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Economia | 23 luglio 2019, 14:25

Sciopero dei trasporti: domani anche nel Savonese il "grande stop" dei mezzi pubblici

I sindacati hanno coinvolto il trasporto urbano ed extraurbano, taxi, ferrovie, trasporto marittimo e persino gli scuolabus e il trasporto funerario

Sciopero dei trasporti: domani anche nel Savonese il "grande stop" dei mezzi pubblici

Autobus per il trasporto urbano ed extraurbano, taxi, ferrovie, trasporto marittimo e persino gli scuolabus e il trasporto funerario. Sarà una mobilitazione nazionale senza precedenti quella organizzata dalle sigle sindacali di tutte queste categorie per domani, 24 luglio, in varie fasce orarie suddivise tra le varie tipologie di mezzi.

Due giorni dopo, invece, il 26 luglio, sarà la volta del trasporto aereo (esclusi gli operatori Enav).

Nella nota emessa dalle organizzazioni sindacali si legge: "Le Federazioni dei trasporti Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uilt-Uil, ritengono che sia arrivato il momento, a oltre un anno dall’avvio di questa legislatura, di rappresentare al Ministro dei Trasporti e, conseguentemente al Governo, le criticità che si addensano nei vari segmenti del settore dei trasporti che, oltre a penalizzare il Paese rendendolo meno competitivo degli altri Paesi europei, stanno determinando una perdita di efficienza del sistema produttivo italiano e stanno compromettendo il futuro delle lavoratrici e dei lavoratori del settore con il rischio di ulteriori perdite di posti di lavoro qualora non si intervenisse rapidamente.

Il clima di rancore che si registra, ben rappresentato nel 52° Rapporto del Censis, tratteggia, inoltre, un Paese in declino, con un Sud sempre più arretrato rispetto al centro-nord e un Centro-Nord che incontra sempre più difficoltà a mantenere i livelli occupazionali e di reddito necessari a garantire stabilità, crescita e, soprattutto, oltre a non far intravedere prospettive di miglioramento per il futuro.

Un Paese in cui la caduta di quei valori di solidarietà e di unione nazionale che hanno dato forza e spinta alla crescita dal dopoguerra in poi rischia di compromettere la una indispensabile ripresa dopo più di un decennio di crisi.

Senza scelte coerenti rispetto al sistema complessivo di trasporto, delle infrastrutture che lo caratterizzano, esistenti e da programmare, e soprattutto senza scelte in materia di regole necessarie al corretto funzionamento della mobilità di persone e di merci, non sarà possibile rendere strutturale il tanto auspicato aumento della produttività nel Paese, che incide direttamente sulla crescita del Pil, né la sua capacità competitiva, a vantaggio di nuova occupazione stabile e di qualità.

Al fine di garantire dei corretti e produttivi processi gestionali, il rispetto dei piani di adeguamento e gli standard di sicurezza della rete viaria nazionale pubblica, tra le scelte da operare, orientate anche allo sviluppo del trasporto multimodale, vi è la corretta configurazione da assicurare ad Anas, rispetto alla quale è stata ipotizzata una arbitraria fuoriuscita dal perimetro del Gruppo FS".

Redazione

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