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Economia | 27 giugno 2019, 06:00

Tetano: indagati i genitori della bambina colpita dall’infezione

Secondo ciò che ha riferito l’avvocato dei genitori, questi ultimi avrebbero deciso di non sottoporre la bambina al vaccino perché in famiglia si sono registrati diversi casi di allergia

Tetano: indagati i genitori della bambina colpita dall’infezione

Una bambina di Verona di 10 anni è stata ricoverata per infezione da tetano. Il caso sta facendo molto discutere, perché la bambina non è stata vaccinata. Proprio per questo motivo gli esperti sottolineano ancora una volta l’importanza dei vaccini, intesi come profilassi obbligatoria per proteggersi da alcune patologie. Sul caso è intervenuta anche la Procura di Verona, che ha deciso di aprire un’indagine. Come riporta Lettoquotidiano.it, i genitori della bimba sono indagati per reato di lesioni a causa di omissione dell’obbligo vaccinale. Secondo ciò che ha riferito l’avvocato dei genitori, questi ultimi avrebbero deciso di non sottoporre la bambina al vaccino perché in famiglia si sono registrati diversi casi di allergia.

Cos’è il tetano

Il tetano è un’infezione batterica, che insorge in seguito all’azione di un microrganismo chiamato Clostridium tetani. Il batterio in questione è in grado di produrre una tossina che compromette il funzionamento dell’organismo. Questo batterio pericoloso si può trovare ovunque e in particolare nella terra e nella polvere.

Proprio per questo motivo anche una piccola ferita può dare luogo ad un’infezione grave. I principali sintomi attraverso cui si manifesta l’infezione batterica del tetano sono rappresentati da crampi muscolari molto dolorosi. A volte nell’infezione possono essere colpiti anche i muscoli della respirazione.

Proprio per questo motivo si richiede spesso un ricovero in ospedale per il soggetto affetto dalla malattia in terapia intensiva. Molte volte l’infezione, specialmente quando colpisce la respirazione, può risultare fatale.

Sintomi del tetano

La sintomatologia del tetano è molto varia. Tutto va riportato a degli spasmi muscolari e ad una forma di rigidità che colpisce proprio i muscoli. Quindi una persona che ha contratto l’infezione può avere difficoltà ad aprire la bocca, a masticare e a deglutire, può avere il dolore al collo e può provare una sensazione di soffocamento.

Inoltre può essere colpita dal cosiddetto opistotono. Quest’ultimo è un termine che in medicina indica un grave inarcamento della schiena, che si caratterizza per una sporgenza della testa all’indietro. Tutto ciò è una conseguenza del carattere spastico della muscolatura che è situata lungo la colonna vertebrale.

Quando si è a rischio

Una persona non vaccinata può essere a rischio tetano in diverse situazioni. Per esempio il pericolo si ha quando si è vittima di ustioni, quando si riceve un morso da un animale contaminato dalle spore o quando si subiscono delle ferite o delle lesioni nella pelle, specialmente in seguito alla penetrazione di corpi estranei, come possono essere una scheggia o un chiodo.

Altri casi rischiosi sono quelli rappresentati dalle ulcere al piede, dalle infezioni ai denti. Inoltre si deve stare molto attenti nel caso in cui si pratichino piercing o tatuaggi e non si mettano in atto le più generali norme relative all’igiene e alla sterilizzazione degli strumenti utilizzati.

Il vaccino contro il tetano

Il vaccino contro il tetano è disponibile insieme all’azione combinata del vaccino contro la difterite. Ci sono molti vaccini combinati, per esempio quello contro il tetano può essere abbinato anche a quello contro la poliomielite o contro la pertosse.

Specialmente questi vaccini combinati vengono utilizzati per i neonati, in modo da evitare di praticare diverse iniezioni. È da specificare che la protezione del vaccino contro il tetano non dura per tutta la vita, proprio per questo motivo è necessario fare dei richiami con regolarità, in modo da mantenere la protezione.

Il vaccino contro il tetano è raccomandato ai bambini a partire dai 2 mesi, a tutti i bambini, con una somministrazione tra i 12 mesi e poi tra i 4 e i 7 anni, ai ragazzi tra gli 11 e i 13 anni, ai giovani dai 25 ai 29 anni, agli adulti ogni 20 anni.

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