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Attualità | 03 maggio 2019, 12:12

Agroalimentare: dalla corte UE grande passo avanti per la tutela del “brand” Dop

Ma il 25% dei prodotti sugli scaffali richiama ancora a sproposito l’italianità

Agroalimentare: dalla corte UE grande passo avanti per la tutela del “brand” Dop

Basta ad etichette ingannevoli che ledono il Made in Italy e le eccellenze locali: la sentenza della Corte Ue sulla tutela dei prodotti a denominazione di origine (Dop) rappresenta un importantissimo precedente storico anche per la tutela dei prodotti Made in Liguria che ricadono sotto questo marchio dall’olio Extravergine d’Oliva al Basilico Genovese. Ma ancora lunga è la strada per tutelare il consumatore che sugli scaffali incontra ben un prodotto alimentare su 4 che richiama a sproposito l’italianità.

È quanto riporta Coldiretti Liguria nel commentare il pronunciamento dei giudici europei secondo il quale l'uso di segni figurativi, anche paesaggistici, che fanno riferimento all'origine di un prodotto alimentare Dop possono costituire un’illegale evocazione del marchio.

Per il 25% dei prodotti sugli scaffali c’è però ancora un evidente richiamo all’italianità non sempre giustificato, (secondo un’analisi Coldiretti su dati dell’Osservatorio lmmagino), fatto che rappresenta un grave danno per i produttori agricoli italiani e una beffa per i consumatori che vengono tratti in inganno. 

“Troppe sono ancora le etichette ingannevoli – affermano il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa – che confondono il consumatore identificando, sotto il tricolore, prodotti che nulla hanno a che fare con i nostri territori. La situazione più preoccupante è quella degli scaffali all’estero dove si utilizzano impropriamente bandiera, parole, colori, località, immagini, denominazioni e ricette che si richiamano all’Italia per prodotti taroccati che non hanno nulla a che fare con la realtà nazionale. Il pronunciamento dell’UE è quindi un importante passo avanti per le eccellenze locali, ma c’è ancora tanto da fare per difendere appieno tutte le nostre produzioni, dall’ oliva taggiasca agli ortaggi e la frutta ottenuti grazie alle numerose biodiversità presenti in Liguria, dai formaggi alla carne, fino al pesce locale.  È per questo che anche nella nostra regione si continua a portare avanti l’Iniziativa Europea dei Cittadini “EatORIGINal – Unmask your food” che Coldiretti ha promosso insieme ad altre nove organizzazioni per estendere l’obbligo di indicare in etichetta l’origine di tutti gli alimenti. Nello specifico la petizione si prefigge di rendere obbligatoria l’indicazione del paese di origine per tutti gli alimenti trasformati e non trasformati in circolazione nell’Ue e chiede inoltre di migliorare la coerenza delle etichette, inserendo informazioni comuni nell’intera Unione circa la produzione e i metodi di trasformazione, al fine di garantire la trasparenza in tutta la catena alimentare. In tutti gli uffici di Coldiretti sparsi sul territorio ligure, presso i mercati di Campagna Amica Liguria e tutti gli eventi che si terranno nelle maggiori piazze della regione è possibile dare il proprio contributo sottoscrivendo l’iniziativa (è possibile firmare anche attraverso il sito www.eatoriginal.eu)”.

comunicato stampa

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