Attualità - 06 luglio 2019, 12:18

L'opera di Giovanni Pazzano rende "immortali" i nomi storici dei luoghi di Toirano (FOTO e VIDEO)

La cittadinanza toiranese ha premiato con un "pienone" in sala consiliare la ricerca toponomastica di Pazzano

L'opera di Giovanni Pazzano rende "immortali" i nomi storici dei luoghi di Toirano (FOTO e VIDEO)

Una sala consiliare toiranese letteralmente gremita, nella serata del 4 luglio, per la presentazione di “Tuiràn”, la cartina con i toponimi storici cittadini realizzata dall’artista Giovanni Pazzano.

A salutare la cittadinanza e introdurre il dibattito è il sindaco Giuseppe De Fezza, che commenta: “Attraverso questa immagine catturiamo la curiosità delle attuali generazioni e andiamo a recuperare importanti valori storici del passato”.

Spiega il consigliere delegato alla cultura Nicola Panizza: “Pazzano è cartografo, decoratore, disegnatore, artista. Una persona riservata, che non ama essere al centro dell’attenzione, ma che sta dando in questo momento al paese un momento importante per la tutela della sua memoria storica”.

La ricostruzione degli antichi toponimi è frutto di uno scrupoloso lavoro di ricerca, non soltanto su testi di archivio e su documentazioni catastali, ma soprattutto tra la gente, interpellando gli anziani che oggi rappresentano i custodi di un immenso bagaglio culturali.

Volti e luoghi, persone incontrate e paesaggi visitati, che, durante l’itinerario di Pazzano sono stati fotografati da un altro artista toiranese, il fotografo Roberto Alfredo Oliva (in arte Avilo); queste foto sono state raccolte e montate da Avilo in un video proiettato in serata nella sala consiliare.

Giovanni Pazzano ha da tempo intrapreso un percorso che lo ha portato riprodurre cartograficamente la toponomastica di numerosi luoghi del nostro Ponente tra cui Varigotti, Finalpia, Finalborgo, Perti, Monticello, Gorra, Olle, Borgio Verezzi, Tovo San Giacomo, Bardino, Pietra Ligure, Loano, Borghetto Santo Spirito, Toirano.

Spiega così, l’autore, come nasce la sua opera: “Ovunque vi troviate a quel posto è stato dato un nome, quello che tecnicamente viene definito ‘toponimo’, che ne descrive le caratteristiche e talvolta la storia.

Ad un certo momento della mia vita ho pensato che fosse importante preservare questa memoria e così, visto che in quel periodo abitavo in una frazione che si chiama Ubaghetta, ho radunato tutti gli abitanti del circondario a casa mia, una quindicina di persone, perché parliamo di un territorio molto piccolo. Così tra una risata, una discussione accesa, un bicchiere di vino, abbiamo messo a punto una mappa che poi ho donato come premio alla gara di tiro a segno della sagra locale. Ne sono emerse cose fantastiche: nomi legati a vicende sacre, ad animali rari avvistati, a prodotti agricoli tipici, a miti e tradizioni”.

Prosegue la sua narrazione Pazzano: “Su Toirano mi ha aiutato molto una tesi realizzata negli anni ‘70 da Caterina Massa e pubblicata dall’Istituto Savonese di Storia Patria. Non è mai facile raccogliere il materiale, perché nelle evoluzioni della lingua e del dialetto un singolo luogo arriva ad avere anche 4 o 5 varianti di nome differenti. A Toirano, però, tra la gente ho trovato una grande apertura, un bel senso di accoglienza e ospitalità, una forte appartenenza alle radici e, soprattutto, una gran voglia di raccontare”.

Importante il contributo di Orlando Boccone, una vita dedicata a questi studi, che interviene in sala raccontando come gran parte del materiale sulle radici toiranesi risalga dal V secolo d.C. fino alla caduta della Repubblica oligarchica di Genova. Contorni e confini venivano misurati in “palmi genovesi” e, ancora una volta, erano le tasse a determinare tutto: tramite le mappe catastali che definivano le proprietà e il loro valore, infatti, si possono ricostruire nomi derivanti da famiglie storiche o da prodotti coltivati, come il “pizzaretto”, che è una qualità di fico, o il sorgo, un tempo diffusissimo e oggi diventato una rarità.

Grande il lavoro svolto dal compianto e mai dimenticato Nino Lamboglia, che con le sue ricerche ha dimostrato come nella toponomastica toiranese risalgano origini greche, spagnole, bizantine, celtiche. Lo stesso torrente Varatella, deriva da “barun” (baratro) e “telon” (lancia), quindi era “il baratro della lancia”, il Baruntelun, poi evolutosi in Varatella.

Quest’opera si concentra sulla parte più a sud di Toirano. Prossimamente Pazzano si concentrerà sulla zona nord, con un’altra cartina che andrà dal Salto del Lupo fino alla frazione di Carpe.

La carta originale di Toirano realizzata da Giovanni Pazzano è stata incorniciata e donata dall’autore al locale Museo Etnografico della Varatella.

Alberto Sgarlato

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