Agricoltura - 20 maggio 2019, 09:18

Fondi Psr, Cia: "Aziende savonesi non finanziate dal bando investimenti"

"Le domande sono tutte ammissibili e non devono essere respinte. Chiediamo all’assessore regionale Stefano Mai di valutare attentamente la situazione venutasi a creare"

Fondi Psr, Cia: "Aziende savonesi non finanziate dal bando investimenti"

La graduatoria decretata da Regione Liguria la scorsa settimana è drammatica per le aziende savonesi: solo 6 aziende sulle 63 finanziate sono della provincia di Savona. Tre quelle albenganesi, che normalmente raggiungevano il 18-20% di ogni graduatoria a bando o sportello.

Parliamo della sottomisura 4.1 “investimenti nelle aziende agricole” del Psr Regione Liguria, la misura principe, la più importante da sempre per le aziende agricole che stanno sul mercato. La somma stanziata di 5 milioni di euro ha coperto solo 63 domande delle 211 istruite come ammissibili. Ed ora le 148 non finanziate rischiano l’esclusione.

In larga parte sono aziende floricole e orticole, ma anche vitivinicole del ponente ligure, Imperia e Savona. 

Dopo la copertura totale delle domande sul primo e secondo bando, al terzo siamo agli sgoccioli. E sono in ritardo le istruttorie di altri 2 bandi della stessa sottomisura 4.1 che sono stati aperti e ormai chiusi. Dovranno essere completate queste graduatorie e si correrà il medesimo rischio se non si corre rapidamente ai ripari.

“Come Cia sosteniamo che anche le 148 aziende non coperte da questa graduatoria debbano essere finanziate, alcune hanno già dato avvio agli investimenti e non potranno presentare domanda sul prossimo bando - sostiene il presidente Cia Mirco Mastroianni - Le domande sono tutte ammissibili e non devono essere respinte; del resto le istruttorie durano ben oltre ai 90 giorni previsti dalla legge regionale  e questo ritardo non consente alle aziende di puntare sul bando successivo o trovare altre fonti di finanziamento”.

“Chiediamo all’assessore regionale Stefano Mai di valutare attentamente la situazione venutasi a creare. Potrebbero esservi delle valutazioni non univoche nelle istruttorie che avvantaggiano le aziende di un’area della regione. Oppure 'criteri di valutazione' dei punteggi che non consentono agevolmente di arrivare a finanziamento alle imprese consolidate  rispetto ad altre di nuova costituzione. In ogni caso bisogna analizzare cosa sia successo ed eventualmente cambiare questi criteri di valutazione se non vogliamo escludere le migliori aziende liguri dai bandi  PSR sugli investimenti”, insiste il direttore Cia di Savona Osvaldo Geddo.

Comunicato stampa

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