Curiosità - 21 luglio 2019, 10:00

Ferie al via: i consigli del bagnino "Peo" Ferrando per vivere al meglio il mare

Da Pietra Ligure le regole da conoscere e mettere in pratica per una vacanza piacevole e sicura

Ferie al via: i consigli del bagnino "Peo" Ferrando per vivere al meglio il mare

Spiaggia che vai bagnino che trovi. Il moscone, il salvagente, la torretta di salvataggio come in Baywatch, la canottiera rossa e lo sguardo fissato ben oltre l’orizzonte degli eventi. Eccole le celebrità dell’estate, i latin lover dell’arenile affollato da pupe in bikini. Super abbronzati, muscolosi, ma soprattutto forti, sicuri ed affidabili, bronzi di Riace a cui poter consegnare con tranquillità la propria vita e la propria incolumità. Insomma, quanto basta per far girare la testa alle ragazze.

Però c’è di più. Cieli e acque azzurre, onde al tramonto che scivolano sulla sabbia rovente: benvenuti a Pietra Ligure, la tranquilla oasi balneare della Riviera Ligure di Ponente. Qui, a sorvegliare le imprese dei bagnanti, c’è anche Piergiuseppe Ferrando. “Peo” è un nome noto tra il popolo dei vacanzieri, ormai figura di riferimento della spiaggia del Santa Corona. 47 anni spesi da bagnino eppure non riesci a credere che il prossimo 8 ottobre, quello che è pure uno sfegatato tifoso del Genoa, ne compirà 64. Gli occhi color del mare, i simpatici baffetti ed i capelli argento, sono solo una parte della sua essenza. Dall’altra c’è la disponibilità e la gentilezza con cui ci ha raccontato i retroscena della sua professione e di come vivere al meglio il mare. Per chi vuole volarci, anche solo con la fantasia, ecco qualche utile consiglio. 

Quando bisogna evitare di entrare in acqua per fare il bagno in mare?

"Prima di tutto bisogna evitare di fare il bagno dopo aver consumato un pasto abbondante tipico dei nostri mezzogiorni domenicali, aspettare almeno tre ore prima di immergersi. Certo, se hai mangiato un panino non devi aspettare tre ore, ma di meno e si può entrare in acqua anche subito dopo mangiato. Inoltre, bisogna evitare di fare il bagno dopo aver fatto attività fisica intensa come corsa, beach volley, aver giocato a pallone. In questi casi è opportuno aspettare che la temperatura dell’organismo si abbassi per evitare gravosi sbalzi". 

E per i più piccoli?

"Anche per i più piccoli bagnanti valgono le stesse regole. Meglio immergersi in acqua senza rischi nelle ore meno calde della giornata". 

Dove avviene la maggior parte degli incidenti quando i bambini fanno il bagno?

"A riva. Spesso il pericolo viene sottovalutato e viene meno la dovuta attenzione. Il mare è sempre il mare e andrebbe vissuto con prudenza". 

Quali consigli per la sicurezza in acqua puoi dare ai genitori?

"I genitori non dovrebbero mai lasciare da soli i bambini e nel caso di bambini piccoli rimanere sempre nelle loro immediate vicinanze. Inoltre, bisogna fare attenzione ai ricci ed alle meduse. Anche gli ausili per il nuoto vanno utilizzati con prudenza. Possono rompersi o sfilarsi, ad esempio se i braccioli non sono ben fissati. Anche nel caso di bambini più grandi i genitori dovrebbero essere vigili, poiché i bambini sono incoscienti e tendono a sopravvalutarsi. Quindi, il consiglio è quello di trascorrere ore felici al mare con i bambini e di accompagnarli in acqua. I bambini non dimenticheranno mai questi momenti trascorsi insieme ai genitori". 

Le meduse creano disagi ai bagnanti. È possibile prevenire o, eventualmente, come bisogna agire se si viene a contatto con esse?

"Non è possibile prevenire, perché il mare è il loro habitat, ma agire sì, con apposite pomate passate con un batuffolo di cotone sul punto esatto dove la medusa ha avuto contatto. Altri metodi, in mancanza della pomata, sono l’utilizzo di acqua calda, acqua di mare o anche urina, non grattare la ferita e non esporla al sole per qualche giorno. L’importante, quando si avvista una medusa, è non toccare i filamenti, mentre toccare la cappella non provoca irritazione». 

Che cosa è vietato fare in spiaggia e cosa è vietato fare dentro l’acqua?

"In spiaggia è vietato fare i falò, campeggiare, portare i cani o altri animali laddove non vi siano appositi stabilimenti attrezzati, giocare a pallone, fare massaggi, occupare la battigia con l’asciugamano a meno di 5 metri dal mare e occuparla con ombrelloni e sdraio, consumare bibite alcoliche. In acqua, invece, è vietato tirare pietre, fare gavettoni, giocare a racchettoni tirando cannonate (ride, ndr)". 

Vogliamo ricordare e spiegare il significato delle bandiere?

"Sì, è molto importante che i bagnanti sappiano la differenza tra i colori delle bandiere. La bandiera bianca non si usa più molto ed indica balneazione sicura e mare calmo; la bandiera gialla indica una giornata con vento in aumento, soprattutto la tramontana, mare poco sicuro per la presenza di corrente; la bandiera rossa indica balneazione ad alto rischio e per niente sicura, se è possibile evitare di fare il bagno o quanto meno vicino alla battigia ed evitare di allontanarsi non mettendo in pericolo la vita del soccorritore". 

Ti è capitato di intervenire per mettere in salvo bagnanti in difficoltà? Se sì, hai temuto di non farcela?

