Finalborgo, si è svolto questa mattina il convegno dal titolo "Ultimo appuntamento. Una giornata dedicata a Janira" (FOTO e VIDEO)

Si è svolto questa mattina nel plesso di Santa Caterina a Finalborgo il convegno dal titolo "Ultimo appuntamento. Una giornata dedicata a Janira".

L'evento è stato organizzato dal Lions Club Finale Ligure – Loano –Pietra Ligure Host e la segreteria provinciale di Savona del SIULP (Sindacato Italiano Unitario Lavoratori di Polizia), con il patrocinio del Comune di Finale Ligure. A svolgere "gli onori di casa", presentando e coordinando i vari interventi, il presidente finalese dei Lions Pier Paolo Gallea e il segretario provinciale savonese del Siulp Laura Galtieri.

Tra i relatori ricordiamo  il magistrato Fiorenza Giorgi, Felice Romano, segretario generale del Siulp, Alessandro Clavarino, dirigente dell’Ufficio III, Ambito Territoriale di Savona dell’Ufficio Scolastico Regionale della Liguria, Ildebrando Angelo Gambarelli, governatore dei Lions Distretto 108IA3 e Rossano D’Amato, il padre di Janira.

Ospite speciale dell'evento il Capo della Polizia e Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Franco Gabrielli.

Nel suo discorso di saluto il Prefetto Antonio Cananà ha ricordato: "Da parte della Magistratura savonese e delle Forze dell'ordine esiste una marcata attenzione al tema: l'8 marzo è stato firmato un protocollo di intesa sulla violenza di genere, ma ho constatato che le misure previste da esso erano già attuate".

Il Questore Giannina Roatta ha sottolineato: "La donna non deve mai sentirsi sola. Non repressione, ma prevenzione: la famiglia e la scuola svolgono un ruolo fondamentale in questo senso. La donna deve conoscere tutti gli strumenti a disposizione per la sua tutela. Negli ultimi tre anni gli ammonimenti del Questore sono stabili: una media di una dozzina annua. Nel primo quadrimestre del 2019 c'è stata una flessione dei maltrattamenti in famiglia del 50%".

Alessandro Clavarino, Direttore provinciale scolastico, ha posto l'accento sull'importanza di ascoltare i giovani e dedicare loro la giusta attenzione.

L'artista Letizia Lanzarotti, in arte Lady Be, ha presentato la sua opera intitolata "Barbie tumefatta", una serie di mosaici contemporanei in materiale riciclato avviata nel 2016 per sensibilizzare su questo tema. Anche Vittorio Sgarbi a Verona si è pronunciato favorevolmente su queste opere. "Ogni violenza va denunciata" afferma Lady Be, che esprime anche vicinanza ai familiari di Janira.

Felice Romano, Segretario generale Siulp, sottolinea: "Siamo uno Stato che ha abolito il delitto d'onore solo nel 1981, paghiamo ancora questo gap culturale. E siamo contrari alla linea di chi invita ad addestrare il cittadino a difendersi da solo".

"Grazie ai genitori di Janira per questa giornata di ricordo e riflessione che certamente in loro riapre delle ferite" ha aggiunto Romano. 

Romano ha poi ricordato che il 35% delle donne subisce violenza nella vita e il 38% muore per mano del compagno. Inoltre, 600 milioni di donne vivono in luoghi del mondo in cui la violenza domestica non è considerata un crimine. Nel 2014 in Italia abbiamo avuto un femminicidio ogni tre giorni. Le vittime appartengono a tutti i ceti sociali. 

Ildebrando Angelo Gambarelli, presidente Lions Distretto 108IA3, dopo avere inquadrato la storia e il ruolo sociale dei Lions, è entrato nel merito del femminicidio: "La nostra azione quest'anno è stata molto incisiva, con la realizzazione di un cortometraggio sul tema".

"La violenza è subdola. Prende sempre più forma il fenomeno del gas lightning, un comportamento manipolatorio, una invisibile violenza psicologica sempre più oggetto di studio, dai terapeuti ai giuristi" ha aggiunto Gambarelli. 

Conclude Gambarelli: "Fidatevi di tutte le forze dell'ordine, sono persone preparate che aiutano senza giudicare. Non recatevi sole agli appuntamenti e se serve chiamate il numero antiviolenza".

Il segretario provinciale Siulp Laura Galtieri coglie l'occasione per ricordare un riuscito incontro con gli studenti dell'Istituto Alberghiero Migliorini di Finale, avvenuto il 3 maggio in occasione dell'inaugurazione della "panchina d'artista" dedicata a Janira. Un importante momento di informazione e di confronto.

Roberto Surlinelli, direttore tecnico superiore comparto Liguria della Polizia Postale: "Lo spiega anche la Treccani, femminicidio non è solo eliminazione fisica, può essere anche annientamento morale e sociale. Dal cyberbullismo, al sexting al recente fenomeno del Revenge porn, il femminicidio su internet attraversa molte vie".

Surlinelli: "Non sottovalutate quanto possono fare male le conseguenze di una cattiva condotta su internet".

Il Magistrato Fiorenza Giorgi pone l'accento non solo sulle mancate denunce, ma sulle querele ritirate. "Patetiche manfrine e piagnistei di mariti e compagni alle quali noi donne non dobbiamo credere", sottolinea il Gip.

Fiorenza Giorgi: "Prima del 1948 l'Italia non era una Repubblica, ma una Monarchia Costituzionale. E per un ventennio fu una dittatura, che accantonò ogni diritto della donna e arrivò a fondare il diritto di Potestà Maritale, cioè padre prima e marito poi erano signori e padroni. Non si riconosceva alle donne alcuna forma di libertà sessuale e addirittura l'uccisione del feto nato da relazione illegittima era punita meno del furto aggravato".

Ricorda Fiorenza Giorgi: "Fino al 1963 non avrei nemmeno potuto essere qui, perché la Magistratura era una carriera proibita alle donne".

La dirigente scolastica Prof. Angela Cascio, del Migliorini-Da Vinci e dell'Istituto comprensivo di Quiliano racconta alcuni aneddoti legati alle sue esperienze nella scuola primaria e superiore: "La famiglia non deve mai abdicare al suo ruolo affettivo, relazionale, comunicativo, facendosi sostituire dalla scuola".

"Ma la scuola per fortuna c'è, c'è sempre anche dove non dovrebbe essere. La scuola dà ascolto ma anche regole inflessibili", conclude Cascio.

Conclude il dibattito il Prefetto Franco Gabrielli, Capo della Polizia e direttore generale della P.S., dopo i saluti di rito a tutte le Autorità, gli organizzatori e gli ospiti presenti: "Come diceva Paolo Borsellino, parlatene. Che sia mafia, criminalità organizzata, o fenomeni più subdoli, che al pari dei grandi crimini sono legati da un filo conduttore: l'elemento culturale".

Anche Gabrielli pone l'attenzione sulla prevenzione, ricordando quante tragedie si sarebbero potute evitare. E sottolinea: "La scuola non è a margine, è un elemento centrale. La scuola è la maggior agenzia educativa del nostro paese. Un male del nostro tempo è aver perduto la dimensione della Comunità. Crediamo di essere connessi con il mondo, siamo interconnessi solo alla nostra solitudine".