delle “colonne portanti” del mondo scolastico ingauno. Aveva iniziato la sua carriera negli anni 1970 prima come insegnante elementare diventando dirigente scolastico nel 1986. Prima aveva diretto le scuole di Ceriale e, successivamente è passato alla guida dell’Istituto Comprensivo numero due di Albenga.

Impegnato nella vita politica e sociale della Città delle Torri era un uomo disponibile ad aiutare chiunque si rivolgesse a lui. Proprio le sue doti e le sue qualità come uomo ancor prima che come politico e dirigente scolastico, hanno portato a questa proposta che ha prontamente ottenuto  il nulla osta del provveditorato, sentito il Ministero.

Sono arrivate poi le parole della moglie emozionata nel ricordare come la scuola fosse per Peppino una seconda casa e gli alunni come suoi figli.

La famiglia ha poi voluto donare alla scuola un defibrillatore, importante presidio salvavita a protezione di tutti gli studenti e i docenti che ogni giorno vivono la scuola, così come lui stesso l'ha vissuta.

Mara Cacace

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