"Ero ancora giovane e lavoravo nello stabilimento di mio zio quando mi è capitato di fare un salvataggio ad una famiglia belga di quattro persone non del posto. Il padre, la madre ed i due figli erano finiti troppo vicino agli scogli ed io accorgendomi della loro difficoltà, mi sono subito tuffato in mare per evitare il peggio. C’era bandiera rossa ed il mare grosso mi ha creato non pochi problemi, ma non ho mai temuto di non farcela. Ovviamente in tutti questi anni ne ho effettuati altri, molti sono stati i casi nel quale sono dovuto intervenire prima che la situazione precipitasse come nel caso di una donna che si era sentita male in acqua o di due bambini che si erano allontanati troppo. Alcuni di questi interventi, effettuati insieme ai miei colleghi, sono stati riportati anche dagli organi di stampa". 

Che cosa ti ha spinto a prendere il brevetto di bagnino?

"L’amore per il mare, ma soprattutto un senso di altruismo e generosità che rende la professione di bagnino una missione". 

Qual è la missione del bagnino?

"Amare il mare, tutelarlo e rispettarlo, perché come gli uomini può darti gioie, ma anche dolori. Questo dobbiamo far capire ai turisti che si gettano inconsciamente in acqua". 

Volevi fare il bagnino sin da ragazzo?

"Sì, è pura passione nata in me sin da bambino. Non avevo ancora sei anni quando mio zio mi portò con la barca al largo e mi buttò in acqua dicendomi: “Ora nuota, perché sei buono a nuotare!” e aveva ragione". 

Come si diventa bagnino?

"Fare il bagnino è prima di tutto un incarico di grande responsabilità, che richiede esperienza e buona preparazione. Oltre al presupposto base del saper nuotare, chiunque voglia svolgere questa attività deve conoscere bene le pratiche di salvataggio e rianimazione, deve avere studiato le legislazioni ed i regolamenti in materia e deve saper mettere in pratica le tecniche di primo soccorso. Requisito necessario per l’aspirante bagnino è il possesso di un brevetto, che si può ottenere frequentando un’apposita scuola. Gli esami finali si svolgono in piscina e prevedono diverse prove di nuoto; immersione; recupero del peso sott’acqua oltre ad una prova di voga e remi anche in piedi". 

Il bello ed il brutto di questo mestiere?

"È sempre bello fare il bagnino. Ai miei tempi facevamo servizio con una sedia ed un ombrellone, quindi ci si poteva muovere di più. Ora c’è la torretta e stare tante ore fermi lassù in cima è davvero pesante". 

Quante ore di lavoro sono previste?

"Durante la settimana ci sono due bagnini al giorno, uno la mattina ed uno il pomeriggio. I turni vanno dalle 8 alle 14 e dalle 14 alle 19 e possiamo organizzarci tra di noi su come gestire ciascun turno nella settimana, l’importante è fare in modo che ci sia la copertura. La mattina capita che si arrivi prima delle 8 per preparare la spiaggia e, in alcuni periodi, vista la maggior affluenza dei bagnanti, ci sono anche dei volontari". 

Che cosa fa un bagnino quando c’è brutto tempo?

"Dobbiamo stare comunque qui per salvaguardare anche le poche persone che magari vanno in acqua". 


Da quanto tempo svolgi questa attività?

"Dal 1973. Questa è la 47ª estate di servizio come bagnino a Pietra Ligure". 

Non sei stanco?

"È difficile darti una risposta. Personalmente credo che l’esperienza accumulata negli anni sia un valore aggiunto, perché mi permette oggi di leggere certe situazioni e fronteggiarle al meglio". 

Quanto è cambiata la figura del bagnino in tutti questi anni?

"Molto direi, ma questo non significa che la nostra concentrazione sul mare venga meno. Ai miei tempi le prove per diventare bagnino si svolgevano in mare, non in piscina e assicurarsi il brevetto forse costava più fatica".

Che cosa ti senti di dire ai giovani che si apprestano ad iniziare questo lavoro?

"Di farlo con passione e serietà, senza sottovalutare questa figura. Fare il bagnino implica responsabilità ed attenzione, lo sguardo deve essere sempre rivolto alle persone, anche a quelle che nuotano al largo. Non bisogna svolgere questo compito con leggerezza, leggendo giornali, ascoltando musica in cuffia. Questo approccio negativo potrebbe segnare poi la loro coscienza nel resto della loro vita". 

Pietra Ligure è bandiera blu. Come si è arrivati a questo importante traguardo?

"Una località ottiene la Bandiera Blu se le sue spiagge sono ufficialmente designate come area di balneazione a livello nazionale con almeno un punto di campionamento per le analisi delle acque di balneazione. Le spiagge devono anche avere i servizi necessari e gli standard in conformità ai criteri  'Bandiera Blu' e rispondere a tutti i requisiti indicati. In questo senso, Pietra Ligure vanta tutte queste condizioni". 

Perché dovremmo venire qui in villeggiatura?

"Il clima è molto favorevole, c’è la tranquillità che le famiglie desiderano, ci sono tante sagre in cui apprezzare le specialità della cucina ligure come le trofie al pesto ed il pesce da gustare nelle ricette più disparate, oltre all’ottima frutta e verdura del posto. Ma soprattutto c’è il mare in cui tuffarsi la mattina presto quando il primo sole brilla sulle onde o al tramonto per ammirare ed apprezzare la nostra costa e l’acqua cristallina. Il bagno in queste ore è un’esperienza fantastica".

Le vacanze a Pietra Ligure sono quello a cui penserete tutti. Da ora.

Silvia Gullino

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