Economia - 05 giugno 2019, 12:48

Avete mai pensato a quanto è romantico degustare un menù di fiori?

Persino tante piante tipiche del territorio ligure, come le infiorescenze di salvia e di lavanda, si prestano a questi utilizzi

Avete mai pensato a quanto è romantico degustare un menù di fiori?

“Ditelo con i fiori”: questa è una di quelle frasi ricorrenti, che non passano mai di moda, per dire che anche attraverso il semplice dono di un fiore si possono manifestare sentimenti positivi di affetto, amore, simpatia, solidarietà, vicinanza. Ma esiste anche un altro proverbio, ed è quello che ci ricorda: “La strada per il cuore passa anche per lo stomaco”. Una simpatica ed elegante metafora riferita al fatto che attraverso un pizzico di golosità si può fare breccia nei sentimenti di una persona.

Quindi, perché non pensare di unire le due cose? Esatto: al di là di ogni proverbio o metafora, stiamo parlando esattamente di questo, dell’uso in cucina di fiori eduli. Con questo termine, che sta diventando sempre più diffuso nel parlare comune (e diciamolo: anche sempre più alla moda) si intendono proprio i fiori commestibili, quelli che si possono mangiare.

Non crediate che tutto ciò sia appannaggio solo di pochi grandi chef al mondo, niente affatto. Organizzare un menù di fiori è molto più facile di quanto si possa immaginare. Facciamo qualche esempio: avete mai pensato che una pianta così tipicamente ligure come la salvia possa essere utilizzata anche nelle sue infiorescenze? Invece è proprio così: non solo le sue caratteristiche foglie, dal colore chiaro, dalla sensazione vellutata al tatto, dalla carnosità succulenta, ottime per aromatizzare il burro e condire i ravioli ma anche deliziose in pastella e fritte come i carciofi. Anche i fiori di salvia sono capaci di sprigionare un aroma intenso e goloso che dona ai piatti un tocco diverso. Essi possono essere adoperati per arrosti con carni ovine, bovine, suine a cottura lenta, ma anche un semplice ovetto in camicia, con questo dettaglio stravagante, si trasforma in un sorprendente piatto di alta cucina.

Siamo rimasti nelle tipicità liguri, come la salvia, ma adesso va di moda la cosiddetta cucina “fusion” (cioè che unisce tradizioni di diverse nazioni del mondo); per esempio: sapete che cos’è il tempura? È il nome della tipica pastella giapponese fatta con farina di riso, molto più leggera e meno stucchevole di altre fritture. Sapevate che con il tempura si possono pastellare e friggere fiori come le begonie?

Per non parlare della lavanda, meravigliosa pianta dal caratteristico colore violaceo che adorna i bordi di tantissimi sentieri liguri. Essa ormai viene adoperata in abbondanza per aromatizzare biscotti, cioccolato, il caratteristico “crumble” che viene usato per dare un contrasto croccante nei dolci cremosi, oppure i “topping”, gli sciroppi che decorano budini, panne cotte e bavaresi.

Insomma: noi qui abbiamo dato solo qualche idea. Ora sta a voi sbizzarrirvi con fantasia e creatività.

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