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Economia | 12 aprile 2019, 08:00

Sarà un finale di stagione al cardiopalma

Poche volte, dando un'occhiata ai più recenti campionati di Serie A, è capitato di imbattersi in una competizione che, alla metà di aprile, vede gran parte delle squadre ancora in lotta per i rispettivi obiettivi stagionali

Sarà un finale di stagione al cardiopalma

Poche volte, dando un'occhiata ai più recenti campionati di Serie A, è capitato di imbattersi in una competizione che, giunta ormai alla metà del mese di aprile, vede gran parte delle squadre ancora in lotta per i rispettivi obiettivi stagionali. Delle venti partecipanti al torneo di massima serie, infatti, solo tre club possono considerarsi già sicuri della propria posizione in classifica. La Juventus attende solo il sigillo dell'aritmetica per festeggiare l'ottavo scudetto di fila, un'impresa senza precedenti nella storia, non soltanto recente, del campionato italiano. La Fiorentina, protagonista di una stagione opaca ed ampiamente al di sotto delle aspettative, si ritrova in una deludente posizione di centro classifica,  con un netto distacco dal terzultimo posto, anticamera della cadetteria, e, al contempo, dal sesto posto, che, invece, vuol dire Europa.

In tale insoddisfacente situazione, e viste le dimissioni di mister Pioli, la semifinale di ritorno della Coppa Italia, in cui i gigliati affronteranno l'Atalanta a Bergamo, rappresenta l'unico appiglio utile per salvare la stagione. Il Chievo, già appesantito dalla penalizzazione in graduatoria di 3 punti ed alla luce dell'incolmabile distacco dalle dirette concorrenti per la permanenza in massima serie, aspetta solo che la matematica sancisca formalmente la retrocessione in serie B, e può, fin da ora, programmare la prossima stagione, che dovrà necessariamente tradursi in un pronto riscatto.

Nella parte destra della classifica si B...alla

Detto già ampiamente dell'irrecuperabile situazione del Chievo, restano da individuare le altre due squadre che faranno compagnia ai clivensi nel prossimo campionato di Serie B. Scorrendo la parte destra della classifica di Serie A, si può, senza ombra di dubbio, individuare un quartetto di squadre che, almeno per quanto concerne il valore tecnico della rosa, poco o nulla ha a che fare con il discorso retrocessione. Sassuolo, Genoa e Parma, infatti, sebbene dopo alcuni stop inattesi e magari con qualche patema d'animo  in più rispetto alle previsioni, dovrebbero riuscire a raggiungere il porto sicuro della salvezza. Chi, invece, si ritrova totalmente invischiato nella lotta per evitare la cadetteria sono l'Empoli, l'Udinese, la Spal e il Bologna. Mentre, tuttavia, i primi tre team continuano ad avere un andamento altalenante, che presumibilmente sarà lo stesso fino alla fine del torneo, appare interessante evidenziare la capacità del Bologna, nelle ultime giornate di campionato, di invertire il trend negativo.

I felsinei, con la nuova gestione tecnica, hanno infatti tenuto una media da salvezza più che tranquilla, conquistando nelle ultime cinque partite la bellezza di dodici punti. I ragazzi di Sinisa Mihajlović​​​, come ci racconta in un recente articolo anche la Gazzetta dello Sport, si candidano  a ribaltare un pronostico che ad inizio campionato, e, in verità, fino a poche settimane fa, li vedeva tra i principali candidati alla retrocessione in Serie B. Va da sé, pertanto, che alle scommesse sulla Serie A, al 10 di aprile, a quota 2,80, i felsinei siano leggermente favoriti rispetto all’Empoli nella corsa salvezza. Discorso a parte va fatto in riferimento al Frosinone. I ciociari stanno conducendo un campionato fortemente discontinuo, in cui poche ed inaspettate vittorie contro avversari anche di livello superiore fanno da contraltare alle numerose sconfitte subite principalmente in casa (peggiore rendimento tra le mura amiche di tutto il campionato, insieme al Chievo). Raggiungere il record della prima salvezza della propria storia in serie A è impresa difficile ma non impossibile per i gialloblu, a patto che il rendimento al Benito Stirpe sia immediatamente invertito.

Una finestra sull'Europa

Tra le squadre di testa, al di là dei campioni d'Italia in carica, solo il Napoli, forte del secondo posto in classifica, può essere relativamente sicuro di respirare l'atmosfera europea anche per la prossima stagione. I partenopei, a onor del vero, già da diverse settimane hanno incanalato tutte le proprie energie mentali e fisiche nella delicata sfida all'Arsenal, che li attende nei quarti di finale dell'Europa League. Apparentemente superata la grana Icardi ed i relativi problemi di tenuta dello spogliatoio, anche l'Inter sembra poter navigare a vele spiegate verso il terzo posto, obiettivo imprescindibile per corroborare la crescita internazionale voluta dalla famiglia Zhang. Per quanto concerne l'ultima posizione di classifica utile a garantire la partecipazione alla prossima edizione della Champions League, invece, la lotta sta per entrare nel vivo. Sia le due squadre della Capitale, Lazio e Roma, che le due lombarde, Atalanta e Milan, sembrano tirarsi la volata a vicenda.

Se fino a poche giornate fa la Lazio ed il Milan sembravano essere i team con più possibilità di staccare il biglietto per l'Europa che conta, alla luce dei risultati delle ultime giornate di campionato bisogna registrare una netta frenata dei biancocelesti e dei rossoneri. Un rallentamento che, in ottica quarto posto, ha permesso il prepotente ritorno di una solida Atalanta e che ha riacceso le speranze della Roma. I capitolini, al netto di una rosa tanto forte tecnicamente quanto fragile caratterialmente, possono, comunque, sperare di agguantare in extremis il biglietto per il prossimo massimo torneo continentale.

Per tale obiettivo, attenzione anche al Torino, che potendo contare su una significativa continuità di rendimento e di risultati, nonché su un buon bottino di punti accumulati finora, sarà sicuro protagonista fino alla fine del campionato. Più indietro, invece, troviamo la Sampdoria che ha subito un rallentamento nelle ultime partite, forse distratta dalle insistenti voci sulle possibili cordate estere interessate a rilevarne la proprietà, così da concretizzare un passaggio di consegne atteso da tutto l'ambiente. Tuttavia, potendo contare su un Quagliarella in grande spolvero, anche per i doriani l'assalto ad uno dei posti "europei" non appare impossibile.

A memoria, dicevamo, non si ricorda un campionato così aperto e combattuto come quello attuale. Un torneo che, dal secondo al diciannovesimo posto, si presta ancora ad una serie infinita di combinazioni ed incastri. Non resta che mettersi comodi in poltrona o sugli spalti, e godere delle ultime giornate di gioco, in quanto c'è il rischio concreto che gran parte della griglia finale venga decisa al fotofinish.

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