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Eventi | 08 aprile 2019, 11:30

Varazze si prepara a una grande serata di rock progressivo

Sul palco tre storiche band tra le più amate dagli appassionati del genere: Alphataurus, il Cerchio d'Oro e Giorgio "Fico" Piazza Band

Nella foto: un momento di una "jam" tra il Cerchio d'Oro e Fico Piazza

Nella foto: un momento di una "jam" tra il Cerchio d'Oro e Fico Piazza

Il rock progressivo italiano è un genere musicale che, pur avendo raggiunto il suo massimo picco di popolarità nella prima metà degli anni ’70, nel cuore degli ascoltatori non è mai morto ma, anzi, ha potuto contare su un presente e solido sostegno da parte dei fans.

In Liguria, in particolare, il cosiddetto prog-rock è più vivo che mai e gli alfieri di questa musica dalle atmosfere affascinanti e fiabesche sono pronti a dimostrare tutta la loro grinta sul palco del teatro Don Bosco di Varazze, giovedì 18 aprile prossimo a partire dalle 21.

Si intitola infatti “La bottega del prog” il festival musical che vedrà tre band storiche avvicendarsi sul palco del teatro varazzino. Il titolo dell’evento è concepito per sottolineare, con quella parola “la bottega”, lo spirito sincero e “artigianale” di questo genere musicale oggi considerato “di nicchia”, lontano dalle logiche commerciali delle grandi multinazionali della discografia. Ma è anche un omaggio al celebre brano “La bottega del rigattiere” dei Semiramis, storica band di rock progressivo italiano che, purtroppo, negli ultimi anni ha perso a stretto giro due dei suoi fondatori, Maurizio Zarrillo e Giampiero Artegiani.

Il 18 aprile al teatro Don Bosco si avvicenderanno tre band importanti per la storia di questo genere in Italia.

Cominciamo con gli Alphataurus: il loro album omonimo del 1973, caratterizzato da una indimenticabile copertina allegorica, con la colomba della pace che sgancia bombe come se fosse un aereo, risulta ancora oggi fresco e attuale. Oggi, della formazione originale di quel disco (che fu prodotto da Vittorio De Scalzi dei New Trolls) ritroviamo ancora in attività il tastierista Pietro Pellegrini, il chitarrista e tastierista Guido Wassermann e il batterista Giorgio Santandrea, affiancati attualmente da Andrea Guizzetti (tastiere), Moreno Meroni (basso) e Claudio Falcone (voce).

Passiamo poi alla “squadra che gioca in casa”: il Cerchio d’Oro, infatti, nacque a metà degli anni ’70 a Savona. I primi 45 giri della band (uno su tutti: “Quattro mura”/ “Futuro prossimo”) sono diventati nel tempo “preda ambita” dei collezionisti. Da circa una decina d’anni la formazione è tornata in attività e ha pubblicato tre concept-album per la Black Widow Records, “Il viaggio di Colombo”, “Dedalo e Icaro” e “Il fuoco sotto la cenere”, tutti impreziositi dalla collaborazione con ospiti illustri provenienti dalle più celebri band italiane dell’epoca: the Trip, Delirium, New Trolls, Nuova Idea, Pfm, Rovescio della Medaglia. La formazione attuale è quasi completamente invariata rispetto all’epoca, con Franco Piccolini (tastiere), Piuccio Pradal (voce e chitarra), Giuseppe Terribile (basso, chitarra, voce), Gino Terribile (batteria, voce), tutti componenti storici, oggi affiancati da Massimo Spica alla chitarra solista e da Carlo Venturino alle tastiere.

E concludiamo con un nome che non ha bisogno di presentazioni: è quello di Giorgio “Fico” Piazza, bassista della Premiata Forneria Marconi dal 1970 al 1972. Ancora oggi “Fico” sale sul palco imbracciando il basso Fender che gli fu donato dal compianto Greg Lake degli Emerson, Lake & Palmer. E con una band tutta di giovanissimi (Giuseppe Perna, voce e tastiere, Riccardo Campagno, voce e tastiere, Eric Zanoni, chitarra e voce, Marco Fabbri, batteria) farà rivivere al pubblico le emozioni dei primi due album della Premiata Forneria Marconi, “Storia di un minuto” e “Per un amico”, due dischi pieni di classici intramontabili della musica italiana come “Il Banchetto”, “Impressioni di settembre”, “È festa” e “La carrozza di Hans”.

Chi desiderasse maggiori informazioni può visitare il sito: www.cineteatrodonbosco.com  

Alberto Sgarlato

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