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| 09 maggio 2019, 15:35

Tiziana Cileto, candidata sindaco "Per Finale": "Le scuole cittadine sono un'eccellenza, devono tornare a essere belle e vivibili"

I progetti della lista Per Finale in tema di efficientamento energetico, rinnovo delle infrastrutture e sicurezza

Tiziana Cileto, candidata sindaco "Per Finale": "Le scuole cittadine sono un'eccellenza, devono tornare a essere belle e vivibili"

“Le nostre scuole sono sempre state un fiore all’occhiello della città di Finale Ligure. È ora di riportarle agli antichi splendori”. Con queste parole Tiziana Cileto, candidata alla carica di sindaco della lista civica Per Finale, annuncia un progetto di riorganizzazione e riqualificazione dei vari plessi scolastici.

Racconta Tiziana Cileto: “Famiglie storiche del Finalese hanno lasciato negli anni a disposizione del Comune edifici di gran pregio e terreni per l’uso scolastico. Oggi Finale, che ha circa 11700 abitanti, può contare tanti studenti come Albenga, che ha più del doppio della popolazione. Gli studenti e le loro famiglie vivono il territorio e questo si riflette in un positivo volano per l’economia e il commercio. Il nostro compito, ovviamente, non è quello di entrare nel merito dei programmi di studio, per i quali esistono gli enti preposti, ma semmai quello di lavorare sulle infrastrutture per rendere questi edifici storici sempre più belli, attuali, vivibili e pratici”.

Prosegue Cileto: “Grazie al progetto Prosper, alle risorse di bilancio e ad altri finanziamenti esistono le possibilità per intervenire sui due aspetti principali, che sono l’efficientamento energetico (caldaie e coibentazioni dei vani) e la sicurezza (infissi e vie di fuga). Dal 2012, inoltre, esiste il problema della ‘convivenza forzata’ tra le due scuole primarie Celesia e Arene Candide. All’epoca infatti fu deciso a livello comunale di togliere le Celesia dagli spazi del liceo Issel per una duplice ragione (di sovraffollamento e di sicurezza in caso di evacuazione) e di spostare i bambini alla scuola Arene Candide. Io fui tra coloro che votarono a favore di questo spostamento non solo per le ragioni di spazi e di sicurezza di cui sopra ma anche perché non è socialmente positivo fare entrare un bambino dai 6 ai 10 anni in contatto con quelli che in realtà sono i normali disagi dell’adolescenza, sarebbe un ‘fargli bruciare le tappe’.

Per poter fruire di nuovi e più vivibili spazi, i genitori degli alunni delle Celesia chiedono Palazzo Aycardi, che fu già sede prima delle elementari e medie e successivamente dell’INPS. In tal senso, prima di pronunciarci positivamente o negativamente, noi del gruppo Per Finale chiediamo che sia effettuato quel tanto atteso Piano di Fattibilità che dalle precedenti amministrazioni è stato tanto a lungo promesso e poi mai concretizzato, forse nella speranza che le proteste dei genitori pian pianino scivolassero nel dimenticato, cosa che non è mai avvenuta. Un tempo quell’edificio fu sede di scuole, ma noi di Per Finale temiamo che oggi, con tante normative più evolute rispetto al passato, l’adeguamento in termini di sicurezza possa avere dei costi troppo elevati”.

Aggiunge ancora Tiziana Cileto: “Oggi, purtroppo, il numero dei bambini a Finale non è in crescita e questo rende impossibile costruire una nuova scuola. Ritengo che al momento l’ipotesi più facilmente percorribile sia un ampliamento del plesso Arene Candide. Saranno poi i progettisti incaricati a spiegare se tale espansione delle volumetrie sia meglio realizzarla in orizzontale o in verticale (cioè su più piani). Nel frattempo, l’ipotesi di una nuova mensa a latere per recuperare qualche classe potrebbe essere una buona soluzione sul breve termine”.

La candidata alla carica di sindaco di Per Finale presenta poi in generale una disamina generale delle scuole finalesi: “Abbiamo quattro plessi: due a Marina, uno a Finalpia e uno a Calvisio. Tutte scuole formativamente all’avanguardia, che però a livello strutturale presentano criticità simili: gli infissi, il riscaldamento, la necessità di qualche adeguamento sulla sicurezza. Il rinnovo dei serramenti e delle caldaie rientra in quel novero delle promesse che stiamo attendendo da anni che si concretizzino. Discorso simile vale per il Liceo Issel, dove in caso di piogge forti è necessario mettere dei secchi nelle aule a causa delle infiltrazioni dal tetto, e l’Alberghiero, una scuola che sta conquistando visibilità e premi a livello internazionale nel campo della gastronomia e dell’hotellerie, ma che merita un rinnovamento infrastrutturale”.

Tiziana Cileto conclude con l’annoso problema delle palestre: “Storicamente Finale accusa dei limiti per quanto riguarda gli spazi sportivi. Gli studenti dell’IPSIA devono recarsi fino all’Alberghiero, quelli dell’Issel fino al Palazzetto dello sport e le elementari di Finalpia addirittura non hanno strutture per l’attività fisica. Il nostro Matteo Bolla, candidato nella lista Per Finale e sportivo professionista, sta sviluppando un progetto da portare in tutte le scuole per avvicinare i bambini allo sport vero, quello che fa bene al fisico e allo spirito, senza agonismo e competitività e con una buona panoramica sulle attività sportive a 360°, non solo quelle considerate di moda. Le statistiche sono tragiche: oggi in Italia due bambini su tre non sanno più fare le capriole. Bisogna ridare ai giovanissimi i loro spazi, piuttosto valutando un’ipotesi di allungamento del tempo prolungato di ulteriori due ore da dedicare alla sola attività fisica”.

CPE

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