C'è chi usa FaceApp... E chi si trasforma sul serio. Ieri sera la band albenganese dei Missing Ink ha aperto la sagra del budino della nonna a Leca d'Albenga. E ovviamente, poiché si parlava di "budino della nonna", la cantante e i musicisti della formazione hanno deciso di trasformarsi in "nonni" loro stessi, con un trucco di scena a dir poco sbalorditivo. Così Gloria Berra (voce), Elia Colnaghi (chitarra), Tony Capezio (basso), Diego Sgarlato (tastiere) e Nicola Viola (batteria) hanno aggiunto una cinquantina d'anni buoni al loro make-up, ma non certo alla loro grinta sul palco e al loro sound.
La band dei Missing Ink è bravissima a stupire: solo per citare un esempio, nell'estate del 2018, anziché affidare la promozione delle loro oltre 30 date estive a manifesti, volantini o eventi sulle piattaforme social, i Missing Ink sono stati l'unica band nella storia della Riviera ad annunciare i vari eventi con una web-serie su Youtube intitolata "La sala prove", nella quale ogni puntata svelava un collegamento con la location del concerto.
Ma dietro l'umorismo che contraddistingue questa band, si trova anche un'altissimo livello di professionalità: tre componenti su cinque, ad esempio, sono studenti del conservatorio di Cuneo. Il repertorio della formazione spazia dai classici del rock (Aerosmith, Led Zeppelin, Blue Oyster Cult, solo per citare alcuni nomi), ai grandi titoli del pop anni '80 (da Ghostbusters a Thriller), fino alle più recenti tendenze musicali (come Emma Marrone).